tag:blogger.com,1999:blog-82257858838707526882024-02-07T06:12:49.152+01:00Così mi piaccio! Maria Cristina Giordanomariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.comBlogger118125tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-20665034352505985492019-05-22T20:02:00.000+02:002019-05-22T21:46:26.091+02:00GIOIELLI (E BIJOUX), UNA SCELTA CONSAPEVOLE parte seconda<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Svr71d_ndJa61Ihq3uUwvgy8hAU0BS4NyX9n9I34cLPmiKzzGz77a2Tqj18nsAaPmr9ROcuJA2YArIZEL3FJgyKCfavPf6r9Z0L6GPpXKiTEoTXKjAw_lC6OMLIou83qdU3rYv31Ab76/s1600/Bijoux_Chanel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1001" data-original-width="1500" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8Svr71d_ndJa61Ihq3uUwvgy8hAU0BS4NyX9n9I34cLPmiKzzGz77a2Tqj18nsAaPmr9ROcuJA2YArIZEL3FJgyKCfavPf6r9Z0L6GPpXKiTEoTXKjAw_lC6OMLIou83qdU3rYv31Ab76/s400/Bijoux_Chanel.jpg" width="400" /></a></div>
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<br />
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<br />
Ed ora qualche suggerimento per collane, l’accessorio più difficile da abbinare (non
solo per forma e colori ma anche per stili ed occasioni d’uso) ed orecchini a
seconda della forma del viso:<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
A cuore/Triangolo
invertito: Orecchini: pendenti o a
goccia per dare verticalità al viso. Collane: i girocolli aiutano a contrastare
la durezza dell'angolo del mento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Rotondo/Quadrato/Triangolare - Orecchini: di
forme allungate e pendenti come
degli ovali oppure squadrate. Per la
forma del viso quadrata sono particolarmente indicati gli orecchini a goccia.
Se il mento è molto pronunciato evitate gli orecchini troppo piccoli. Collane: cercate collane che
aiutino ad aumentare otticamente la
lunghezza del viso, come per esempio quelle lunghe dai 70 agli 80 centimetri.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Rettangolare/Allungato -
Orecchini: scegliere orecchini piccoli o rotondi per contrastare la
lunghezza del volto. Collane: a girocollo, soprattutto se il collo è molto lungo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ovale - Orecchini: pendenti
ma non troppo lunghi, preferibilmente di forma squadrata, ma generalmente a questa forma di viso dona
qualsiasi tipo di orecchini. Collane:
possono essere sia lunghe che corte (in base anche alla lunghezza del
collo)consigliate anche quelle stilizzate.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Paffuto: Orecchini pendenti di forma semplicissima, evitare
assolutamente i cerchi e tutto ciò che è tondo. Collane: non troppo grosse e
arrotondate, no ai choker.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se avete il collo
corto, evitate qualsiasi tipo di orecchino pendente e scegliete collane di lunghezza media con
ciondolo oppure a più fili degradè, dal
più corto al più lungo, aggrazierà notevolmente il vostro decolletè. Avere un collo da cigno è assolutamente indispensabile per poter
indossare orecchini lunghi e molto importanti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Anelli: Non abbinate mai il colore della pietra con lo
smalto delle unghie, scegliete una tinta neutra o a contrasto . Se avete dita
piccole e tozze scegliete anelli di dimensioni medie evitando quelli
sottilissimi. Se avete dita affusolate, osate con più anelli e fedine allo
stesso dito, facendo attenzione ad
assortirli con cura a seconda di stile e dimensioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Bracciali: quelli alti e rigidi donano a braccia magre e
lunghe, se i vostri polsi sono robusti,
portate bracciali a maglia morbida non troppo sottili e non stretti al polso, la regola vale
anche per i bracciali con charms.
Ricordate che tutto ciò che indosserete attirerà l’attenzione sul punto esatto in
cui lo portate quindi, se le braccia sono cicciottelle non aggiungete oggetti
troppo vistosi. Il bracciale a
serpente, avvolto intorno all’omero/bicipite, oltre che ad un braccio molto
esile, richiede un’età giovanissima. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Generalmente gli accessori che donano di più
sono quelli che richiamano i
connotati fisici del viso,
esempio: ad un viso con occhi, naso e bocca piuttosto
“appuntiti”, doneranno oggetti che ricordino queste geometrie.
Viceversa, ad un viso con caratteristiche morbide e tondeggianti, doneranno maggiormente le linee curve ed
arrotondate. Se avete un naso
importate, evitate di mettere al collo ed alle orecchie forme allungate, tipo
rettangoli lunghi o gocce che richiamino la sua forma, altrimenti fungeranno da evidenziatore per la
vostra piccola imperfezione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Per lui: Ultimamente,
insieme ai cosmetici, anche i
bijoux sono entrati a far parte ufficialmente del guardaroba di un
uomo. Ci sono aziende che vantano il privilegio di creare oggetti “for man only” , in realtà si tratta di un ammasso di
ferraglia e stringhe di caucciù di dubbio
gusto. La verità è che nulla dovrebbe essere portato da un uomo di classe se
non orologio, fede nuziale (per motivazioni varie) e gemelli, al massimo, solo per gli uomini con tipicità più ricercate,
l’anello, magari da mignolo. Semaforo
verde per il fermacravatta, anche se a me personalmente non piace. Tutto
il resto è bandito. Nel caso di
personalità particolari, di artisti,
rock star o quant’altro, il discorso è completamente diverso. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E’ buona regola da
seguire, quella di non eccedere
mai nelle quantità, la misura è sempre
la carta vincente. Se decidete di portare un anello importante, badate bene di
non aggiungerne altri, nemmeno sull’altra mano.
Le quantità industriali di gioielli e bijoux indossate contemporaneamente conferiscono
un look da “maga dei tarocchi” e non certo da persona di classe. Sì è
vero, Madonna, Chanel, Iris Apfel, Frida
Kalo, non hanno mai seguito questa regola, eppure sono entrate a far parte ugualmente
dell’Olimpo delle icone di stile di tutti i tempi. Coco Chanel indossava una quantità notevole di fili di perle al collo contemporaneamente a spille ed a due alti bracciali su entrambi i polsi ma,
come per tutti i grandi personaggi dalle
abnormi e schiaccianti personalità, se
lo poteva permettere, nessun paragone
con noi “ comuni mortali”. Keith Richards di
collane, collanine, bracciali
e anelli ne ha fatto quasi un
segno distintivo e gli stanno benissimo ma lui è Keith Richards! <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Almeno che non si tratti di quelle molto importanti da sera,
le parure sono un pochino fuori moda, meglio
abbinare armonicamente i vari pezzi tra loro. Se state acquistando una collana con ciondolo e vi cade
l’occhio anche sugli orecchini uguali,
lasciate perdere….… se proprio vi
piacciono, prendeteli ma indossateli
separatamente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
A proposito della fede nuziale, vorrei ricordare che si
tratta di un anello simbolo che dovrebbe restare all’ anulare per tutta la
vita, vi consiglio di scegliere un modello classico, le proposte glam
che seguono i vari diktat modaioli vi stancheranno prima di quanto pensiate, e
finirete col portare al dito un oggetto
visibilmente vecchio e fuori moda.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
ORRIBILIA: gli anelli al pollice e alle dita dei piedi. La cavigliera? Solo se avete meno di 25 anni.</div>
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-91259106230738258822019-04-08T20:37:00.001+02:002019-04-08T20:37:15.522+02:00GIOIELLI (E BIJOUX), UNA SCELTA CONSAPEVOLE parte prima<br />
<div class="MsoNormal">
Il gioiello dovrebbe essere quell’oggetto unico,
caratteristico,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che parla di noi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L’ arma personale di ogni donna<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per combattere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la sempre più incalzante omologazione della
moda. Invece<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è così, purtroppo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vedo ancora molte donne che, già<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>uniformate con l’abbigliamento (scarpe,
borsa, jeans, camicie uguali, stessi modelli e stesse<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>marche), indossare anche gli stessi
identici<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bijoux, solitamente quelli più
pubblicizzati dai media che molto spesso sono di una bruttezza raccapricciante
e con dei prezzi del tutto ingiustificati.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Almeno in questo cerchiamo di essere originali, affidarsi ad aziende
artigianali<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è quasi sempre la mossa
vincente, così come la ricerca dei pezzi unici vintage.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ricordate che ogni tipologia di persona ha
il suo ornamento<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>perfetto, che varia a
seconda di fisicità, cromaticità e stile. Più di quanto si possa
immaginare,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un bijou ha il potere di
completare, abbellire fino a diventare il vero <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>protagonista,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>un outfit<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una figura, ma anche quello di mortificarla
totalmente se la scelta è sbagliata.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se siete alte: evitate di portare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>catenine lunghe<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sottili e con pendenti piccolissimi,
sarebbero praticamente invisibili e la vostra immagine risulterà sgraziata. Se
amate i gioielli delicati, portate più catene insieme, magari con grandi anelli
ma sottili, per un effetto a cascata coprendo una superficie più ampia del
vostro busto. Ciò<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non accade con
girocolli ed orecchini che, anche se di misure mignon, non penalizzano la
figura.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vostra struttura fisica vi permette di
indossare gioielli e bijoux<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vistosi,
potete spaziare tra importanti bracciali a fascia, o una serie di cerchietti
sottili insieme, collane a<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>grosse e
vistose boule, anelli da cocktail XXL<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e
di colori vivaci, orecchini lunghi a goccia o importanti chandelier, a patto
che il vostro collo non sia corto, altrimenti apparirebbero danneggianti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se siete basse: optate per gioielli dalle<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>dimensioni ridotte. La vostra esile
struttura, se ornata da accessori troppo grossi, risulterebbe<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>schiacciata.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Se volete indossare orecchini importanti, badate che siano sottili, sia
che si tratti di cerchi o di pendenti. Scegliete sottili e soprattutto
corte<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>anche le collane, da portare al
massimo in due o tre fili.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Preferite i
girocolli. Divieto assoluto per le collane sautoir (quelle lunghe circa fino
alla vita).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se avete un seno grosso, indossate collane che arrivino
sopra il livello delle vostre rotondità, mai oltrepassarlo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Un consiglio che vorrei dare alle donne curvy<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è quello di evitare i gioielli con ciondoli o
pietre troppo grandi e di forme circolari<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>perché metterebbero in risalto alcune parti del corpo, le stesse che
magari si vorrebbero nascondere. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Da non sottovalutare
l’abbinamento di stili e cromatico tra i vari gioielli indossati
contemporaneamente.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ad esempio, se
indossiamo una collana d'argento, il bracciale o gli orecchini<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>preferibilmente non dovranno essere
d’oro<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>giallo. Il diverso materiale rende
il quadro complessivo poco omogeneo, creando un mix troppo vivo di colori.
Teniamo presente inoltre, che oro giallo o oro bianco non dovrebbe essere solo
una scelta dettata dal gusto ma, prevalentemente dalla tipologia cromatica
della pelle di ciascuno di noi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Come per gli abiti, anche i gioielli ed i bijoux dovranno
essere scelti in base all’occasione.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>I
monili utilizzati<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>durante il giorno
saranno diversi di quelli indossati la sera,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ad una cena, ad un cocktail o ad una serata di gala.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A lavoro, per esempio, dove solitamente si
mira ad un aspetto formale e sobrio, indosseremo gioielli poco vistosi e
classici, tipo il filo di perle, la fedina di brillanti; i bracciali potrebbero
essere fastidiosi e del tutto da evitare<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>se rumorosi. I gioielli più appariscenti<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>e particolarmente scintillanti, tipo grossi orecchini, importanti anelli
e collane , dovranno essere indossati dopo il tramonto.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Il Choker, il collare da mettere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in verticale intorno al collo, si indossa su
abiti scollatissimi ed è un gioiello esclusivamente per le serate
eleganti.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Niente gioielli o quasi ai
funerali, no alle perle con l’abbigliamento sportivo o con i look da spiaggia.
Meglio non indossare alcun ornamento piuttosto che sfoggiarne uno per nulla
adatto al momento della giornata <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o alla
circostanza. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se in una occasione importante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>indossiamo un abito in fantasia oppure di un
modello elaborato, cerchiamo di abbinare gioielli dalla foggia semplice facendo
molta attenzione ai colori.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nel caso di
un abito minimal, tipo un semplicissimo tubino<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>o una classica camicia,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è possibile
spaziare con le forme e le grandezze che più ci piacciono, puntando anche ad
oggetti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>molto particolari per un effetto
sorprendente. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Una dolcevita è il capo sul quale possiamo abbinare i
gioielli più particolari e scultorei.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Nel caso di abiti con scollature a V<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>profondissime, evitiamo di aggiungere
qualsiasi collana, l’effetto è già dirompente di per sé e non occorre
aggiungere altre frecce segnalatrici.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Finalmente sono tornate di moda le spille, non si sa perché
ma, per anni erano quasi sparite dalla circolazione. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Io le amo molto, sono oggetti estremamente
versatili, capaci di donare tocchi di luce e rimodernare anche gli abiti
più<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vecchi rimasti per tanto tempo
chiusi nell’armadio. Non importata se di diamanti veri o di più democratici
strass, l’importante è saperla appuntare con maestria. Se la vostra statura non
supera il metro e 60, mettetela<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nella
parte più alta possibile della figura, tipo su un cappello,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>immediatamente sotto la spalla oppure nel
centro del colletto nel caso indossiate una camicia, attirando gli sguardi su
questo oggetto, la vostra figura risulterà otticamente più alta.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L’effetto chic e moderno sarà subito ottenuto
puntando la vostra spilla sulla spallina di un abito da sera. Aggiungetela<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>su una felpa portata con un pantalone a uomo
ed un paio di sneakers<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>se volete
ottenere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un look street style. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Mettetela sul collo di un cappotto oversize
oppure usatela <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per fermare una mantella,
per uno stile glamour.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Una bella spilla
puntata su una semplicissima e anonima<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>pochette di stoffa, le farà guadagnare subito personalità,
trasformandola in un accessorio ricercato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
L’articolo continuerà nel prossimo appuntamento con i
consigli per la scelta dei gioielli in base alle forme del viso e molto altro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfgFaPmA4RIC79wgnc_dbQ-1GicJTfBvHe8e4TQqeZAp5fYCVQntAWZBrBzW422nokzeTYE9u2sxTkBCFCUNbqH1aYYouqv33HuaNpmVThEEsPnm1r60SdKmwBRtdAr-qKd4blGjMz8sMM/s1600/gioielli-di-gusto-4+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="948" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfgFaPmA4RIC79wgnc_dbQ-1GicJTfBvHe8e4TQqeZAp5fYCVQntAWZBrBzW422nokzeTYE9u2sxTkBCFCUNbqH1aYYouqv33HuaNpmVThEEsPnm1r60SdKmwBRtdAr-qKd4blGjMz8sMM/s640/gioielli-di-gusto-4+%25281%2529.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_TBhdcYWZgb8-KkSZsawNOOE-CQW-aLUqieT3oDhWY_8Qe4TtknytV0g6__K8r7zWCM43ZdiRDZcoVP8_Qgw4nm86YYOD4ij2GNbZTwCSZmWBeGZ9Se8SJpG9pP8PIudW8HdWOmhKFykA/s1600/image3xxl.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1110" data-original-width="870" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_TBhdcYWZgb8-KkSZsawNOOE-CQW-aLUqieT3oDhWY_8Qe4TtknytV0g6__K8r7zWCM43ZdiRDZcoVP8_Qgw4nm86YYOD4ij2GNbZTwCSZmWBeGZ9Se8SJpG9pP8PIudW8HdWOmhKFykA/s640/image3xxl.jpg" width="500" /></a></div>
<br />
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</div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikhvgXBfBVki7GsISuKVKmLgTwNO-jv4v37HPf38rl9m6dBAVZX6I6fsicVuTIO2ukU_JRlGBNKkLzvyLMYaA3njZu1ZLlbUV_xw9ppXji9UdXxuyAu5Cf8-xR91SIqRPwKgxnN_RVaWwr/s1600/17.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="314" data-original-width="447" height="448" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikhvgXBfBVki7GsISuKVKmLgTwNO-jv4v37HPf38rl9m6dBAVZX6I6fsicVuTIO2ukU_JRlGBNKkLzvyLMYaA3njZu1ZLlbUV_xw9ppXji9UdXxuyAu5Cf8-xR91SIqRPwKgxnN_RVaWwr/s640/17.jpg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p><img alt="Risultati immagini per choker dior" src="https://www.verycool.it/wp-content/uploads/2017/08/choker-dior-601x301.jpg" /></o:p></div>
<br />mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-61117219036115972572018-04-29T09:53:00.001+02:002018-04-30T14:07:36.574+02:00 MODA LOW COST: SAPER ACQUISTARE E MIXARE PER UN RISULTATO HIGH FASHION<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4u8KSnG5l8eIYH0g9sWKjFak1KF9Q_HcQ1sz1SBnl2lNGpl3rRrmvMbzMaBtAgDKwxja6qQLlRjsFW3mTeHhHrO4aQFQrqXC7hvYR5T4Sa7lgF7Xvuqx6GFz_toqukPeLjcw_NXJtibw7/s1600/Celebrities-Wearing-Zara.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="550" data-original-width="550" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4u8KSnG5l8eIYH0g9sWKjFak1KF9Q_HcQ1sz1SBnl2lNGpl3rRrmvMbzMaBtAgDKwxja6qQLlRjsFW3mTeHhHrO4aQFQrqXC7hvYR5T4Sa7lgF7Xvuqx6GFz_toqukPeLjcw_NXJtibw7/s640/Celebrities-Wearing-Zara.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Orami penso che lo abbiano capito tutti: lo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>stile non dipende dalla possibilità
economica, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la classe e <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il saper vestire fortunatamente non sono <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in vendita,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>l’originalità <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fa parte del
proprio DNA come l’altezza ed<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il colore
degli occhi. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Quante volte abbiamo perso la testa per quell’abito
costosissimo di Valentino, Balenciaga & Co., per poi ripiegare sulla versione<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Zara
di turno? Non si contano. Ma spendere poco per vestirsi ed esibire i capi
facendoli sembrare usciti dalle boutique non è poi così difficile, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>moltissimi vip lo insegnano ( per esempio<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Olivia Palermo), <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>indossare un abitino acquistato a pochi euro
in un mercatino <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o in un grande magazzino
e renderlo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>glam,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è una soddisfazione immensa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Resta inteso che, nella stragrande maggioranza dei casi, i
capi più costosi sono quelli migliori, quelli che resistono di più al tempo e
possiedono una vestibilità migliore, lungi da me l’idea di portarli allo stesso
livello di quelli low price, tuttavia, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quando non si ha a disposizione una carta di
credito con budget illimitato, la mossa vincente è saper<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scegliere e mixare i capi economici a quelli
più belli e pregiati.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Sono soprattutto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>gli accessori a fare la differenza. Una
cintura particolare e griffata, una bella borsa senza tempo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>(anche se<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>costa 10 volte più dei pantaloni), saranno in grado di trasmettere
valore anche al resto dell’outfit. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Attenzione
soprattutto alle <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scarpe, quelle cheap
non perdonano! Se c’è una cosa a cui è conferito il potere <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di far scadere in basso anche l’abito più
costoso, sono proprio le calzature di pessima qualità, oppure invecchiate male,
non curate, sporche o spelacchiate. Un bel sandaletto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o una scarpa d’alta moda<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scelti con gusto, solleveranno<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il “morale” anche al pantalone più anonimo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il mio consiglio è quindi di investire su accessori più
ricercati, è cosa certa <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che la
spesa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>verrà <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ammortizzata. Un accessorio di qualità, oltre
ad essere obbiettivamente più bello,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>invecchia sempre egregiamente ( alcuni addirittura<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mai) <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ed<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è
meno sensibile alle mode che cambiano,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tanto di<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>camicie a righe o pantaloni a sigaretta nell’armadio ne avrete
tantissimi, quindi economizzare per investire, ottenendo il massimo del
risultato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Eccovi qualche consiglio guida su come acquistare nei negozi
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o bancarelle low price:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il fitting è importante<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Molto spesso <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>i capi
di abbigliamento low cost hanno una vestibilità scarsa, non si appoggiano al
corpo come dovrebbero e donano<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un
aspetto sgradevole al look. È importante quindi, provare prima il capo: <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>taglia deve essere quella giusta per evitare troppe<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>pieghe o strizzamenti <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>antiestetici. L’abito deve vestire bene, i
pantaloni non devono lasciare rigonfiamenti, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>camicie e <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>t-shirt devono essere della giusta lunghezza e
larghezza. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>No alle tinte
sgargianti<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ricorda che <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>più
vistoso è il colore <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e meno è bello,
e<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>inoltre è più <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>notabile la fattura, il punto debole di ogni
capo low cost. Meglio quindi puntare su abiti dalle tinte neutre: nero, bianco,
beige, cipria, denim. Una nuance raffinata rende subito più elegante anche
l’accessorio o il vestito più cheap.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Attenzione <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ai colori
scuri dei capi low cost, perché tendono a sbiadire in fretta, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>cercate di lavarli sempre a temperature basse;
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>stenderli e stirarli al contrario, così
da preservare meglio il colore. Le tinte chiare invece, tendono a resistere
meglio, naturalmente non sono immortali, i capi economici , già dopo i
primi<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>lavaggi, tendono a perdere <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le caratteristiche originali di quando li
avevate acquistati.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Sostituire i bottoni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bottoni sono importantissimi,
specialmente<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in un capospalla,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in quelli<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>low cost <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sono più o meno
semplici,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e in questo caso meglio così,
ma spesso e volentieri<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>se ne trovano di <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>davvero brutti, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di bassissima qualità, e saltano subito
all’occhio: basta sostituirli, con un po’ di buon gusto in merceria se ne
trovano di sfiziosi, oppure si potrà<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>staccarli<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>da altri capi ormai
fuori uso, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per far sì che quel blazer sembri uscito da un
negozio <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di Armani anziché dagli scaffali
di Mango.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Prediligere le forme
appuntite<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Tutto ciò che ha una forma ben definita e geometrica ha il
potere magico di sembrare subito più costoso. Stampe optical, décolleté a
punta, borse squadrate, jeans dal taglio dritto sono i capi e gli accessori low
cost su cui puntare per sembrare high fashion.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Occhio ai tessuti<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il tessuto è il biglietto da visita: non scegliete mai il
poliestere, a meno che non sia di ottima fattura, liscio e senza increspature.
Meglio orientarsi sulla viscosa, la famosa seta artificiale che resta fresca
addosso e ha un aspetto più curato e meno dozzinale. Altri tessuti <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>da scegliere potrebbero essere quelli misti,
con la presenza <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di lino, cotone, elastam,
in percentuale <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>variabile. Il pizzo è
bello ma, quello cheap,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>se non è curato si
nota subito ed è davvero molto brutto: prima di acquistarlo, dunque,
controllate che sia ben ricamato. Anche le trasparenze in finto chiffon danno
l’idea di cheap: valutate bene i capi con <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>questi inserti. Infine, perfetta l’ecopelle di
qualità, ma controllatela accuratamente prima di acquistare una borsa o una
giacca: il rischio che la superficie si sbricioli e dobbiate buttare via tutto
dopo poche settimane è molto alto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Fodere e trasparenze<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Prima di acquistare un abito, una gonna, un pantalone, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>una camicia o una t-shirt controllate che non
sia troppo trasparente , a meno che non la vogliate proprio così. I capi low
cost, infatti, non sempre hanno delle fodere a rinforzo del tessuto; il cotone
non dà generalmente problemi di questo tipo, la viscosa sì: se scelta scura non
ci saranno sorprese, maggior attenzione <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ai colori pastello chiarissimi e al bianco<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Applicazioni e ricami: le paillettes opalescenti, fiorellini
in stoffa<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>spiegazzati, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>mai scegliere qualcosa che abbia troppe
applicazioni e che siano così visibilmente cheap. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Meglio un capo basic o, se siete brave nel
ricamo e nel cucito, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un capo che potrete
personalizzare voi stesse. Se adocchiate un<span style="mso-spacerun: yes;">
</span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>capo che <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>vi piace davvero tanto e trovate che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>l’unico difetto sia l’applicazione dozzinale,
controllate se è possibile scucirla senza lasciare buchi sul tessuto. Se
l’applicazione è incollata, lasciate stare,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>l’alone dell’adesivo è quasi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>impossibile da eliminare. Anche i volant e le rouches possono dare
un’idea di pacchiano: sceglietele sottili e non troppo numerose.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Stretch & Co.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il tessuto stretch low cost è <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tanto
brutto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quanto il poliestere di bassa
qualità. Leggings, tubini, maglie e altri capi in generico tessuto aderente, solitamente
poliestere ed elastam, non solo non lasciano traspirare la pelle, ma danno
immediatamente l’idea di kitsch. Meglio lasciar perdere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
No tassativo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alle imitazioni:
mai acquistare un capo contraffatto e mai un’imitazione low cost. Una Louis
Vuitton vale solo se è un’originale. Che senso ha <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>spendere pochi euro per un’imitazione illegale
o per una borsa che le somigli nella stampa?....nessuno!<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Meglio un prodotto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>originale e carino nella sua semplicità
piuttosto che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>pacchiane imitazioni
cheap.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHqW7yiExEA2UniUxHseh00UvbjSc_hYU7-L5WY-6AGYSMGtuh9SWgHqwNEDUAgPIyTxeGrPyDm7s1CR3AwHACTBaAbgqICwS12uiNsUQRyfwVeSZaUjNJlSCVH0oTNjhs16TjvBUxPN4c/s1600/1-investi-nelle-scarpe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1019" height="602" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHqW7yiExEA2UniUxHseh00UvbjSc_hYU7-L5WY-6AGYSMGtuh9SWgHqwNEDUAgPIyTxeGrPyDm7s1CR3AwHACTBaAbgqICwS12uiNsUQRyfwVeSZaUjNJlSCVH0oTNjhs16TjvBUxPN4c/s640/1-investi-nelle-scarpe.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipjld8gmLlZt_tdJvwUDb1sYAw60RyVLS4aLJg_df04LLENcA08wNH7Np7UtdRYLGE9rSx2-lBbyANL8Q_x3qF3F1VS4FvcOEtUyUr0g3Sj-5mzj0jPTwJ1NnwQJoGj67sta2NwOMaHvCO/s1600/1-Karrueche-Tran-Canada-Zara-Brown-Belted-Coat-with-Hood.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="898" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipjld8gmLlZt_tdJvwUDb1sYAw60RyVLS4aLJg_df04LLENcA08wNH7Np7UtdRYLGE9rSx2-lBbyANL8Q_x3qF3F1VS4FvcOEtUyUr0g3Sj-5mzj0jPTwJ1NnwQJoGj67sta2NwOMaHvCO/s640/1-Karrueche-Tran-Canada-Zara-Brown-Belted-Coat-with-Hood.jpg" width="426" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHAxt9junkYEHMLkF-YmEovZ_BP_YFNKau9GIu4PNWaP_1WuWMi8y4rJSj_sNoMHvO9NAg-mHytqljcbsIvHEoqteGVnyfQ8M5TmQw0dX4OhQ_FrTVZJbzdfQJY4J7cD5RgSXq_kJlr5l-/s1600/81a5cdf4af47b8d6851ace76f463e43c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="821" data-original-width="736" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHAxt9junkYEHMLkF-YmEovZ_BP_YFNKau9GIu4PNWaP_1WuWMi8y4rJSj_sNoMHvO9NAg-mHytqljcbsIvHEoqteGVnyfQ8M5TmQw0dX4OhQ_FrTVZJbzdfQJY4J7cD5RgSXq_kJlr5l-/s640/81a5cdf4af47b8d6851ace76f463e43c.jpg" width="572" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_AS28iKLjFxByq5ANqyOv9DsE-SwBqHsU3x6wp1GAjHULZOD6FKrYcID4_yNMOcJn-FiFb8RDgMOzHVp5OIFT5bJQVVngoStiUnHTRzk5hL7udaPOeRhh7JaLo7184y9B0UgsvlKjPlEe/s1600/97b0f530_main.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="683" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_AS28iKLjFxByq5ANqyOv9DsE-SwBqHsU3x6wp1GAjHULZOD6FKrYcID4_yNMOcJn-FiFb8RDgMOzHVp5OIFT5bJQVVngoStiUnHTRzk5hL7udaPOeRhh7JaLo7184y9B0UgsvlKjPlEe/s640/97b0f530_main.jpg" width="426" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ8ISN5dHYYomrrDKVNsXVq6KconDdxY7ounODXmsQW8jl3wZVpVxWNB1KRXkOFfulXyag5I-hgD62ymTonPi3ZZ9eyARYDw7F2nuw6HOI5d5PeisF-NrlJhV-6L6NnbAXo0wexPIKOhC4/s1600/expensive-zara-outfit-ideas-239852-1508856521772-image.640x0c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="984" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ8ISN5dHYYomrrDKVNsXVq6KconDdxY7ounODXmsQW8jl3wZVpVxWNB1KRXkOFfulXyag5I-hgD62ymTonPi3ZZ9eyARYDw7F2nuw6HOI5d5PeisF-NrlJhV-6L6NnbAXo0wexPIKOhC4/s640/expensive-zara-outfit-ideas-239852-1508856521772-image.640x0c.jpg" width="416" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnISxbxIlP5FvYRCfcOsOfeAgYb8fyLDTNyidKxFfI7755koYPB7uPB-mfdoickNQd4V4mJHg3lhEQm1D-XiU4JJgw5kUm9LrnQcXbUyf63hCCzSOLFKCysbSdOUVw114u3F6nljJ-S0Id/s1600/Queen-Letizia-Floral-Zara-Dress.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="682" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnISxbxIlP5FvYRCfcOsOfeAgYb8fyLDTNyidKxFfI7755koYPB7uPB-mfdoickNQd4V4mJHg3lhEQm1D-XiU4JJgw5kUm9LrnQcXbUyf63hCCzSOLFKCysbSdOUVw114u3F6nljJ-S0Id/s640/Queen-Letizia-Floral-Zara-Dress.jpg" width="426" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p><br /></o:p></div>
<br />mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-77144492203212440712018-04-18T14:38:00.001+02:002018-06-13T12:16:32.039+02:00VOGUE ITALIA, LA REDAZIONE VISTA DA VICINO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbSSEW01_qlycZuGOMghY3v6sqwH10tmv3MTLKMEUrMkLLbYZ6WNZahvE8N62GaIeVEt-_K6GcDN2DdW0fPdudp7Aa9g92pyHplHf_F8SjIo2WB6sZpSHZaV3SmVs-og7WVx_C8IDx5q0A/s1600/0.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbSSEW01_qlycZuGOMghY3v6sqwH10tmv3MTLKMEUrMkLLbYZ6WNZahvE8N62GaIeVEt-_K6GcDN2DdW0fPdudp7Aa9g92pyHplHf_F8SjIo2WB6sZpSHZaV3SmVs-og7WVx_C8IDx5q0A/s640/0.jpeg" width="480" /></a></div>
<div>
<br /></div>
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Uno spettacolo per gli occhi e per l'anima, gli uffici della redazione di VOGUE Italia sono un vero concentrato di stile, e ieri io ho avuto l'onore ed il piacere di essere ospitata. Arredati da grandi Architetti di importanza internazionale: Mario Bellini, Michael Bargo, Antonio Citterio, Patricia Viel, Sabine Marcellis ed altri. Sono stanze elegantissime e tutte dotate di angolo relax, ambienti a cavallo tra uno studio ed un launge. Voglio condividere con voi ciò che ho visto ieri. L’ufficio del Direttore Emanuele
Farneti, la sala riunioni, l’uffico del direttore creativo, la stanza dei
grafici, l’archivio, l’ufficio del Beauty Editor e la stanza VOGUE TALENTS. In fine anche un meraviglioso salone adibito a guardaroba di redazione, dove si tengono abiti ed accessori per i servizi fotografici.....li mostro anche a voi, seguitemi!!<br />
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-39860053333722528202018-03-16T12:06:00.002+01:002018-04-18T14:56:40.407+02:00TENDENZE MODA PRIMAVERA ESTATE 2018<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvLx6RXgx357KlhAoFBN3zEsANvCUQsSvsgLRPBSwJ7QGeRDLtZFZK3xSOingpQonqc0N35JqzyjxIzhMZk2TyKfNWR9rS2ltyXzM6UbH8ZG_Blzs2XrF47EI0AAr8h2QIgemRXgH4IXE3/s1600/TENDENZA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="490" data-original-width="980" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvLx6RXgx357KlhAoFBN3zEsANvCUQsSvsgLRPBSwJ7QGeRDLtZFZK3xSOingpQonqc0N35JqzyjxIzhMZk2TyKfNWR9rS2ltyXzM6UbH8ZG_Blzs2XrF47EI0AAr8h2QIgemRXgH4IXE3/s640/TENDENZA.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Niente di nuovo! La certezza per quanto riguarda la moda
primavera estate 2018 è che non esiste nessuna nuova tendenza.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>minestra riscaldata<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si sa, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>non è mai <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>buona,
eccetto per quanto riguarda la moda, specialmente in tempo di crisi, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>quando il riciclaggio è cosa giusta e <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>saggia. Terremo da conto tutto ciò che abbiamo
acquistato con i saldi e i capi dell’anno scorso, tanto <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le forme i colori ed i volumi sono sempre i
soliti, cioè i <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ripescaggi degli anni ‘80
e ‘90. Non c’è quindi da meravigliarsi se marchi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come Prada; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Versace e Dolce & Gabbana, hanno
trasformato in business la compassione e la nostalgia dei loro gloriosi anni ’90,
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>riproponendo al pubblico sempre più
disorientato, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>esattamente gli stessi
capi fatti sfilare allora (forse qualche bottone o cucitura<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>spostati qua e là…), <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>rimarcando sempre di più, la totale mancanza
di idee e l’inesistente voglia di rischiare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>L’errore di
dissonanza è la nuova regola, da personalizzare a proprio piacimento. La parola
chiave, dei brend che più di tutti dettano legge in fatto di tendenze <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>è:<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>“dissacrare” . I sogni che la moda ci ha regalato nei tempi
passati,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>pare che resteranno ancora <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in disparte, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a vantaggio della consacrazione <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sull’altare del <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fashion, di <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tutta la sciatteria che alberga<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in ognuno di noi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Parlando dei colori, il giallo non vuole proprio
abbandonarci, anzi, diventa più ardito, declinandosi nelle sfumature più acide tendenti
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>al verde <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come il lime Punch,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ed il Meadowlark,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che si avvicina all’ocra. Uno dei colori più
presenti sarà il viola, più precisamente Ultra <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Violet, decretato da Pantone <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>colore 2018.<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>Prestate <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>molta attenzione nel caso in cui decideste di
indossarlo, maneggiatelo con molta cura, si tratta di un colore difficilissimo
da abbinare e non sta bene a tutti.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Nella
prossima stagione calda ci sarà posto anche <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per il marrone, per il bianco latte, il Cherry
Tomato, che è una via di mezzo tra rosso e arancio. Per restare sul classico,
non mancheranno il blu, il beige ed il rosa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ma vediamo un po’ quali sono gli elementi più presentati
sule passerelle di Milano, Parigi Londra e New York:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
IMPERMEABILI: C’è solo da sperare che la prossima stagione
sia piovosissima,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>perché le
reinterpretazioni delle giacche antipioggia sono innumerevoli e <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>davvero per tutti i gusti, dal più sportivo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>al super classico,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nessuno escluso. Leggeri e fluttuanti come
quelli di Burberry , oppure più rigidi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>in PVC,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>completamente
trasparenti, come quelli proposti da Chanel; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Balmain e Valentino. Ma non solo giacche,
anche <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>stivali, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>abiti, gonne e pantaloni <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>water resistent.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
STAMPE: da capo a piedi, accessori compresi. I mix di
disegni tengono<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>più che mai la scena
agli outfit. Un tripudio di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>stampe
di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ogni tipo sulle passerelle un po’ di
tutti i brand.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Prada propone quella <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>fumetti, Balenciaga copre di banconote le sue modelle,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dolce & Gabbana<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>stampa su i suoi abiti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le carte da gioco. Donatella Versace riesuma
le vecchie stampe pop<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>multicolor,
compreso il volto di Marilyn Monroe, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>volute più di vent’anni fa dal suo esimio
fratello Gianni, e <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ottennero , neanche a dirlo, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tanto<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>consenso dal pubblico e dalle riviste di settore.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>LETTERING E
LOGHI:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>messaggi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>impressi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>come tatuaggi sugli abiti e accessori.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Loghi a profusione, questa mania <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>anni ’90 non risparmia nessun capo, dalle t-shirt
ai capispalla alle borse e scarpe, vedi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Fendi;
MSGM; Gucci; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Morello e tanti altri. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Ricercatissimo il classico full logo di Dior.
Una tendenza da soddisfare anche<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>attingendo dai<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>pezzi nei negozi
vintage.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
TRASPARENZE: organze, tull e chilometri di chiffon nelle
variati opache o lucidissime. Le trasparenze lasciano intravedere, anche se il
termine corretto sarebbe “vedere”, e anche chiaramente, la pelle nuda di gambe,
pancia e braccia.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La lingerie <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per l’occasione <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>diventa molto casta<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e minimale , come culotte e brassiere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
ANIMALIER:<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>innumerevoli versioni differenti, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>micro o macro, dai serpenti alle zebre e
giaguari, colorati o nei toni naturali, sapientemente abbinate ad altre
fantasie. Tra i tanti spiccano Chloé; Ferragamo;<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Prada; Gucci. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
SPORTY-CHIC: pezzi<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>ispirati agli outfit da palestra, riutilizzati per tutte le occasioni,
indossati <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>anche <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sugli<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>abiti da sera, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Valentino; Louis
Vuitton;<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Haider Ackermann. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
ASIMMETRICO: forse l’unico<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>trend <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>un pochino più “nuovo”
visto sulle passerelle di questa stagione. Capi che ne uniscono due molto
differenti in uno solo. Come se, non sapendo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>decidere quale capo indossare, si optasse,
alla fine,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per tutti e due (….non so se ho reso
l’idea).Top in pizzo che si <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>uniscono a
camicie, pantaloni da sera a destra e jeans a sinistra come per Alexander
Wang,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tailleur pantaloni abbottonati ad
abiti plissè da Gabriele Colangelo. Ma anche semplicemente monospalla, ed orli
obliqui. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
CHECK: anche la fantasia invernale per eccellenza, si<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>alleggerisce <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>per la<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>stagione calda, in colori chiari o nel classico<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>bianco e nero. Compaiono gli scozzesi <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>su trame leggerissime nelle sfilate di
Alexander McQueen; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Balenciaga, Hermès,
Miu Miu; Dries Van Noten.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
PIUME: <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a ciuffi; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fili; orli e ricami, le piume vengono<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>aggiunte su abiti ed accessori in colori
diversi, da Alberta Ferretti, Céline; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Maison Margilela. Molto belli gli stivali
interamente ricoperti di svolazzanti piume nere <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>di Saint Laurent.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
GLITTER: ancora outfit scintillanti, che siano paillettes,
cristalli, lurex <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>o specchietti, i look
per brillare nella primavera estate 2018 sono infiniti.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Giorgio Armani; Paco Rabanne e <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>N.21 ce li propongono direttamente con il <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>tessuto paillettes. Look colorati e semitrasparenti
come per il lurex di Chloé;<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Missoni; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Dior. Migliaia di cristalli per i mini dress
di Dolce e gabbana; Marco De Vincenzo e Tom Ford.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Non mancano<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>le ormai
ultra collaudate frange, i tessuti lucidi tipo il raso, oppure il vinile, nero
o colorato non importa. Le spalle sono sempre <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>imponenti. Le lunghezze di gonne e abiti
scivolano di parecchio sotto il ginocchio. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Gli accessori iconici
sono <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il turbante<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e le larghe fasce per capelli, in cotone
colorate da <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>portate in spiaggia, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fino alle <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>sofisticate fantasie stampate su tessuti<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>in satin, impreziositi da applicazioni
gioiello, per le serate più glam. Il foulard vintage annodato al collo, il
chocker<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e le spille colorate.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Le borse più di tendenza restano sempre: <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il marsupio, ribattezzato <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>“waist bag”; <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>gli zaini e le tracolle. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I miei consigli sono sempre gli stessi, acquistate e
indossate solo ciò che vi valorizza. Ricordate che la donna di stile non è mai
una<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>fashion victim<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>ma una persona <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>che con la moda è capace di <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>scendere <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>a patti.<o:p></o:p></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHUlRVcQtIwViPFW9AG9b2crQ60IC3n2q7PDiMsVzfB1SYrHqoRFxIGyImjHIHKr0o_OHOR5WGaUc-IRPKiC_qCwtF5GvKcASOtCqPzDx7KfImQBonTsT0PVGFM5_dBSiuz1uU2aN6FK91/s1600/80fb10ffa3f71082a6369c871c55c6c2+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1068" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHUlRVcQtIwViPFW9AG9b2crQ60IC3n2q7PDiMsVzfB1SYrHqoRFxIGyImjHIHKr0o_OHOR5WGaUc-IRPKiC_qCwtF5GvKcASOtCqPzDx7KfImQBonTsT0PVGFM5_dBSiuz1uU2aN6FK91/s640/80fb10ffa3f71082a6369c871c55c6c2+%25281%2529.jpg" width="426" /></a></div>
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<br /></div>
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<span style="font-size: large;"><b>VALENTINO</b></span></div>
<br />
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8of8A5hvLWo7XdFItCDjjtWAZSyG5va1MM4jXiqkohv8UoZ9Su-483H3eTJy_EtGRo0W8mhxqbz9vjFYu9WC4WG4RMUXoG6tqA5Gqnoe3fNasj699tgmEnlsCGemUUruY5LR2sKMZAGoW/s1600/asimmetrie+alexander+wang++-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="708" data-original-width="437" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8of8A5hvLWo7XdFItCDjjtWAZSyG5va1MM4jXiqkohv8UoZ9Su-483H3eTJy_EtGRo0W8mhxqbz9vjFYu9WC4WG4RMUXoG6tqA5Gqnoe3fNasj699tgmEnlsCGemUUruY5LR2sKMZAGoW/s640/asimmetrie+alexander+wang++-.jpg" width="394" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8hNDOBX0Q5VryAcKQwT78TgSnQD3V0lvlngt71Ipr1f8wo_fFkIO2RbSqB0-hKjckQmr0sOxxAMPiiX9CPg-E4xIla_p8PuxNOwx8uGSFp0z9EDYTvIpXw1N38Y2WoanEc_QVD4U5Gcz0/s1600/Chanel-RS18-0246_image_ini_435x655_downonly_nocrop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="707" data-original-width="435" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8hNDOBX0Q5VryAcKQwT78TgSnQD3V0lvlngt71Ipr1f8wo_fFkIO2RbSqB0-hKjckQmr0sOxxAMPiiX9CPg-E4xIla_p8PuxNOwx8uGSFp0z9EDYTvIpXw1N38Y2WoanEc_QVD4U5Gcz0/s640/Chanel-RS18-0246_image_ini_435x655_downonly_nocrop.jpg" width="392" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCjnVgoKj0ihLKAW1m3pJbsUA8Lo6ObN7-r6XWyHNbnOW37G66UNw6-5T6u_0wLG0YGK2y_va9WG5b_M_gCvuopSV8NEV2YQIx7iHGKMRiInlJORTndFLvRfdM3d9oKVQjl7SGmkNfIcps/s1600/check++--mcqueen-r.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="711" data-original-width="437" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCjnVgoKj0ihLKAW1m3pJbsUA8Lo6ObN7-r6XWyHNbnOW37G66UNw6-5T6u_0wLG0YGK2y_va9WG5b_M_gCvuopSV8NEV2YQIx7iHGKMRiInlJORTndFLvRfdM3d9oKVQjl7SGmkNfIcps/s640/check++--mcqueen-r.jpg" width="392" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGlL-DaAgCEVInQozB2PIOekWzHYwBVLpZFdzwp5Y-2bemDSf6EXTuRWF_lsXP4kRUrDecaBYXfAkFqh7VhvC1EAK4uGCLqkfW9Z10s3Y41EfyrHWQrT4L8lqzKqMckT6TOeihCdQYbiq7/s1600/Ferragamo-RS18-2633_image_ini_435x655_downonly_nocrop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="435" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGlL-DaAgCEVInQozB2PIOekWzHYwBVLpZFdzwp5Y-2bemDSf6EXTuRWF_lsXP4kRUrDecaBYXfAkFqh7VhvC1EAK4uGCLqkfW9Z10s3Y41EfyrHWQrT4L8lqzKqMckT6TOeihCdQYbiq7/s640/Ferragamo-RS18-2633_image_ini_435x655_downonly_nocrop.jpg" width="396" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG-SRKwpe0S-HeBL_0-3-TPef4s9eVGoTnrzG5M3n8WlQpBW84hWA6He30WqAx0Ety-eIPbT8ZbRernR_ilzLUNKT3H7Xo2qszZrVjHtiHtrvGU1D0JuoMrAxZ6Fa4AiV1RxL68BX7LuqE/s1600/piume+saint+laurent.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="715" data-original-width="437" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG-SRKwpe0S-HeBL_0-3-TPef4s9eVGoTnrzG5M3n8WlQpBW84hWA6He30WqAx0Ety-eIPbT8ZbRernR_ilzLUNKT3H7Xo2qszZrVjHtiHtrvGU1D0JuoMrAxZ6Fa4AiV1RxL68BX7LuqE/s640/piume+saint+laurent.jpg" width="390" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Y_JIZ9jWTN-ErQWxCtdi0ZUkXk05brpZk8I_tb8LedWmU5CvmxgAk-yXDWlDquq_95qsx3yCDyi-8BJQmaYiVG0Hn5Xrz3UTtAyNDsX-fFLVKVVjmTVjedcazeVoaov2d_ajhfg47QPC/s1600/stampe+prada.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="964" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Y_JIZ9jWTN-ErQWxCtdi0ZUkXk05brpZk8I_tb8LedWmU5CvmxgAk-yXDWlDquq_95qsx3yCDyi-8BJQmaYiVG0Hn5Xrz3UTtAyNDsX-fFLVKVVjmTVjedcazeVoaov2d_ajhfg47QPC/s640/stampe+prada.jpg" width="398" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjberi9-oN26tgfDix_4YqHq23IZyi9SiK4mavFesCI1ze2b2zYIUdf8Xl3QUeEn4dU2GXfvZemSK5tFD-mon5y1uZlWiBur1Afs1WdkwShKKIUp-4IJkN6qXxvQVn72XbdVgD4dqDJhlny/s1600/stampe+versace.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1020" data-original-width="639" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjberi9-oN26tgfDix_4YqHq23IZyi9SiK4mavFesCI1ze2b2zYIUdf8Xl3QUeEn4dU2GXfvZemSK5tFD-mon5y1uZlWiBur1Afs1WdkwShKKIUp-4IJkN6qXxvQVn72XbdVgD4dqDJhlny/s640/stampe+versace.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjidEp_OfqE8TEtDyuFwJEmPiqqDQ64r23yuJ7O7GGLHvb6mRRQ4mKtwJVi5WeAIx8h97C2WMqRZwQr8sDOiDcgBDvva36jjt8fkfUNojdlnqM9wrvgZisQi10PxLgl8IrcxgTbXeg9_gj5/s1600/trasparenze+dior.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="702" data-original-width="435" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjidEp_OfqE8TEtDyuFwJEmPiqqDQ64r23yuJ7O7GGLHvb6mRRQ4mKtwJVi5WeAIx8h97C2WMqRZwQr8sDOiDcgBDvva36jjt8fkfUNojdlnqM9wrvgZisQi10PxLgl8IrcxgTbXeg9_gj5/s640/trasparenze+dior.jpg" width="396" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixdu5OLRjWD5W996IvydI9MvgH77D_DOFaXI6SSH7rIcWMg53fMqyPv9kgzNFHZTyutbzQ6RMx_aBDGWpPiRDP_h3VzXeHS4hT2FUiIRkFM1R0lHBzV27yaitrKipUC25Vi7hESsQUTTyn/s1600/trasparenze+galliano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="392" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixdu5OLRjWD5W996IvydI9MvgH77D_DOFaXI6SSH7rIcWMg53fMqyPv9kgzNFHZTyutbzQ6RMx_aBDGWpPiRDP_h3VzXeHS4hT2FUiIRkFM1R0lHBzV27yaitrKipUC25Vi7hESsQUTTyn/s640/trasparenze+galliano.jpg" width="394" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT6zFgOJMyDgDJiautF9lGbf3w4nkmmQ5pgTfUICGjUTDLsAHh4MRh6DZ7RpuSbqvEXwatd7sYyLOCLY_o0weL6RD_Em-nzj62A2vsW6Rnd7geq6AvAqlTmQE2cKR_VmcQ2MPeK7s9A64W/s1600/vinile+balmain.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="392" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT6zFgOJMyDgDJiautF9lGbf3w4nkmmQ5pgTfUICGjUTDLsAHh4MRh6DZ7RpuSbqvEXwatd7sYyLOCLY_o0weL6RD_Em-nzj62A2vsW6Rnd7geq6AvAqlTmQE2cKR_VmcQ2MPeK7s9A64W/s640/vinile+balmain.jpg" width="392" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<br />mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-686033484117207662017-12-13T09:39:00.005+01:002017-12-13T09:43:20.704+01:00A CACCIA NELL'ARMADIO DEGLI ALTRI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghKGO57-9ijaryWzI7xMrK4RIQ1o_JNdvmLpW_8xO5IOJ9Lapn63n7roM0qCNQV7g4ih3zHddoorkVJTL_9tD_F0NR3WTe4-7xfDuNAIC-8asCKpCq79wrWqYM7-MyxFBq4GflTzzQC0m-/s1600/21740906_1499758306784244_1177106891199744765_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="618" data-original-width="325" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghKGO57-9ijaryWzI7xMrK4RIQ1o_JNdvmLpW_8xO5IOJ9Lapn63n7roM0qCNQV7g4ih3zHddoorkVJTL_9tD_F0NR3WTe4-7xfDuNAIC-8asCKpCq79wrWqYM7-MyxFBq4GflTzzQC0m-/s640/21740906_1499758306784244_1177106891199744765_o.jpg" width="336" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">E’ sempre
stato divertente sottrarre i vestiti dall’armadio degli uomini, una volta era segno di ribellione mentre oggi
risulta un atto scontato, perché Il nostro guardaroba non è più così definito come lo era
un po’ di tempo fa e negli outfit più
moderni c’è posto per tutto. Pescare nell’armadio degli altri, che siano vostri
parenti oppure pezzi acquistati nei mercatini vintage, permette di personalizzare molto lo stile ma, siccome non saranno mai perfetti,
occorre saperli interpretare, questi i miei consigli:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Dall’armadio
degli uomini:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Il gilet:
elemento d’eccellenza del guardaroba maschile, da abbinare ad una camicia a
fiori o tinta unita, oppure d’estate, indossato direttamente sulla pelle, abbinato ad una romantica gonna ampia o su
una semplicissima t-shirt con jeans e sneakers.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Il pullover:
a V o girocollo, mi piace molto lungo, largo,
abbinato a jeans di tutte le forme o portato con i pantaloni di pelle. Se avete la vita segnata
potrete abbinarci una cintura. Funziona
anche sopra una gonna a matita, portato con tacchi alti. Se lo
indosserete sopra una camicia bianca non sbaglierete.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">La cravatta:
è molto simpatica utilizzata come
cintura, come foulard annodandola due volte sotto una camicia abbottonata fino
in alto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">La giacca: Quest’anno
quelle enormi con le spalle larghe sono particolarmente di tendenza. Stanno bene
aperte su un vestito fluido di seta,
oppure abbinate ai blue jeans, se
notate che vi allarga otticamente la figura, aggiungeteci una sottile cintura
di cuoio oppure un bel cinturone.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Il trench:
oversize e bello strizzato in vita, con foulard al collo e una borsetta a tracolla, oppure portata a mano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Dall’armadio
degli adolescenti:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">La felpa con
cappuccio: non portatela mai con i jeans, meglio sotto una giacca o un trench
con un paio di pantaloni a sigaretta,
oppure sopra un abito ampio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Le Dr.
Martens: vi sconsiglio di abbinarle ad
un total look nero, meglio scegliere un outfit policromatico e molto femminile, come per esempio abitini freschi e svolazzanti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Dall’armadio
della nonna:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">le borse: se
ne possono trovare di bellissime, magari anche griffate negli armadi delle nonne. Modelli anni ‘50 o ‘60,
lucide, in coccodrillo o in vero skaii degli anni ’70, per aggiungere un’aria
decisamente pop al vostro look. Quelle che resistono di più al tempo, inteso
come moda, sono le pochette da sera, in genere sono anche quelle
meglio conservate, proprio per l’uso sporadico che se ne fa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">I foulard:
evitando quelli in poliestere, provate a rovistare e trovarne uno con i vostri
colori donanti in pura seta, oppure un
bella mussolina di lana. Impreziosiranno cappotti e giacche
oltre a poter essere usati come cinture
infilate nei passanti dei jeans. Mi piacciono molto portati sulla testa,
annodati sotto il mento o come turbanti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">La camicia
col fiocco al collo: si chiama
lavalliere, una volta era simbolo
di grande raffinatezza e ricercatezza. Yves Saint Laurent ne fece un quasi un
feticcio. Oggi in grande ritorno, da portare con jeans scuri o gonna in pelle,
al alto contenuto seduttivo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">I pantaloni
da lavoro: super robusti e senza tempo, si trovano anche su internet a
pochissimi euro, belli, larghi anche stampati, pitturati o con i risvolti.
Saranno molto fashion abbinati a tacchi alti e body glitterati per le serate
più trendy con i vostri amici.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">L’abbigliamento
militare: pantaloni cargo, grandi giacche da marinaio, camicie color kaki, va
bene tutto, purché non vengano indossati in maniera troppo maschile. Abbinateli
quindi a sandali e camicie e top di seta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Quando si
tratta di rubare i vestiti tutto è permesso, l’importante è creare i contrasti.
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="line-height: 115%;">Nella moda
in genere, se vi sentite troppo coperte, aggiungete un capo sportwear, se al
contrario, vi vedete troppo scoperte, un
capo da uomo risolverà immediatamente il problema. Buon divertimento!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-81865035409526653282017-09-15T11:41:00.002+02:002017-09-15T12:02:17.958+02:00LO STILE PARIGINO<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Da sempre le donne parigine hanno dimostrato di avere quel
“non so che” caratteristico dello stile
francese, chic ma senza sfarzo e senza ostentazioni, un’allure naturale che le
fa sembrare uscite da casa senza badare
troppo a cosa indossare ma, in realtà, non è così. E’ uno stile insito nel
loro DNA, tramandato da madre in figlia, una tradizione borghese che perdura nel tempo,
imparando ad essere raffinate e stilose
senza fare troppa fatica. A partire dal XIX secolo, la borghesia ha sedimentato
i propri codici, ispirata ad un’aristocrazia oramai in decadenza ma, ancora
capace di indignarsi nei confronti degli arricchiti, i “parvenu” , coloro che
raggiungevano una posizione sociale elevata dal punto di vista economica ma
senza aver acquisito le maniere e la cultura necessaria per far parte della
vera elite, gli stessi che oggi gli aristocratici francesi chiamo
“bling”. (cit)<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Abbiamo ammirato
tutti l’acconciatura spettinata di Vanessa Paradis, i jeans consumati di
Charlotte Gainsbourg (degna figlia di Jean Birkin, per intenderci…), le
ballerine e le camicie maschili di Ines De La Fressange. La donna francese sa
essere più sobria nelle scelte del guardaroba rispetto alle glitterate e sofisticate
italiane, alla stravaganti inglesi ed
alle emulatrici americane, tirate a
lucido dal momento in cui si svegliano la mattina, già vestite come se dovessero sfilare sul red
carpet. Le francesi non si complicano la
vita, la loro eleganza non fa rima con teatralità. Molti
le trovano anonime, ma perché non hanno occhio per i dettagli, il loro vero
punto di forza. Le francesi hanno una semplicità intrinseca, visibile anche dal
perfetto abbinamento tra scarpe e borsetta, sanno giudicare e scegliere i
giusti volumi e proporzioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Fare sfoggio di denaro è volgare, ecco perché le muse
ispiratrici della moda francese continuano a preferire look borghesi , Chiara
Mastroianni (figlia di Marcello e della splendida Catherine Deneuve….. scusate se è poco), Audrey
Tautou, Francoise Hardy, Isabel Marant, possiamo affermare che nessuna di loro si fa
notare per la sua stravaganza, ben lontani da Paris Hilton, Katy Perry,
Courtney Love . Una francese non si abbandona alla vanità, rimane sempre “so
fresh” come dicono gli americani.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La donna francese non ha paura di uscire di casa senza blush
o senza smalto, senza trucco e con il bambino in braccio, malgrado questa finta
ed apparente non curanza, sa bene come rimanere sempre elegante. Questo lato un
po’ selvaggio, ha contribuito al
successo sin dagli anni ‘50 di Brigitte
Bardot e non passa mai di moda. La francese sa essere indulgente con il passare
degli anni, con le rughe e la decadenza fisica, senza accanirsi troppo a
combatterlo, ed agli eccessi della buona tavola, un buon piatto deve sempre essere
accompagnato da un buon bicchiere di vino ma senza esagerare, il suo motto è:
Il troppo stroppia, specialmente se è buono.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Come seguire il loro esempio? Non è difficilissimo,
innanzitutto non bisogna mascherarsi, non bisogna strafare e nemmeno copiare, bisogna
solo liberarsi da convenzioni restando comunque
eleganti. E’ necessario capire chi siamo attraverso una ricerca
introspettiva, senza mentire a noi
stesse per poi puntare sul proprio stile
personale, ma solo ed esclusivamente su
quello in cui ci si riconosce, quello in
cui ad emergere è il nostro sé reale. Studiatevi il vostro look magari da riviste
e blog che si allineano alla vostra sensibilità, osservate gli stili che più vi
attirano nei film e cercate di capire cosa vi colpisce di più, lo scopo non è
quello di emulare l’attrice, ma quello
di affinare l’occhio critico. Specchiatevi ma nel modo più naturale possibile,
focalizzandovi sui vostri punti di forza e non sui difetti. Non pensate che portare delle scarpe basse vi
faccia sembrare tozze e, prima di
scartare un colore, provatelo, soprattutto se avete preso l’abitudine di
nascondervi in un monotematico nero. Se
desiderate un cambiamento radicale, conquistatelo a piccoli passi, cominciate
da una base classica, aggiungete gli accessori, colori e fantasie. Ci
prenderete gusto e avrete voglia di continuare. Fate il giro dei negozi con la vostra amica, non la
più fashion ma con quella che ha più gusto e confidenza con la moda, a volte
sono le migliori sedute di psicoanalisi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Liberatevi da cliché vecchi ed obsoleti, come per esempio:
L’animalier è da escort, lo slim è per le magre, i sabot sono orribili, la
marinaretta è da nonne, il velluto è da maestrina, le donne alte non devono
portare il tacco, quelle basse non devono mettere le ballerine etc, tutto ciò blocca fortemente e contribuisce a confondere nella ricerca dello stile personale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La moda è una cosa
molto intima, tutte le donne aspirano ad essere uniche ma, poi finiscono per
acquistare tutte le stesse cose perché più rassicurante, non contando però che,
il vero prezzo da pagare sarà quello di
perdersi nella massa, penalizzando,
anzi, annullando completamente il proprio stile e la propria identità. Il
leopardato è volgare solo se il tessuto è “cheap” e indossato male, le donne
francesi lo amano e lo sanno portare divinamente. Non è vero che il nero sta bene con tutto,
anche se le commesse ce lo ripetono quando siamo indecise sull’acquisto, il
nero non sta meno bene di un bel
bordeaux, di un grigio antracite o di un rosso scuro ed intenso. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La donna francese ama il maglione a V in cashmere indossato direttamente sulla pelle, sopra una gonna a tubo, o abbinato ad una
sobria camicia bianca abbottonata fino al collo, con dei jeans o con un
pantalone di tweed. Ama i foulard, in lana o in seta legati al collo, le maglie a righe
orizzontali, le ballerine, quelle
classiche in pelle con la suola sottile,
il giubbotto di pelle vissuto. Ama il giaccone da marinaio, cioè il
caban, confezionato in lana spessa e grezza proprio come l’originale. Porta i
trench a tutte le ore del giorno e della sera, i jeans bianchi e quelli rossi, i blazer
oppure la giacca dello smoking abbinata ai blue jeans per le serate con
gli amici, occasione in cui non esce mai con grandi borse da giorno, ma solo
pochette o tracolline. E poi ancora i
parka, gonne e pantaloni in pelle, i
cappottini sartoriali minimal e le borse a tracolla. Sa interpretare il vintage
e lo porta con naturalezza, accompagnato da pezzi iconici del nostro tempo. Credo
che molte donne italiane dovrebbero prendere esempio, lo stile parigino è una filosofia di vita, quella dell’autenticità e della consapevolezza di essere femminili e
sexy anche con le salopette i guantoni e gli stivali di gomma mentre si fa giardinaggio.<o:p></o:p><br />
<br />
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-9276390501581561572017-03-31T11:05:00.000+02:002017-03-31T11:05:05.220+02:00GLI ABITI ICONICI DEL '900<div class="MsoNormal">
Sono fermamente convinta che non si possa capire ed apprezzare il presente senza conoscere il
passato. La storia è una vera e propria maestra di vita, ragione per cui ho voluto scrivere questo articolo. Vi illustrerò, in ordine cronologico, alcuni tra
i più importanti abiti femminili che hanno segnato in maniera incisiva
la storia della moda del ‘900. Come
potrete capire, moda e società camminano a braccetto, lo stile di un’epoca è il risultato di una somma di modi di fare,
eventi e trasformazioni: un vero e proprio atteggiamento sociale, un linguaggio
percepito che racconta molto del suo preciso momento storico.<o:p></o:p></div>
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<b>1903 Lola Montes</b>,
il primo abito da indossare senza corsetto. L’artefice di questa importante
innovazione fu il sarto parigino Paul Poiret . Abito emblema del rinnovamento dei costumi del nuovo secolo e della liberazione delle forme femminili da
ogni artificio e costrizione. Poiret eliminò completamente l’ oggetto di tortura che per secoli tiranneggiava
il corpo delle donne (pensate che nel ‘700 alcune dame arrivavano a morire perché il
loro corsetto era talmente stretto che le costole trafiggevano
il fegato…) sostituendolo con reggiseno
e giarrettiere oppure con una guaina, contenitiva sì ma morbida, che aderiva al corpo in modo uniforme. Elementi intimi più adatti ad un abbigliamento
agile ed essenziale, al passo con i
tempi che stavano cambiando.<o:p></o:p></div>
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<b>1915 Abito Delphos</b>
: nel 1909 lo stilista spagnolo Mariano Fortuny brevettò un particolare metodo
di plissettatura della seta che gli consentiva di realizzare modelli d’abito
lunghi e fluenti, subito apprezzati dall’élite artistica europea dell’epoca. Fu
così che nel 1915 creò questo importante abito, e ne divenne il suo fiore all’occhiello. Grazie a questa
straordinaria plissettatura, gli abiti
permettevano una totale libertà di movimento, pur sottolineando i contorni del corpo
femminile. Una lavorazione usata ancora oggi; per alcuni stilisti moderni, come per esempio Issey Miyake, è diventato vero un cavallo di battaglia.<o:p></o:p></div>
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<b>1925 L’abito “alla maschietta</b>” in jersey, creato dalla
geniale mente della regina della moda , colei ha inventato quasi tutto il
guardaroba della donna moderna, Coco Chanel. Questa tipologia d’abito divenne sinonimo di modernità ed
emancipazione e netto rifiuto di ogni tipo di costrizione fisica, di corsetti e
guaine. Pratico, corto appena sotto il ginocchio (lunghezza che all’epoca
apparve quasi spudorata) che doveva stare rigorosamente coperto perché, come
diceva Lei stessa, le ginocchia erano la
parte più brutta di una donna. L’abito era
realizzato in un particolare tessuto, il jersey, materiale pratico e molto duttile, fino ad allora destinato unicamente alla confezione di indumenti intimi.
Nonostante tutto, questo look non durò molto, a causa della grave crisi
del 1929 quando non era più tempo di mostrarsi allegre e provocanti. Sarebbero
passiti circa 40 anni prima che gli orli tornassero ad accorciarsi. Pensate a
cosa sarebbe oggi il nostro guardaroba senza i praticissimi capi in jersey, a
cominciare dalle t-shirt.<o:p></o:p></div>
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<b>1926 Little Black Dress</b>: IL vestito per eccellenza. Il tubino nero, minimale, versatile, accessibile ed elegante quando serve, the
little black dress (alla francese: Petite Robe Noire) è diventato da quando è
nato, il capo must che ogni donna dovrebbe avere nel proprio guardaroba. Fu
ancora lei, la lungimirante Coco Chanel
, a proporre per prima questo abito, ispirandosi ai vestiti-grembiuli indossati
da lei e dalle sue compagne nell’orfanotrofio dove visse dagli 11 ai 18
anni, sdoganando definitivamente il
nero, colore che prima di allora si
indossava di giorno solo per il lutto. Comparve per la prima volta su Vogue
America nell’ottobre 1926, descritto
come l’abito che sicuramente sarebbe diventato la divisa delle donne di classe,
vicino ad un mare di abiti sofisticatissimi e di colori sgargianti, come voleva
la moda del primo dopoguerra. Il successo fu immediato, il LBD diventò
l’uniforme per le donne di tutto il mondo di qualunque estrazione sociale,
dalle più ricche che si potevano permettere
di acquistarne uno originale, alle meno abbienti che imitarono subito i
modelli della Maison parigina, destreggiandosi con ago e filo. Fu poi nel 1961
che questo abito guadagnò il posto d’onore nell’Olimpo dei capi più importanti
del guardaroba, per mano di Hubert De Givenchy, quando vestì l’indiscussa icona
di stile Audrey Hepburn per il film culto
“Colazione da Tiffany”. Quello tra il Couturier e la bella attrice fu un
sodalizio professionale, accompagnato ad un’amicizia fraterna che durò negli anni, lui disegnò per Audrey,
più di 250 LBD, che indossò sia nella vita priva che sui set dei suoi film.<o:p></o:p></div>
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<b>1931 L’abito da dea</b>:
la sua creatrice fu Madeleine Vionnet (anche lei francese) ispirata dalle vesti dell’antica Grecia, intuì
che il tessuto poteva essere usato non solo verticalmente ma anche in
diagonale, dando origine ai tagli in sbieco. Questo rivoluzionario modo di
lavorare i tessuti, oltre a permettere una maggior facilità di drappeggio, consentiva agli abiti di fluttuare intorno al
corpo, mettendo in rilievo le curve ed accentuandone le forme pur non
segnandole troppo, dando la possibilità alle donne di esprimere una femminilità
meno agressiva. Da allora il taglio del
tessuto in sbieco aprì una pagina nuova della creazione di modelli, venne usato da tutti i couturier, permettendo di realizzare
linee nuove e fantasiose, una tra tutte
quella della gonna a ruota. <o:p></o:p></div>
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<b>1947 il “New Look” :</b>
venne battezzato così dalla direttrice di allora della rivista “Harper’s Bazaar” Carmel Snow, questo nuovo modello presentato da Christian
Dior diventò un vero e proprio fenomeno post bellico, rivoluzionando la silhouette della donna che
dagli inizi del ‘900 si era creata.
Spalle morbide, vitino da vespa (Dior reintrodusse l’uso del corsetto) e
gonna ampia, ampissima, alcuni modelli come il Diorama (In foto) avevano un
orlo che poteva arrivare a misurare fino
a 40 metri (il taglio era in sbieco, esattamente una gonna a ruota). Dior riportò sfarzo e lusso nel mondo della
moda, riesumando una figura femminile dal sapore quasi ottocentesco, in
totale antitesi con la concezione di
modernità di Mademoiselle Chanel. Fece
subito dimenticare la tendenza al risparmio e le linee austere della guerra. Fu
immediatamente un successo colossale, tanto che la Maison riusciva a mala pena
a soddisfare tutte le prenotazioni. <o:p></o:p></div>
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<b>1958 il tailleur
Chanel</b>. Pur non essendo un vero e proprio abito, ho voluto inserire questo
indumento nella lista per l’impatto rivoluzionario che ebbe all’epoca, non solo
sull’abbigliamento femminile, ma anche sulla percezione che il mondo aveva
delle donne. Il classico tailleur Chanel con spalle squadrate e gonna che
terminava sulla parte alta del polpaccio,
nacque negli anni 30 ma, fu alla
fine degli anni ‘50 che ebbe un successo
incredibile, diventando definitivamente la “divisa” della donna emancipata e di
classe, cioè quando Coco Chanel cominciò ad utilizzare il tweed ed altri
tessuti fino al allora considerati
tipici del guardaroba maschile e proletario, impreziosendoli con bottoni in
oro, inserti e galloni in seta e a volte anche in pelliccia; divenne uno status per le prime donne in
carriera. Chanel permise di disfarsi di
tutto ciò che era bizzarro, troppo frivolo e pesante , di vestirsi per se stesse e per stare finalmente comode.
Questo genio indiscusso della moda contribuì a forgiare l’immagine femminile
come la concepiamo oggi, la donna emancipata, indipendente e
dinamica. Piccola curiosità: Per il
modello della sua mitica giacca, attualissima e di grande tendenza anche oggi, si
ispirò alla divisa indossata dal ragazzo dell’ascensore di un hotel di Salisburgo.<o:p></o:p></div>
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<b>1965 l’abito Mondrian</b>:
Creato da Yves Saint Lauren, è una delle tante interpretazioni del mondo
moderno, questa volta sfruttando l’estetica
delle Belle Arti. Per il primo esempio
di astrazione nel fashion design, YSL scelse il pittore olandese Piet Mondrian (1872-1944) i cui dipinti erano
diventati simbolo internazionale di modernità e gusto. Apparso sulla copertina
di Vogue nel 1965, questo abito faceva
parte di una serie di modelli con lo stesso tema e puntava a catturare la vera essenza della figura
umana. Formato da pannelli di tessuto in
lana bianchi, neri e colori primari
cuciti insieme, nascondeva volutamente le forme del corpo, ottenendo come risultato un rigoroso esempio di ordine, assoluta
bellezza ed eleganza in tanta semplicità. Da questo momento la moda diventava davvero
moderna e iniziava a guardare al futuro come non aveva fatto mai. Grazie ad
Yves Saint Laurent, le opere di Mondrian rivissero anche nei decenni successivi
in molte collezioni di altri couturier e creatori di calzature: tra tanti
ricordiamo Dolce e Gabbana, Andrea Filster, e , nel 2010 la collezione di
costumi da bagno di Sarah Schofield, popolare talentuosa fashion designer australiana, subito imitata
in tutto il mondo.<o:p></o:p></div>
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<b>1965 la minigonna</b>: I tempi erano cambiati, l’essere giovane da stato biologico diventava a tutti gli effetti
uno stato sociale, ora l’ultima parola spettava alla nuova generazione. Questa volta fu Londra, città di grande
fermento sociale, per mano di Mary Quant,
ispirata dalle creazioni di Andrè Courrèges, ad
esprimersi a chiare lettere,
inventando una lunghezza d’abito mai vista prima, la minigonna. Contrariamente a quanto si pensa, il messaggio
che la minigonna mandò al suo esordio
non fu quello di libertà sessuale
“Il
corpo è mio e lo gestisco io”, tutto ciò
avvenne solo qualche anno dopo, quando ormai la nuova lunghezza degli abiti si era
ampiamente consolidata e sedimentata nei guardaroba delle ragazze più cool.
Mary Quant scelse, non a caso, per presentare al mondo la sua creazione,
Twiggy, la prima modella magrissima e senza forme, e la scelse proprio per
questo. Twiggy aveva un fisico etereo ed infantile, veniva fotografata indossando i miniabiti della celebre
stilista, abbinati a scarpe basse e
calze colorate, ed era questo ciò che le giovani volevano dire: “Mamma, piuttosto che diventare
come te (rifiuto totale del ruolo classico della donna angelo del focolare tutta casa, chiesa e famiglia) resto bambina!” Il successo non
tardò ad arrivare, la minigonna divenne immediatamente la nuova divisa della generazione di ragazze
che si era guadagnata a suon di
contestazioni, una voce in capitolo. <o:p></o:p></div>
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<b>1966 abito a dischi
metallici</b>. Nella frenetica ripresa tecnologica e produttiva, l’utilizzo
nella moda di materiali come il pvc e l’alluminio, generò un grande consenso
ed un nuovo linguaggio visivo. Lo stilista di origini spagnole ma operante a
Parigi Paco Rabanne, realizzò una versione contemporanea della
cotta di maglia usata al tempo dei cavalieri medioevali, dimostrando come anche
uno dei materiali più rigidi come il
metallo, poteva essere usato nella creazione di abiti. Il risultato fu uno
scintillio che tintinnava attorno al corpo della donna, producendo in
passerella uno spettacolo che assomigliava di più ad un razzo spaziale che ad
un capo di alta moda. L’abito a dischi non era certamente comodo da portare ma,
rappresentava una giocosa visione del futuro che Paco Rabanne avrebbe reso
immortale nei costumi disegnati per Jane Fonda nel film culto “Barbarella”. <o:p></o:p></div>
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<b>1968 la sahariana</b>:
Ancora una volta Yves Saint Laurent (che
dopo Coco Chanel fu il secondo grande inventore del guardaroba
della donna moderna) , questo abito diede un’immagine tutta nuova al
tradizionale stile coloniale, utilizzando tonalità neutre ispirate a camicie e
pantaloni cachi. YSL creò un look innovativo che esprimeva sicurezza pur
affidandosi a colori molto sobri. Grazie ai bottoni, alle tasche ed alle
cinture, la sahariana divenne un capo molto di tendenza, e la donna, per la
prima volta, da preda diventò cacciatore. Oggi la sahariana costituisce un
genere a sé, reinventato anno dopo anno,
fino ad essere considerato un classico del guardaroba , e sta proprio
qui la genialità del Designer! Nello
stesso anno, il Maestro propose dalle
sue passerelle altri capi d’abbigliamento
destinati a rimanere per sempre
nella storia e nei nostri guardaroba, lo smoking femminile ed il nude look. <o:p></o:p></div>
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<b> 1973 wrap dress</b>: La vestaglietta in jersey legata in vita era
il look per eccellenza della metà anni ’70 e non lo era solo per comodità ma
anche per una questione di fermezza e
praticità. Questo straordinario abito garantì alla sua ideatrice, la belga
Diane Von Furstemberg che viveva e
lavorava a New York, una brillante ed illustre carriera. Quintessenza della
semplicità, questo abito è facilissimo da mettere ed anche da togliere,
conseguenza inevitabile del femminismo e del consumismo. Fu lanciato in
un’epoca in cui le donne esprimevano una nuova sicurezza in se stesse, nel
lavoro, nel tempo libero ed in camera da letto. Nel 1997 la Furstemberg
rilanciò la sua linea e da allora divenne l’abito da giorno del decennio, tutte
le catene d’abbigliamento ne proponevano una loro versione, ancora oggi questo modello viene molto usato ed
apprezzato.<o:p></o:p></div>
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<b>1981 l’abito nuziale
di Diana</b>: La prima cosa che si intravedeva man mano che la carrozza reale si avvicinava alla cattedrale di Saint Paul, era il viso
della futura principessa avvolto in una nuvola di bianco, incorniciato dal
profilo dorato del finestrino da cui salutava la folla. Poi quando scese appoggiando i piedi sul tappeto rosso,
l’abito si gonfiò e con l’aiuto dei due stilisti inglesi che l’avevano
realizzato David ed Elizabeth Emanuel, venne srotolato anche lo strascico
che sembrava non finire mai. Me lo
ricordo benissimo, ero una ragazzina e non mi scollai nemmeno un minuto dal
televisore che trasmetteva le
immagini del matrimonio reale in
diretta. Da quel giorno i gusti e le
aspirazioni delle spose non sarebbero più stati gli stessi. Era l’abito da
sogno che indossavano le principesse delle fiabe, portò alla ribalta gonne
ampie e rouches. Grazie alle decine di
metri di tulle, seta color avorio e taffettà, alla massa di nastri, fiocchi e
pizzi, alle maniche a sbuffo, al collo fru-fru , l’abito era un’espressione di
opulenza e di eccesso che anticipava le tendenze del decennio a venire.<o:p></o:p></div>
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<b>2001 l’abito di Julia
Roberts alla premiazione degli oscar</b>. Alla cerimonia di premiazione del
2001 Julia Roberts si presentò per
ritirare il meritato premio come miglior attrice protagonista per il film “Erin Brockovich” con un meraviglioso
abito di Valentino, solenne, elegantissimo che evocava l’epoca d’oro di Hollywood,
fin qui nulla di strano ma, se pensiamo che l’abito non era nuovo di zecca e
cucito appositamente come accadeva per tutte le star, ma bensì di quasi venti
anni prima, del 1982. La scelta dell’attrice fece scalpore, sembrava voler dire
che era la sua personalità a contare di più, l’armonia tra lei e l’abito
scelto, rafforzando ancora di più la sua già spiccatissima personalità. Questa
mossa contribuì in modo significativo a legittimare l’ascesa del vintage come
scelta di moda non solo accettabile ma altamente desiderabile, oculata e
fortemente chic, come lo è ancora oggi.
Da allora anche le dive cominciarono a rovistare tra vecchi bauli e
mercatini dell’usato.<o:p></o:p></div>
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-63150867271715870012017-03-02T11:23:00.000+01:002017-03-02T23:58:01.885+01:00COME VESTIRSI PER ANDARE AD UN MATRIMONIO <div class="MsoNormal">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjerOdfM7bY7bwpZla3ch30h7M_C6fwGbHlFdW1A-F5R7fBn8vlfk0X0WVPTUG7SaxOFu2JRCtWgY6n9ffR9SgZzGV2sBWPhWY5HcvMHhjFI0t8Ul-Xx1im_uYZIPrURXDfF5MMrgYIeBz0/s1600/matrimonio-monaco-caroline_650x435.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjerOdfM7bY7bwpZla3ch30h7M_C6fwGbHlFdW1A-F5R7fBn8vlfk0X0WVPTUG7SaxOFu2JRCtWgY6n9ffR9SgZzGV2sBWPhWY5HcvMHhjFI0t8Ul-Xx1im_uYZIPrURXDfF5MMrgYIeBz0/s640/matrimonio-monaco-caroline_650x435.jpg" width="640" /></a></div>
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<div class="MsoNormal">
Presentarsi vestiti
bene e curati ad un invito, specialmente se si tratta di occasioni formali,
vuol dire essere persone di stile e soprattutto portare rispetto nei confronti
di chi ci ospita. Nel caso di un invito
a nozze, le regole del galateo in fatto
di abbigliamento sono molto rigide,
parole d’ordine: SOBRIETA’ ED
ELEGANZA. Evitate ogni tipo di eccentricità, riservatela ad altri tipi di
eventi. Nessuna ostentazione, no
assoluto al total white e total black
(non so quale dei due sarebbe peggiore…) questi colori andranno bene solo se mescolati con
altri ma, attenzione che la loro presenza non superi circa il 40% della
superficie del vostro outfit . Non
credete a chi vi dice che il nero ai matrimoni è stato sdogano e che ora è
permesso indossarlo, perché non è vero, le regole del buon gusto esistono
ancora, eccome...solo che non tutti le conoscono e le
seguono.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ci sono tuttavia
diversi dettagli da prendere in considerazione prima di decidere cosa indossare durante una
cerimonia nuziale, vediamoli insieme:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Valutate attentamente il livello di eleganza delle nozze,
per non esagerare o al contrario, presentarsi
vestite troppo miseramente. E’
importante anche il luogo dove si terranno la cerimonia ed i
festeggiamenti, un matrimonio in un
castello richiederà un abbigliamento diverso da quello in un agriturismo o su
una spiaggia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
SE IL MATRIMONIO SI SVOLGE DI MATTINA<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Consigliate le stampe tenui
floreali, i ricami ed i
colori delicati come il corallo, il pesca, il grigio perla, glicine, verde
menta, rosa antico, tenendo sempre ben presente quali sono i vostri colori donanti. Particolarmente raffinato in
questa occasione, se si utilizzano tinte unite, è il total color (abito ed
accessori di un unico colore). Evitate le tinte forti e molto appariscenti, andare ad un matrimonio vestite completamente di rosso sgargiante non è una buona idea, darete di voi l’immagine di colei che
vuole stare al centro dell’attenzione
attirando gli sguardi di tutti, non ci
sarebbe nulla di male ma, non è certo
questo il momento. Una festa di
matrimonio non è nemmeno l’occasione per mostrare le proprie “grazie”, quindi
niente abiti sexy ultra fascianti e super trasparenti, scollature vertiginose e
minigonne inguinali. L’orlo della gonna non dovrà oltrepassare i 5 cm sopra il ginocchio, ma solo se siete molto giovani (meno di 30 anni).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Assicuratevi di avere una borsetta elegante da abbinare
all’outfit, l’ideale sarebbe una pochette da portare a mano oppure appesa alla
spalla con una catenella o tracollina sottile.
Sarà perfetta anche una piccola borsa
elegante con manici corti, meglio se tinta unita, per non rischiare di
sbagliare l’abbinamento. Le borse grandi non sono assolutamente indicate,
nemmeno se si tratta di hit-bag costosissime. No alle borse logate ed a quelle sportive.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Il matrimonio non è
una serata di gala</b>, evitate lo sfoggio di gioielli importanti e grossi
bijoux molto appariscenti. Completamente al bando in questa occasione,
le stampe animalier, nemmeno nel minimo dettaglio, accessori compresi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Non esagerate con i tacchi, massimo 8/10 cm. No alle zeppe
e ricordate che una donna di classe in questo caso, come durante tutti gli
eventi formali, indossa sempre le calze, sceglietene un paio che non superino i 16 denari di pesantezza oppure una rete o micro rete, naturalmente color carne.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se decidete di
appuntare dei fiori sull’abito o sull’acconciatura, badate
bene che siano di stoffa, quelli freschi
sono riservati esclusivamente alla sposa, all’occhiello dello sposo e di
altri familiari o testimoni di sesso
maschile. E’ permesso anche indossare i pantaloni, fino a
qualche anno fa proibiti in questa occasione. Sceglieteli di taglio elegante, abbinati con
gusto a camicie giacche ed accessori. No
ai tailleur scuri e rigorosi da ufficio. E’ buona norma non indossare
l’orologio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I capelli raccolti
donano eleganza, ma non sono obbligatori. Se avete capelli lunghi potrete anche
lasciarli sciolti, l’importante è che siano
puliti e freschi di messa in piega.
Prestate attenzione anche al
trucco, evitando quello da gran sera, lo smokey- eyes non è adatto a questa occasione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Nel caso in cui fosse necessario coprire spalle e braccia nude, si potrà
ricorrere a stole o boleri, anche se io
personalmente non amo molto questi capi, preferisco decisamente le giacchine o soprabiti e spolverini. Per le cerimonie in autunno , se non fa ancora
freddissimo, un valido aiuto sarà quello
del trench, grande alleato del nostro guardaroba, sempre pronto a soccorrerci
in ogni occasione. Cappotti e cappe saranno perfetti nei matrimoni invernali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
SE IL MATRIMONIO SI SVOLGE DI SERA<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
In questo caso si
potranno sfoggiare anche gli abiti
lunghi, vestiti MODERATAMENTE luccicanti ed accessori gioiello. No ad
abiti full paillettes,
l’abbigliamento da “notte degli Oscar” non è indicato ad una cerimonia
di nozze. Per nessuna ragione si dovrà
dare l’impressione di voler gareggiare con le altre invitate in fatto di outfit
e in quantità di gioielli posseduti, oppure, peggio ancora, di voler rubare la
scena alla sposa che deve sempre restare la vera protagonista dell’evento. Sono
consigliate le tinte unite come per esempio il verde smeraldo, il blu, il blu Cina, l’ottanio, il pervinca, andrà bene anche il marrone purché il tessuto
sia prezioso come raso di seta, chiffon o pizzo. Nel caso in cui fosse richiesto dagli sposi un
colore preciso per l’abbigliamento, ricordo che è buona educazione rispettare
il loro desiderio. Per esempio: Matrimonio in verde.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
SE SIETE LA MADRE DELLA SPOSA<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Sappiate che sarete voi
quella che detterà legge in fatto
di dress code. Se avete deciso di indossare il cappello (si porta solo durante
le cerimonie di giorno, mai di sera) sarà bene comunicarlo alle altre invitate,
magari qualcuna di loro aspetta proprio questo per poter sfoggiare il suo bel
cappello vintage. Nel caso non amiate le
gonne, anche a voi è concesso di
indossare i pantaloni ma sempre con l’imperativo
di classe ed eleganza. Vietatissimi i
sandali , optare per decolletè, scarpe modello Chanel oppure al massimo un paio di
open toe* . <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Un occhio particolare è doveroso dedicarlo anche
all’abbigliamento dei vostri bambini. Non sarà certo carino farli partecipare
all’evento in jeans, t-shirt e scarpe da
ginnastica o sandaletti da trekking, sarebbe un po' come sminuirli. Un tocco di ricercatezza è doveroso
riservarla anche a loro. Se si tratta di
un maschietto non per forza dovrà indossare un completo con giacca come le persone adulte,
sarà sufficiente un pantalone semplice, anche un bermuda (non quello con i tasconi
laterali), una camicina bianca ed una
scarpa che non sia quella da tennis. Aggiungendo un piccolo papillon colorato al collo
(se ne trovano in commercio di molto graziosi ed economici) anche vostro figlio avrà un’aria distinta e diversa
da quando esce per andare a giocare al parco. Se si tratta di una bambina, un abitino
semplicissimo di colori pastello, un
paio di ballerine e dei fiorellini di seta tra i capelli, le doneranno un’ aria estremamente raffinata.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="MsoNormal">
*scarpe con apertura
in punta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQgwZfixPImOL4m5BZ4RjcfsRvJl5f1K5oubDlykNlPVKBGPmdRaXxWF4IhDOPOezCJLKP64wU_gGkHz6JdcK3UMsiJSppMnoilKOzZHl8A1MMxDj69Yj4yicnqfI95fB9Nk4bonee3_GA/s1600/14888-pierre-casiraghi-e-beatrice-borromeo-al-498x0-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQgwZfixPImOL4m5BZ4RjcfsRvJl5f1K5oubDlykNlPVKBGPmdRaXxWF4IhDOPOezCJLKP64wU_gGkHz6JdcK3UMsiJSppMnoilKOzZHl8A1MMxDj69Yj4yicnqfI95fB9Nk4bonee3_GA/s640/14888-pierre-casiraghi-e-beatrice-borromeo-al-498x0-2.jpg" width="426" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYS0ua42FyaKMXr5uR_Q761ddei_L1w4wHIkVHnmHis9iU6rIa1WUu13ob8lXdYRgiCYgSpk2mOoZ1a2ePk00GEbVY1XAo6ol0Z8CWyRJ7qPI341BIpQ70PQUzDv_3efpwLo1_8z_02Klp/s1600/prince-monaco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYS0ua42FyaKMXr5uR_Q761ddei_L1w4wHIkVHnmHis9iU6rIa1WUu13ob8lXdYRgiCYgSpk2mOoZ1a2ePk00GEbVY1XAo6ol0Z8CWyRJ7qPI341BIpQ70PQUzDv_3efpwLo1_8z_02Klp/s640/prince-monaco.jpg" width="438" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxXifyXBj_Zgc7qMDWqSsgn-zP1a1W0rLNzleqmBekwvarPE2tb9Boxyc2BjBOctgmSnQE9XDaacyFDEL_Q_cgrluo1LXasaXDEggzqk088-rEKTD2N1K4OM8p7q193DYX8u4wPpoHLWYs/s1600/rosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxXifyXBj_Zgc7qMDWqSsgn-zP1a1W0rLNzleqmBekwvarPE2tb9Boxyc2BjBOctgmSnQE9XDaacyFDEL_Q_cgrluo1LXasaXDEggzqk088-rEKTD2N1K4OM8p7q193DYX8u4wPpoHLWYs/s640/rosa.jpg" width="480" /></a></div>
<o:p></o:p>mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-87735711551366271862017-03-02T11:06:00.000+01:002019-06-10T19:01:41.100+02:00COSA INDOSSARE AL "PRIMO APPUNTAMENTO"?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdsfeGlaDD5juv7ZzOJ06VzZZzF-lvR_U7Aw_Vzg0iubu6TKvIXvTwl0oa7GASXKkdvfUrJGCoRIxwJuZ3NFoC1ow_NtS67c8hDs1y42-CVPW1HK7TogMwEK1oiRhF88mB4UaRY0ZRjWJZ/s1600/cena-lume-di-candela_reference.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdsfeGlaDD5juv7ZzOJ06VzZZzF-lvR_U7Aw_Vzg0iubu6TKvIXvTwl0oa7GASXKkdvfUrJGCoRIxwJuZ3NFoC1ow_NtS67c8hDs1y42-CVPW1HK7TogMwEK1oiRhF88mB4UaRY0ZRjWJZ/s320/cena-lume-di-candela_reference.jpg" width="320" /></a></div>
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Molto spesso mi viene chiesto un parere su quale sia
l’abbigliamento ideale per un primo appuntamento, perché per una donna, uscire
con un uomo per la prima volta è spesso motivo di angoscia. Come tutti ben
sappiamo l’abito la dice lunga su di noi e,
di trasmettere il messaggio sbagliato, specie quando ci si trova con
persone sconosciute o quasi, è un rischio che nessuno vuole correre (
specialmente se la persona vi piace davvero). Oppure indossare un capo
assolutamente fuori luogo, esempio: indossare una minigonna per andare al
bowling (anche se, un uomo che al primo appuntamento vi porta al bowling…..……).
Concentriamoci sul più classico degli inviti: la cena. Il mio consiglio è di restare sul semplice,
magari un bell’abitino morbido, di un tessuto soffice e naturale che accarezzi
appena le vostre curve, non troppo corto, lui si deve ricordare di voi, non di
quel completo di Gucci che sembrava uscire dall’ultima sfilata, quindi evitate
capi troppo trendy. Svaligiare una banca per acquistare e indossare un abito
griffatissimo, potrebbe lasciarvi deluse. Quello che indossate deve fungere da
complemento alla vostra personalità e sottolinearla senza tradire il vostro
stile. La prima cosa da fare è scegliere un colore che vi doni, mantenete
l’attenzione su di voi e non sull’abito evitando tinte troppo forti e vivaci.
Le paroline magiche sono mistero e delicatezza, ricordatelo. Per un tocco di
colore molto glam, un foulard di seta andrà benissimo. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Lo so che la tentazione di uscire a comprare dei vestiti
nuovi di zecca è irresistibile ma, questo non è il momento, almeno che non vi
manchi quel capo base (es.: la camicia bianca) che vi servirà per abbinare il
resto oppure lo dobbiate sostituire
perché vecchio o rovinato. Senza alcun
dubbio starete meglio con abiti e
soprattutto scarpe, che avete già testato, la disinvoltura in questo caso è di
primaria importanza. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il vostro obbiettivo è essere cool e sexy? Credeteci voi per
prime e se ne accorgerà anche lui. Non
dovrete battere i denti dal freddo o lamentarvi perché non riuscite a camminare
per via dei tacchi, per trascorrere una serata spettacolare dovrete sentirvi una forza della natura.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Siamo realistiche, la maggior parte degli uomini ha gusti un
po’ conservatori e non desiderano una
donna vestita come se dovesse mollarli per il primo che passa per strada. Se
invece l’uomo che state per incontrare vuole proprio così….pensateci bene se è
il caso oppure no, a voi la scelta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Almeno che non stiate progettando una fuga d’amore a Parigi,
non presentatevi assolutamente con una borsa troppo grande (banditissima ad
ogni evento serale), anche perché non ha alcun senso. Optate per una piccola
clutch, oppure una borsetta con tracollina.</div>
<div class="MsoNormal">
Naturalezza anche nell’acconciatura e nel trucco, in questo caso è sempre la carte vincente. A meno che l’invito non sia in un locale
esclusivo ed elegante , indossare un bel paio di jeans, quelli che vi stanno
particolarmente bene, potrebbe essere una buona idea, magari abbinato ad una
bella camicia. Anche l’alleato numero uno del nostro guardaroba, il Little
Black Dress (tubino nero), potrebbe
essere una scelta giusta, accessoriato sapientemente a seconda del vostro
stile. Se decidete di indossare i tacchi (solo se più che collaudati) non esagerate
con l’altezza, i tacchi a spillo da 12 cm sono molto belli e seducenti ma,
rischiano di apparire un filo agressivi e magari eccessivi per un primo appuntamento. La stessa cosa vale per stampe animalier.
Evitate scollature che arrivino all’ombelico, il mistero è il più potente degli
afrodisiaci. Mani curatissime ma no ad unghie
lunghe e super colorate, gli artigli non sono mai sexy. No a troppi gioielli o
fronzoli vari, gli uomini diffidano dagli orpelli. Non esagerate con il profumo, anzi, se non lo
mettete è meglio. Io personalmente preferisco
una buona crema per il corpo delicatamente profumata, la cui fragranza si percepisca solo ad una certa distanza
ravvicinata….<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E’ ovvio che le vostre scelte dovranno sempre rispettare lo
stile personale, siate voi stesse, se
siete delle rocchettare, non presentatevi con un abito a fiori romantico solo
per fargli piacere, non sarete mai a vostro agio, e poi non esiste motivo al mondo per cui
dovrete stravolgere la vostra personalità!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Una volta scelto l’outfit, dovrete testare l’efficacia
davanti allo specchio, che messaggio comunicate? Lo so’, la speranza è quella
di apparire sexy come sirene ma, non esagerate. La tentazione di creare un look
che sembra uscito da Vogue è tanta ma, ricordate che da apparire sexy a
diventare volgare il passo è molto breve, quindi attenzione, tanto per divertirvi c’è sempre
tempo, ve lo garantisco.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il vostro obbiettivo
dovrebbe essere quello di apparire belle da togliere il fiato ma anche
intelligenti, argute e semplici, misteriose ma “avvicinabili”, sexy e sicure di
voi ma non eccessive, raffinate senza essere noiose, divertenti e non troppo
eccentriche, curate ma non pretenziose, intellettuali ma non saccenti,
rilassate ma non sciatte.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Durante la serata concentratavi sui primi segnali impercettibili “d’amore” , non dovrete
sembrare una persona insicura che ha paura di avere i denti
macchiati di rossetto. Lui troverà irresistibile il vostro improvviso rossore
ed il sottile senso di attesa che verrà a crearsi, starà poi a voi decidere se concedergli
una seconda e terza opportunità oppure no, caso in cui potrete “schierare l’artiglieria pesante”.<o:p></o:p></div>
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-43610296182800503972017-01-24T18:42:00.000+01:002018-01-20T11:16:18.136+01:00LE SCARPE - parte prima <div class="MsoNormal">
<div class="MsoNormal">
<br />
La scarpa è un elemento fondamentale di ogni guardaroba, specialmente di quello femminile, fino a diventare un oggetto di culto. Una dolce tentazione per le innumerevoli <i>shoe victim</i> che popolano il nostro pianeta, categoria per la quale, collezionare calzature rappresenta sempre un buon investimento, a prescindere dal prezzo, molto più che accumulare abiti, poiché si possono indossare serenamente ogni volta lo si desideri: domani, la prossima stagione, tra cinque anni. Le scarpe sono uno status symbol di dichiarato richiamo sessuale, un vero mezzo di seduzione, la nostra scarpa dice al mondo chi siamo, da dove veniamo e soprattutto dove stiamo andando. Le scarpe giuste ci danno sicurezza, con un paio di tacchi ai piedi ci sentiamo più belle ed autorevoli, ci presentiamo al mondo con aria diversa, e siamo pronte a sfidarlo, eppure, sono “solo” un paio di scarpe!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Anche la donna meno vanitosa, almeno una volta nella vita, ha speso una fortuna per un bel paio di scarpe che, in parecchi casi, non calzavano per nulla come un guanto e non si conformavano minimamente al profilo del piede. In altri casi, non erano nemmeno del numero giusto. Ma tutto ciò non aveva importanza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Accade spesso di acquistare un paio di scarpe con la stessa premeditazione con la quale fuggiremmo davanti ad un orso affamato che ci viene incontro, così, senza pensarci . Ci innamoriamo di quei meravigliosi sandali esposti in una vetrina del centro e non riusciamo a liberarci dal senso del possesso, come se fosse una questione di sopravvivenza (sì lo so, a volte lo è), perché un paio di scarpe nuove magari non può risanare un cuore infranto e lenire un mal di testa da stress ma, di certo può aiutare ad alleviare i sintomi o scacciare un pochino di tristezza. Purtroppo però diventa tragico se accade di scoprire, solo dopo averli riposti nella scarpiera, di non avere la minima idea di quando e come indossarli, oppure peggio, che non sono assolutamente nel nostro stile. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se si desiderano modelli realmente collezionabili e indossabili nel tempo, non si devono osservare troppo le tendenze, nemmeno lesinare sul prezzo. Meglio possederne poche ma di ottima qualità e soprattutto adatte alla propria personalità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Per non farsi imbrogliare quando si acquista un paio di scarpe che all’apparenza sembra un affare dal punto di vista del prezzo, tenete a mente questi piccoli accorgimenti: assicuratevi che la pelle sia abbastanza morbida, vi sconsiglio caldamente i materiali sintetici perché si rivelano sempre una pessima scelta. Controllate bene le cuciture, che non siano storte, che non ci siano grinze o rigonfiamenti. Se la pelle scamosciata risultasse crespa e dura, lasciate perdere, potreste rimanere a piedi alla prima pioggia, oltre ad indossare scarpe brutte da vedere. La punta delle scarpe di bassa qualità può risultare pesante e modellata male nel punto dove incontra la suola, mentre i tacchi sono spesso grossolani e, camminandoci sopra, emettono un rumore sordo (sì, anche questo fa la differenza).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ricordate che la scarpa sbagliata, farà scivolare in basso perfino l’abito più bello e costoso del vostro guardaroba. Per guidarvi un pochino in questo apparentemente semplice ma in realtà complicato mondo, il cammino inizia da qui:<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkoPucpuVQsEexNtIimuRljgxhHKWiqC6HPosn7x5NGERSgiHAYWwY1efaSG7k94o717fIW0p1_Eo-ljU4WK0iZKH7ZA7Cd5krw4DfBuO2kxs7olMd6OXEPdPfzxdGuL8HpQ109ey4jbk2/s1600/11600020-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkoPucpuVQsEexNtIimuRljgxhHKWiqC6HPosn7x5NGERSgiHAYWwY1efaSG7k94o717fIW0p1_Eo-ljU4WK0iZKH7ZA7Cd5krw4DfBuO2kxs7olMd6OXEPdPfzxdGuL8HpQ109ey4jbk2/s400/11600020-1.jpg" width="400" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Ballerine</b>:
fortunatamente non sono mai tramontate. Il
loro nome lo devono proprio alle scarpette da ballo, pensate da Rose Repetto, fondatrice
dell’omonima Maison parigina, che le
ideò per suo figlio, importante ballerino e coreografo. Furono
portate alla ribalta nel mondo della
moda da Brigitte Bardot agli inizi degli
anni 60, a lei fu dedicato il
modello “Cendrillon” (tuttora in
produzione), le indossò sul set del film cult “E Dio creò la donna” come simbolo
di una nuova concezione di stile e femminilità. Meglio evitare di portarle se la vostra forma fisica è bassa e robusta. Sono raffinate quelle in vernice portate con
un tubino nero, stile Catherine Deneuve nel film “Bella di Giorno”, oppure con fibbia e punta tonda portate con
gonne a ruota. Esprimono il massimo della loro bellezza indossate senza calze.
Ho buoni elementi per pensare che queste siano le calzature più odiate dagli
uomini ma, si sa, a loro piacciono solo
i tacchi a spillo.<o:p></o:p></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Sneakers</b>: al di
fuori del mondo dello sport, sono adatte allo street wear ed ai
look decisamente casual …punto!
Una volta si chiamavano scarpe da ginnastica o da tennis e avevano la gomma delle suole che puzzava.
Si indossavano per fare sport, perché furono inventate proprio per
questo. Le portavano i giovanissimi, le
rock star oppure si mettevano durante
lunghe camminate in campagna e gite fuori porta, nulla di più. Purtroppo da una quindicina d’anni a questa
parte, l’uso smodato di queste calzature,
fa sì che ce le ritroviamo anche nei luoghi dove meno ci si aspetterebbe di
vederle (ad esempio ai matrimoni), con
un conseguente imbruttimento stilistico, una totale perdita della classe fino ad arrivare al cambiamento morfologico del piede che, una
volta abituato a queste scarpe, non riuscirà più a tornare alle vere calzature, quelle con la suola di
cuoio. Parecchi importanti esperti di moda, proprio per il
loro abuso, le considerano una piaga dell’estetica contemporanea e, secondo
me, hanno ragione. I designer (grazie al cielo non tutti) hanno
intuito il potenziale economico del nuovo bisogno di comodità, e ce le stanno
proponendo come una nuova frontiera del vestire moderno a tutti i costi. Le
versioni più discutibili sono quelle
fintamente chic, quell’orrenda
via di mezzo tra scarpe da ginnastica e francesine stringate, preferite da impiegati
di banca e signore bene, quelle tutte logate
e le versioni deluxe in raso e vernice (…). Oppure quelle con i
rialzi di 4 o 5 cm sul tallone, che le fanno assomigliare a dei ferri da stiro.
Insomma, se deve essere sneaker, che sneaker sia, ma
quella vera però, bassa e dalle
caratteristiche fortemente sportive. Uno dei modelli più emblematici della
categoria, cioè la ALL STAR di Converse, l’anno prossimo compirà ben 100 anni. <o:p></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggV23-9q0h5Atuggw0ZHFaosKdJQIGpDwYor_Sec_1eWgh0B7N_UegZKcsY-Po7G2iCgxBZmxUIeaRdOfh5tFtzHV2f1B0vLxYfjFvAQXUT-vXg4wPZhfHm6fgJzdZFHWNC72DktEOKrqz/s1600/fashion1038g_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggV23-9q0h5Atuggw0ZHFaosKdJQIGpDwYor_Sec_1eWgh0B7N_UegZKcsY-Po7G2iCgxBZmxUIeaRdOfh5tFtzHV2f1B0vLxYfjFvAQXUT-vXg4wPZhfHm6fgJzdZFHWNC72DktEOKrqz/s400/fashion1038g_1.jpg" width="400" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Sandali</b>: piedi
nudi o quasi, sono le calzature più
antiche della storia, lasciano scoperto il piede esaltandone la forma , a volte
un
vero mezzo di seduzione per tutte e quattro le stagioni . Attenzione,
indossatele solo dopo un’accurata pedicure.
Non sono indicate negli
eventi molto formali o nel mondo del
business. Si portano anche con le calze
(6 denari al massimo), ad eccezione per
i modelli molto eleganti, con pochi e sottilissimi cinturini che lasciano molto scoperto il piede. I diktat della moda degli ultimi tempi li vogliono, per le più eccentriche
fashioniste, portati con calzini corti
alla caviglia o gambaletti, in una
variegata possibilità di colori e modelli. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJC8FVOVDQTYIOEDgVVgGqem2kR9g6zto_50OgD06aT_Uk_6J_uq9stBvhSUhAJfyffNxLEZfPpM4pieqMHpz0XxDb84gdUcaZa37CKSXLOFyB4qq8G-O_1XENLvyy4W8XXm4_9B_cBgIA/s1600/infradito.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJC8FVOVDQTYIOEDgVVgGqem2kR9g6zto_50OgD06aT_Uk_6J_uq9stBvhSUhAJfyffNxLEZfPpM4pieqMHpz0XxDb84gdUcaZa37CKSXLOFyB4qq8G-O_1XENLvyy4W8XXm4_9B_cBgIA/s320/infradito.jpg" width="320" /></a></div>
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Infradito</b>:
assolutamente informali, nascono come
calzature estive, prendendo ispirazione dagli zoccoli giapponesi chiamati
“zori”. Le prime erano in gomma dette anche <i>flip
flop</i>, tipiche dell’abbigliamento da spiaggia, anche se oggi le vediamo
passeggiare a tutte le ore per le vie
del centro città come se fosse il giorno di ferragosto sulle spiagge di Rimini; inutile ricordare che questo non è certo un segno di stile. Successivamente furono riprodotte in pelle,
cuoio ed altri materiale preziosi. Da portare di giorno ma, i modelli più
sofisticati sono adatti anche alla sera,
quelle dei mesi più caldi, abbinati ad
abiti fluidi e di tessuti leggerissimi. Sono assolutamente banditi dai look da lavoro ed agli eventi formali. <o:p></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_vuxi44h7eL-T1lwcc5fb4aJYpD35E6UPOjdlbzU4bx54rY7LFxBZCaXhPlEiIWrwWvHK_qp6yQIrVq_eTOAkWSzJQlMOvFV-dTnDzl4KHsGgQ4lcPuDaJPtuvnFwUwxgul1I6hkzHaqL/s1600/principessa-ferragamo-02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_vuxi44h7eL-T1lwcc5fb4aJYpD35E6UPOjdlbzU4bx54rY7LFxBZCaXhPlEiIWrwWvHK_qp6yQIrVq_eTOAkWSzJQlMOvFV-dTnDzl4KHsGgQ4lcPuDaJPtuvnFwUwxgul1I6hkzHaqL/s400/principessa-ferragamo-02.jpg" width="400" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Zeppe</b>: sono le scarpe con la suola alta per tutta la
lunghezza del piede, erano di moda soprattutto negli anni 40. Famosissime quelle di Salvatore Ferragamo che
le realizzò per la prima volta, in sughero nel 1938, periodo in cui, a causa
della guerra, i materiali pregiati scarseggiavano, e gli stilisti più bravi e
geniali, erano costretti ad inventarsi di tutto per fronteggiare questo grave
problema, per una questione di sopravvivenza aziendale. Manolo Blahnik le ritiene mostruose, fino a
vergognarsi di quelle che lui stesso disegnò negli anni 70, periodo in cui queste calzature (come gran parte della
moda anni 40) ebbero una vera e propria seconda epoca d’oro. Da portare di
girono, con abbigliamento sportivo ed
informale, belle con gli abiti in demin,
con i jeans a zampa e con i look in stile Woodstock. Attenzione: non
indossatele con abiti da sera o ad eventi formali.<o:p></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQMhFXpdhs4DVjxg9I926RIZrNk5LH-QCKqtTw-6tz_AOCx-fKJUsJWnMOmXVnenLuZrZylUQM54WtiM3F5ieqlhIRW-cIWt0wat1o4fmCDfoQN9sloDYhxbg77XPdQrt2lMpp6M6_ZmgJ/s1600/Stivali-in-pitone-Gucci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQMhFXpdhs4DVjxg9I926RIZrNk5LH-QCKqtTw-6tz_AOCx-fKJUsJWnMOmXVnenLuZrZylUQM54WtiM3F5ieqlhIRW-cIWt0wat1o4fmCDfoQN9sloDYhxbg77XPdQrt2lMpp6M6_ZmgJ/s400/Stivali-in-pitone-Gucci.jpg" width="292" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Stivali</b>: proposti
dai designer in mille varianti, bassi, alti, <i>cuissardes (quelli che coprono il ginocchio)</i>, <i>anckle
boots</i> (alla caviglia), con e senza tacco, declinati nelle versioni più
agressive e sexy fino ai
mascolini anfibi ed ai diffusissimi bikers. Sono entrati prepotentemente nel nostro
guardaroba negli anni 60, da Barbarella in poi, e non ci sono più usciti. Sono molto versatili, ma attenzione allo
stile, ci sono stivali da giorno e modelli più sofisticati da portare con abiti
ricercati. Completamente sconsigliati nel look da gran sera e con gli outfit più delicati ed eleganti per le cerimonie. Non donano alla
figura di chi ha gambe corte.<o:p></o:p></div>
<br />
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<br /></div>
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Brevissimi consigli: Le scarpe con il cinturino alla
caviglia richiedono gambe lunghe e magre. Indossare un paio di scarpe di un colore più
chiaro rispetto al resto dell’outfit, farà sembrare la vostra immagine otticamente
più bassa e più larga. Provate a vestirvi di nero, mettetevi davanti allo specchio e
indossate prima un paio di scarpe nere e poi un paio di scarpe di un colore
molto chiaro o forte (giallo, bianco, rosso etc.), noterete che la vostra immagine
apparirà diversa. Attenzione, ho detto
scarpe PIU’ chiare rispetto all’outfit, non chiare in assoluto. Se siete completamente
vestite di bianco o di colori chiarissimi, anche la scarpa verde smeraldo o fucsia funzionerà
molto bene. Le scarpe color nudo, cioè
del colore della pelle, sono quelle che in assoluto allungano di più otticamente la gamba, naturalmente se portate
con i collant color carne o senza calze. <o:p></o:p></div>
mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-23944053695918166672017-01-24T18:34:00.000+01:002017-09-16T19:46:55.751+02:00LE SCARPE - parte seconda<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<b><br /></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimPXanCSsuQS0NPDfcsWV6Jby4Gy7p3dVv0gXe1Y3DyWriw_up0TGzyvegxcRurrUe8v2HKX1sXC-G16RK8Trz76s8LzUMAQ_YjWbJ3HxPahbUDP2znTkZsoZuRDRMMk0cjNgQJJsTlqUy/s1600/christian-louboutin-black-decollete-554-100-patent-leather-pumps-product-1-4819201-938773072.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimPXanCSsuQS0NPDfcsWV6Jby4Gy7p3dVv0gXe1Y3DyWriw_up0TGzyvegxcRurrUe8v2HKX1sXC-G16RK8Trz76s8LzUMAQ_YjWbJ3HxPahbUDP2znTkZsoZuRDRMMk0cjNgQJJsTlqUy/s320/christian-louboutin-black-decollete-554-100-patent-leather-pumps-product-1-4819201-938773072.jpeg" width="320" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>La scarpa décolleté</b>:
prende il nome dal termine che in francese che vuol dire scollato, è la scarpa
alta per antonomasia, copre interamente il piede lasciando scoperto solo il
dorso, gli americani le chiamano “pump”. Quella classica, semplicissima in
pelle con tacco a spillo, è adatta a
tutte le situazioni (a seconda dell’altezza del tacco), formali e non, lavoro e
tempo libero, dal jeans all’abito da sera.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La décolleté, come quasi tutte le calzature, può avere
diversi tipi di tacco, da scegliere in base alla propria fisicità: se siete di
corporatura robusta, evitate i tacchi a spillo molto sottili, se siete di
statura bassa non superate gli 8/10 cm, altrimenti oltre alla sproporzione
delle altezze, la sensazione che darete camminando, sarà quella di cadere in
avanti. Se siete magrissime non portate
tacchi grossi (chunky heels) .<o:p></o:p></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj90Rz8mAsHL-iXwtvVK46nt8R5ULN3aQ_JSkGQ90eQfgJkPJvmw6oXzk40bSpYdH0N-EsZD8MQiheXI7vPqdF_5cc3y0551BmcAzpYi-LGCR97anP2_YCc3t1dCqkoEk09OGRtk3izCcsu/s1600/1439_ce80b7f9be-hangisido-nude-manolo-blahnik-hangisido-nude-satin-d-orsay-pump-3175.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj90Rz8mAsHL-iXwtvVK46nt8R5ULN3aQ_JSkGQ90eQfgJkPJvmw6oXzk40bSpYdH0N-EsZD8MQiheXI7vPqdF_5cc3y0551BmcAzpYi-LGCR97anP2_YCc3t1dCqkoEk09OGRtk3izCcsu/s320/1439_ce80b7f9be-hangisido-nude-manolo-blahnik-hangisido-nude-satin-d-orsay-pump-3175.jpg" width="286" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Décolleté d’Orsay</b>:
è una décolleté chic e molto seducente, lascia scoperti i lati del piede, fasciando
solo la punta ed il tallone. Inventate dal francese Alfred Gabriel D’Orsay nel
1838. Calzatura molto sofisticata, puramente per la sera e sconsigliata alle giovanissime.
Purtroppo la moda degli ultimi tempi tende a snobbare ingiustamente questo modello
e non si capisce perché.<o:p></o:p></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Peep-toe</b>: cioè la
calzatura con l’alluce che fa capolino, solitamente è dotata di un tacco molto alto.
Presente nelle collezioni estive ma anche in quelle invernali, molto
consigliata a chi ama vestire vintage.<o:p></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiakAAlXqhbwhg3AOKsfNh5Aw7FghVFd3WgFy00lkc-LapHkRVrfed3FqteDTLIQKCdmnrTKcI1ZkihTJRShwgcAPiUv_oNlXFqGOJ-SUBTHCntFsvy5pX4H4RmrBv1vzAyJhFZBIN8A0B4/s1600/s-l300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiakAAlXqhbwhg3AOKsfNh5Aw7FghVFd3WgFy00lkc-LapHkRVrfed3FqteDTLIQKCdmnrTKcI1ZkihTJRShwgcAPiUv_oNlXFqGOJ-SUBTHCntFsvy5pX4H4RmrBv1vzAyJhFZBIN8A0B4/s1600/s-l300.jpg" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Open-toe</b>: si
tratta di calzature ampiamente aperte davanti, lasciano quasi tutte le dita
scoperte. Prettamente estive anche se,
non di rado, capita intravederle sotto
eleganti abiti da sera, oppure portate
con le calze in inverno, e stanno benissimo.<o:p></o:p></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Mary Jane</b>: sono
caratterizzate da uno o più cinturini
che abbracciamo il dorso del piede, può essere alta oppure piatta. Prendono il nome da Mary Jane, personaggio dei fumetti creato da Richard
Outcault , una dolce bambina bionda, che indossava questo tipo di scarpe, successivamente il personaggio fu adottata nei primissimi anni del 1900, dalla Brown
Shoe Company, importante azienda americana di calzature per bambini, come
compagna del personaggio testimonial del
brand . In Italia questo tipo di scarpa era anche chiamata “alla bébé”. Questo modello è molto usato da Miuccia Prada che le
presenta spesso nelle sue collezioni più eccentriche di Prada e Miu Miu. Modello
di riferimento: le “Campari” di Manolo Blahnik.<o:p></o:p></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf25hV7v08aTig7V8sKpdgFjyEI2cb47ywRITRDqp7dlgnbYkfmOElZbMVpQgfQe___AJFxD9hkkDov_4tiKPzOK3NF0uSfD5g6K5Lu2XJDd_uwen-uok0glHytTM7jc1VMLAtzPwGNB6p/s1600/IMG_2921-e1441885267729.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf25hV7v08aTig7V8sKpdgFjyEI2cb47ywRITRDqp7dlgnbYkfmOElZbMVpQgfQe___AJFxD9hkkDov_4tiKPzOK3NF0uSfD5g6K5Lu2XJDd_uwen-uok0glHytTM7jc1VMLAtzPwGNB6p/s320/IMG_2921-e1441885267729.jpg" width="292" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Scarpa Chanel</b>: il nome esatto in gergo fashion è “slingback”,
molti la ritengono impropriamente un
sandalo, invece appartiene alla famiglia delle décolleté . La si trova sia con
tacco zero che con i vertiginosi 12 cm
(ed oltre..). Questa calzatura lascia completamente scoperto il tallone, sul
quale passa un sottile cinturino , la parte anteriore è chiusa. Si tratta di
una calzatura molto raffinata, adatta anche a donne non più
giovani, ad una certa età, si sa, il
piede dovrebbe sempre essere coperto.
Come le décolleté classiche, sono adatte a tutte le occasioni. Prende il
nome da colei che le ha inventate Mademoiselle Coco Chanel, è sono proprio le
bicolore di Chanel, tutt’oggi nella produzione della Maison, le più rappresentative e cult della
categoria.<o:p></o:p></div>
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<b><br /></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs9_omgd7OgAzgp1l5jyn1vjVPj6ah-jjBpzk-AGvX6o8eXgJfTPdLT7y3tHL0nu0XAobZfBxNlvAQTALBjaxNy-2n36ae9Ycd2RljtODP7TQQdGNpZ4Shba-Pwc8ObpIFNg4r1QMXshHO/s1600/francesine-basse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs9_omgd7OgAzgp1l5jyn1vjVPj6ah-jjBpzk-AGvX6o8eXgJfTPdLT7y3tHL0nu0XAobZfBxNlvAQTALBjaxNy-2n36ae9Ycd2RljtODP7TQQdGNpZ4Shba-Pwc8ObpIFNg4r1QMXshHO/s320/francesine-basse.jpg" width="320" /></a></div>
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<b><br /></b></div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Francesine</b>: sono
le scarpe stringate. Si trovano in commercio completamente piatte, platform o
con il tacco che può avere varie misure, anche molto alto. Sono scarpe
piuttosto sportive da portare con tutto: jeans, pantaloni classici, abitini e
gonne. Personalmente le trovo deliziose, specialmente nella versione un po’
maschile, forate in vitello spazzolato, nelle versioni più moderne si trovano
anche borchiate. Da portare senza calze, con calzino corto rivoltato alla
caviglia oppure con calze di media o alta pesantezza , mai con collant
sottili. Adatte ai look di tutti i
giorni.<o:p></o:p></div>
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Leggi anche la seconda parte</div>
<br />
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-13715573427967647272017-01-12T18:03:00.003+01:002017-01-13T09:34:19.193+01:00SALDI SI MA...... ATTENZIONE!!!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdJniKY3xsVUlLul0olrW7cl99M11ictW6G71nAk-cYGDvf3FmnW-2rEdfpJOCZMHrjW23bMrpmmCx78CDIfouaoX1N-8YCBIs_puvSb_lgX2258u-vKApaZakkqL1bjq2cGcS17QUqLRg/s1600/Saldi-2015.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdJniKY3xsVUlLul0olrW7cl99M11ictW6G71nAk-cYGDvf3FmnW-2rEdfpJOCZMHrjW23bMrpmmCx78CDIfouaoX1N-8YCBIs_puvSb_lgX2258u-vKApaZakkqL1bjq2cGcS17QUqLRg/s640/Saldi-2015.jpeg" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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<div class="MsoNormal">
E’ pari ad una liturgia da celebrare due volte all’anno, il
primo giorno dei saldi è una festa per moltissime donne, più dell’8 marzo,
e come ogni evento , anche le giornate
di shopping hanno il loro dress code, non tanto per una questione di formalità
ma esclusivamente di pura praticità.
Bisogna indossare qualsiasi cosa da cui sia pratico entrare ed uscire. Un paio di pantaloni, calzini e scarpe comode
da togliere in un attimo, una tshirt ed un cardigan, oppure un semplicissimo
maglioncino da sfilare nel giro di 2 secondi. Ricordate che non è fine ed educato provare i
vestiti tra le corsie e gli scaffali dei
negozi, bisogna servirsi degli appositi camerini di prova, nel caso di capi spalla tipo giacconi e cappotti,
non sarà indispensabile occuparne una
ma, è meglio provare il capo nella zona più prossima alle cabine, anche
perché in genere, è il luogo dove c’è una maggior concentrazione di specchi. Non offrirete certo uno spettacolo elegante
spogliandovi in magliettina tra le corsie dello store, ammucchiando i vostri
vestiti appena tolti su un bancone dove
c’è della merce esposta, anche se solo per provare un golf.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Purtroppo in tempo di saldi la disponibilità della merce non è
come all’inizio stagione quando
si trovano assortimenti di colori e taglie senza alcun problema, e in caso contrario, il
negoziante ha anche il tempo per ordinare quello che cercate; qui bisogna prendere quello che c'è. Bisognerà essere psicologicamente pronte a
ricevere dalle commesse risposte che
non vi piaceranno affatto: “Mi dispiace signora, non abbiamo più la sua taglia”
oppure: “Abbiamo venduto l’ultimo proprio 2 ore fa” o ancora: “Ecco qui l’ultimo ma purtroppo non è del colore che cerca”….fa parte del gioco!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Attenzione alle possibili trappole. In tempo di crisi, dove tutti siamo più parsimoniosi, per
evitare che troppa merce resti invenduta, è possibile
che qualche negoziante spacci per
saldi dei veri e propri fondi di
magazzino. I prodotti in SALDO devono essere sì di fine stagione, ma
dell'anno in corso e non delle stagioni
passate. I prodotti avanzati dagli anni precedenti o fondi
di magazzino devono essere venduti separatamente da quelli in saldo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Controllate il cartellino del prezzo, deve essere indicato
il prezzo originale, la percentuale di sconto e l’importo in saldo. Non esistono leggi che regolano le percentuali
dello sconto da applicare. Se qualcosa non vi convince, non esitate a chiedere chiarimenti sul prezzo al negoziante.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla
discrezionalità del negoziante.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
In caso di non conformità oppure di difetti riscontrati sul capo, anche se vengono
fuori dopo l’acquisto, il negoziante è
tenuto a cambiarlo, a restituirvi
l’intero importo pagato, oppure stornarlo da un altro acquisto, la regola è valida anche se il prodotto è
stato comperato in saldo(art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo
n.24/2002), almeno che il difetto non era stato evidenziato durante
l’acquisto. È quindi importante conservare lo scontrino. Se invece verificate che il capo acquistato
non è della taglia giusta, se ne avevate già uno uguale o se vi accorgete che non è quello che fa per
voi, attenzione, il negoziante, non è
tenuto a cambiarlo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Non acquistate capi che non abbiano le due etichette, quella
di composizione e quella con le istruzioni per il lavaggio, per evitare di
danneggiarlo con la pulitura a secco o ad acqua fatta in casa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ricordate che i prezzi esposti vincolano il venditore, se
alla cassa vi applicano uno sconto diverso da quello indicato, fatelo notare e,
in caso di rifiuto fate intervenire la polizia, si tratta di truffa.<o:p></o:p></div>
<br />
<div style="border-bottom: solid windowtext 1.0pt; border: none; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .75pt; mso-element: para-border-div; padding: 0cm 0cm 1.0pt 0cm;">
<div class="MsoNormal" style="border: none; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .75pt; mso-padding-alt: 0cm 0cm 1.0pt 0cm; padding: 0cm;">
Un negozio convenzionato con
carte di credito, è tenuto ad accettarle anche durante il periodo dei saldi.<o:p></o:p><br />
<br />
Fate buoni acquisti!!!!</div>
<div class="MsoNormal" style="border: none; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .75pt; mso-padding-alt: 0cm 0cm 1.0pt 0cm; padding: 0cm;">
<br /></div>
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<div class="MsoNormal" style="border: none; mso-border-bottom-alt: solid windowtext .75pt; mso-padding-alt: 0cm 0cm 1.0pt 0cm; padding: 0cm;">
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-83883035734286165782016-11-23T16:37:00.001+01:002017-11-23T15:16:35.492+01:00COS'E' ESATTAMENTE IL TANTO AMATO VINTAGE?<div class="MsoNormal">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPcZNAKD99J5AA1WopV_rRzTNNImDO43AHQa96OWj6AhzvIUVmegq1GWe_DEtbtPgyV1zFFqzQGhEcPXreN4Y20oEUdFFyiLgAZJsSXMBGBCjRyXaF8-EYt_xK9JH-uHu-28c_3yKPrfX8/s1600/moda-anni-60.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPcZNAKD99J5AA1WopV_rRzTNNImDO43AHQa96OWj6AhzvIUVmegq1GWe_DEtbtPgyV1zFFqzQGhEcPXreN4Y20oEUdFFyiLgAZJsSXMBGBCjRyXaF8-EYt_xK9JH-uHu-28c_3yKPrfX8/s640/moda-anni-60.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Vintage è l’ennesima parola fashion che contribuisce ad
inquinare ulteriormente la lingua italiana, letteralmente significa “d’annata”
e trae la sua etimologia dal linguaggio enologico, riferito al vino, il
“vintage vin”, un gustoso e buon vino che non sia “nuovo” , praticamente un
vocabolo elegante per riqualificare un oggetto del passato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Per definirsi vintage un capo deve avere almeno 25 anni,
deve essere stato realizzato tra gli anni '20 e '80 (un abito o un accessorio
prodotto prima degli anni '20 si considera antico), deve essere prezioso e di eccellente qualità, sia
per tessuto che per manifattura. Vorrei specificare che un capo già cheap e di
basso profilo 40 anni fa, lo è tuttora, quindi non ci sogneremmo mai di
spacciare per vintage un maglione infeltrito del 1975.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Si tratta di un fenomeno culturale iniziato negli anni '70,
come una specie di ribellione al consumismo. Ora però, in pieno boom, il suo
significato è mutato, decontestualizzando i capi delle varie epoche e
rivisitandoli in chiave post moderna, è diventato una sorta di ritorno al
futuro per fashionisti e gente di stile. Le boutique vintage stanno nascendo
come funghi. Sono luoghi dove si possono trovare dei veri tesori appartenuti ad
un’epoca passata, da non confonderli con i negozi “second hand”, perché è un
concetto molto diverso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Perfino in boutique snob come Fred Segal di Los Angeles,
oppure Ralph Lauren di New York, troviamo corner dove si vendono capi vintage
usati di altissima qualità, frequentati da amanti del fashion ed operatori del
settore in cerca del ripescaggio blasonato, all’insegna dell’eleganza borghese
di un tempo fu.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Pezzi di altissimo livello si possono trovare anche nelle
aste, bisogna solo avere la pazienza di cercarle, parteciparvi, riconoscere i
capi e, naturalmente, possedere un “bel” portafoglio per pagare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Perché il vintage piace tanto? Le risposte sono molteplici,
di carattere psicologico, economico e culturale ma tutte accomunate da una
concezione di svendita (o vendita) dei ricordi, la piacevole riesumazione di un
gusto che non appartiene più alla massa. In un mercato come il nostro, dove si
acquistano gli stessi capi in tutte le città del mondo, un oggetto unico,
irripetibile non riproducibile come un capo vintage, potrebbe davvero fare la
differenza . Per questo, molti esperti di moda e design, spesso vestono con
capi vintage, con la sicurezza della vera unicità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Moltissime sono le nuove edizioni di modelli stile anni '50 '60 e '70, proposti nelle collezioni dei brand contemporanei con tessuti moderni
, questi però nulla hanno a che vedere con la qualità tipica delle produzioni
dell’epoca, in questo caso, vintage si potrà definire esclusivamente il
modello. Così restando le cose (se, resteranno così….), saremo costretti a
riciclare all’infinito, quello che indossiamo ora, ce lo riproporranno come
vintage nel 2040, anche se nutro seri dubbi circa il loro livello di
conservazione e durata nel tempo, imparagonabile ai capi confezionati prima
degli anni '70, quando tutto ciò che era prodotto era fatto per durare nel tempo
e non 2 o 3 anni come le produzioni dei nostri giorni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Vestire vintage non è semplicissimo, bisogna fare attenzione
a non trasformarsi in una caricatura appena uscita da una polverosa rivista
d’antan, oppure abbinare stili che non si accordano tra loro. Se non siete
abilissimi, meglio utilizzare un capo, massimo 2 per volta. I più facili da
portare sono gli accessori, borse, cinture, foulard e bijoux, attenzione però
alle scarpe ed ai cappelli, da contestualizzare allo stile dell’abito. Non è
indispensabile che i capi siano di marchi famosi o grandi firme, l’importante è
che siano di qualità, a volte, anche investendo cifre relativamente basse, si
possono ottenere effetti sorprendenti ed un grande valore aggiunto allo stile
personale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ormai direi che si possa parlare di mania, le fiere del
Vintage aumentano sempre di più in tutto il mondo. In Italia, tra gli eventi
più accreditati ci sono: Il Circolo Degli Artisti a Roma, il Balon di Torino e,
sicuramente uno dei più importanti in assoluto, “Next Vintage” che si tiene 2
volte all’anno nel suggestivo castello di Belgioioso in provincia di Pavia,
dove commercianti e collezionisti di tutta Italia si danno appuntamento per dar
vita ad una mostra mercato dedicata alla moda del passato a 360 gradi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Gli storici della moda sono tutti d’accordo: i primi ad
esplorare il mondo del vintage, al fine di codificare un vero linguaggio della
moda, sono stati i giapponesi. Avendo come mito gli Stati Uniti, hanno
pubblicato con successo, libri su giubbotti da aviatore, stivali da rodeo,
abiti da sera di star e starlette anni '50, rivendendo agli americani il loro
passato. Grazie ai giapponesi, la moda dell’usato guadagna una biografia, una
storia vera e propria.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Alcuni capi possono davvero essere senza tempo, nel 2000
quando Julia Roberts ritirò l’Oscar come miglior attrice protagonista per Erin
Brockovich, indossava uno splendido abito da sera Valentino d’annata e sembrava
attualissimo.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Le attrici ed attori che vestono vintage anche nelle
occasioni ufficiali sono molti: Milla Jovovich, Johnny Depp, Dita Von Teese e
molti altri. Natalie Portman nella notte degli oscar 2012, indossava un abito
di Dior del 1954. Era un vintage di Dior anche il meraviglioso abito indossato
da Kate Moss durante una festa nel 2007, quando una distratta Courtney Love,
camminandoci sopra, glielo distrusse strappandolo. La bella Kate però non si
perse d’animo e trasformò l’abito da maxi a mini. “…e cos’altro potevo fare?”
Dichiarò elegantemente ai giornalisti durante un’intervista qualche giorno
dopo.<o:p></o:p></div>
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-1771227639676244052016-11-04T12:04:00.000+01:002016-11-04T12:04:37.516+01:00COLLOQUIO DI LAVORO, COME VESTIRSI PER NON SBAGLIARE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhawdsjbJqntPJTw6tj8KUckEmS3plOPQbkhi4rQyo56ZZN0wVrnzTd8a-Fe8xg4FjiQ2pJb-kx_fUrzGnq0cTKEhlAlzkmni8N39bcC8IJP8pGif5yraHEA4j2VMCM3RJR4wd37zlVFBlc/s1600/Come-affrontare-un-colloquio-di-lavoro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhawdsjbJqntPJTw6tj8KUckEmS3plOPQbkhi4rQyo56ZZN0wVrnzTd8a-Fe8xg4FjiQ2pJb-kx_fUrzGnq0cTKEhlAlzkmni8N39bcC8IJP8pGif5yraHEA4j2VMCM3RJR4wd37zlVFBlc/s640/Come-affrontare-un-colloquio-di-lavoro.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="MsoNormal">
Sicurezza e credibilità, sono le sensazioni che dovrebbe
ispirare una donna ( ma anche un uomo) durante un colloquio per un posto di
lavoro. Ricordate che il vostro interlocutore, prima ancora che voi apriate
bocca, si è già fatto un’idea di voi appena vi ha visto, non c’è bisogno di
ricordare i fatidici 7 secondi durante i quali ci facciamo una prima
impressione di chi abbiamo di fronte. Questa comunicazione avviene attraverso
l’immagine , il portamento e l’espressione facciale. Ovviamente non sarete giudicati solo per
questo ma, anche per questo. Presentarsi ad un colloquio di lavoro trasandati è
un atto non solo maleducato ma anche arrogante, chi ci crediamo di essere per non
curarci di ciò che indossiamo? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Certo, ci sono impieghi che richiedono un abbigliamento
particolare e disinvolto, per
esempio nel campo artistico, ma sono
pochissimi, non parleremo di questi. Persino
la new economy, e le grosse aziende di internet oggi richiedono rigore e
formalità. Per affrontare al meglio la situazione, eccovi qualche consiglio, augurando a tutti quelli che al momento sono
alla ricerca di un impiego, di poter
usufruire di questi piccoli suggerimenti al più presto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E’ uno dei casi in
cui bisogna lasciar perdere i diktat delle passerelle di moda, niente di super
trandy e fashion glam. Qualsiasi cosa decidiate di indossare, dovrà essere
pulito, stirato e senza difetti, niente bottoni penzolanti o orli scuciti. Andrà
benissimo un tailleur, gonna o pantalone, magari non nuovo di zecca, un modello che assecondi i movimenti del corpo
senza impacciarlo, uno che avete già indossato con disinvoltura altre volte,
senza che penalizzi però la vostra femminilità,
travestendovi da maschi. Consigliato anche un buon pantalone classico
con camicia bianca e golf oppure il
classico tubino nero con cardigan. Se opterete per la gonna, questa non dovrà
essere troppo corta o aderente, nemmeno
lunga alla caviglia, la lunghezza al
ginocchio è la più autorevole e sta bene praticamente a tutte. Ricordate che
durante l’incontro starete sedute, se la gonna tende ad arricciarsi
arrampicandosi sulle cosce, vi costringerà a lottare con l’orlo per tutta la
durata dell’incontro. Niente di
lezioso, no a trasparenze scollature e spacchi, non vi aiuteranno, anche se in molti casi qualcuno pensa erroneamente l’esatto contrario, perché nel tempo tutto vi si rivolterà contro. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
No a bijoux vistosi e rumorosi, orecchini chandelier o
enormi cerchi dal diametro di una ruota di bicicletta. Niente bracciali con charms
il cui tintinnio accompagnerebbe ogni
vostro piccolo movimento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
E’ importante enfatizzare la vostra caratteristica migliore,
Ci sono messaggi ben precisi racchiusi nel modo di vestire che comunicherete
immediatamente al vostro futuro datore
di lavoro. Il colore è il
segnale più potente, in grado di colpire
emotivamente e mentalmente. Quelli più forti e intensi tipo il fucsia,
l’arancione e il rosso, vi faranno ricordare nel tempo ma, durante il colloquio
rischiano di stancare e distrarre il vostro interlocutore. I colori pastello
potrebbero apparire troppo sdolcinati, mielosi, non sono proibiti ma meglio non
esagerare e usarli in piccole dosi. Sono
i colori neutri (grigio, cammello, blu, beige, bordeaux) quelli che possono essere sostenuti meglio, senza sforzo,
motivo per cui sono i più diffusi nel business
dress code.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il linguaggio dei
colori:<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Blu (per questa occasione è il mio preferito): Integrità,
ordine e organizzazione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Nero: Raffinatezza e autorità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Grigio scuro: Forza di carattere e ricercatezza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Prugna: Cordialità e fiducia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Color ruggine: Amichevole e alla mano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Indaco e viola: Intuitive, creative e artistiche<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I tessuti gessati trasmettono autorità e senso del comando,
ma sono troppo mascolini, visto che ad usarli maggiormente sono banchieri ed
avvocati maschi, ve li sconsiglio.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Sono molto importanti anche gli accessori, una borsa in
pelle liscia sarà perfetta, nei toni del nero, cuoio o altri colori scuri, no alla
vernice o alle borse stampate e variopinte . Cercate di ordinare bene il suo
contenuto, fazzoletti, portafoglio, agenda, telefono, tutto dovrà essere sotto
controllo, perché potrebbe capitare di
dover andare alla ricerca di qualcosa durante
l’incontro e, dover rovistare affannosamente tra i vari oggetti buttati alla rinfusa nella vostra borsa potrebbe risultare estremamente scocciante per
chi aspetta che abbiate rinvenuto l’oggetto ,
tremendamente imbarazzante per
voi e l’impressione che darete non sarà
certo quella di essere una persona precisa ed ordinata. Molto spesso ad affiancare i selezionatori del
personale durante i colloqui, sono
presenti gli psicologi e, in questo caso è garantito che nulla passerà
inosservato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Le scarpe dovranno
essere ben pulite e spazzolate, no ai
sandali molto aperti, a zeppe ed altre calzature troppo casual, I tacchi delle scarpe non dovranno superare
gli 8 cm. Non sfoggiate nulla di vistosamente griffato e costoso, nemmeno se
siete ricchissime, non è questa l’occasione, l’ “understatement” è sempre la carta vincente, almeno che non dobbiate sostenere un colloquio
per un posto da alto dirigente di una grossa azienda. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Trucco leggero e luminoso, giusto per dare l’idea che tenete
al vostro aspetto, una buona manicure con
unghie corte, pulite e smalto naturale.
Capelli freschi di shampoo e perfettamente in ordine, se sono lunghi
meglio raccoglierli in una coda bassa. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Niente ansie, siate sorridenti e…in bocca al lupo!!!!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-62985995966086528912016-10-26T11:57:00.000+02:002016-10-26T12:06:55.204+02:00SCEGLIERE L'ABITO DA SPOSA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk5kaemzXdlu-cMa1vCEKsK1tUFHD94uTGrOcKKGu6h_bChbN0moXt496FLJ0UwhFNVdKqmw-wFDmQS5BebY5AGF6j6QY_cQB7b5IXkv5rAw4AR3Rg6SK5GFu-8MhsDLa0NShQBi59lCiI/s1600/kate-middleton-abito-sposa+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk5kaemzXdlu-cMa1vCEKsK1tUFHD94uTGrOcKKGu6h_bChbN0moXt496FLJ0UwhFNVdKqmw-wFDmQS5BebY5AGF6j6QY_cQB7b5IXkv5rAw4AR3Rg6SK5GFu-8MhsDLa0NShQBi59lCiI/s640/kate-middleton-abito-sposa+%25281%2529.jpg" width="500" /></a></div>
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Kate Middleton abito di Sara Burton per Alexander McQueen</div>
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<br /></div>
<br />
<div class="box-left-interno" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; display: inline; float: left; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 13px; margin: 0px 20px 0px 23px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline; width: 510px;">
<div class="pezzo-singolo" style="background: transparent; border: 0px; font-size: 14px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="pf-content" style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Una donna solitamente comincia sin da bambina a giocare con la fantasia, immaginando l’abito che indosserà il giorno del suo matrimonio. Questo sogno l’ accompagnerà negli anni, fino al momento in cui si troverà davanti ad un grande specchio in un atelier, portata al compimento di una delle scelte più difficili in fatto di outfit, quella dell’abito da sposa.</strong></div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Scegliere il vestito giusto è un’ impresa tutt’altro che semplice. Lasciamo perdere le smielate frasi fatte e non diciamo bugie, non è vero che tutte le spose sono belle o forse è vero solo in parte. <strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Un abito da sposa, quando viene scelto male può “spegnere” anche la più accecante luminosità proverbiale e naturale della donna innamorata</strong>.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Non lasciatevi tentare da abiti pubblicati su riviste o ammirati su altre spose più o meno famose, non cedete davanti ad un vestito soltanto perché è bellissimo, l’abito è davvero da sogno solo se vi sta bene, se vi dona ed esalta la vostra bellezza. Per guidarvi nella scelta giusta, ecco alcuni piccoli suggerimenti.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il modello:</strong> nel 95% dei casi, il classico abito da sposa è lungo fino ai piedi ma la foggia dovrebbe variare a seconda della costituzione del proprio corpo. Convenzionalmente, le donne sono state suddivise in 5 tipologie fisiche differenti e per ciascuna delle quali esiste un modello ideale.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br />La donna clessidra</strong><span style="background-color: transparent;">, con i fianchi proporzionati alle spalle e la vita stretta, sta molto bene con gli abiti a sirena, stretti e fascianti, oppure con quelli molto ampi, a patto che la vita sia sempre ben segnata. Sì alle scollature totali.</span>Alla donna triangolo</strong>, cioè con i fianchi larghi, vita e spalle strette, è consigliato un abito che non sia diritto nella porte inferiore ma di forma ad A, cioè che tende ad allargarsi dalla vita all’orlo. Per quanto riguarda la parte superiore, sarà opportuno evitare la scollatura totale (senza ne maniche ne spalline), molto di moda e forse un po’ abusato negli ultimi anni, perché metterebbe in risalto la sproporzione tra spalle e fianchi.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La donna triangolo invertito</strong>, con spalle larghe e fianchi più stretti, vestirà abiti con la parte inferiore moderatamente ampia, non stretta e fasciante, consigliata la scollatura all’americana, monospalla o scollo totale.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La donna diamante</strong>, con curve morbide e abbondanti, dovrebbe prediligere gli abiti in stile impero, senza eccedere nei volumi e nelle arricciature.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La donna rettangolo</strong>, magrissima quasi androgina e con la vita scarsamente evidenziata, opterà per abiti a tunica o a colonna, diritti e non troppo aderenti per non mettere in evidenza l’eccessiva magrezza.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L’abito giusto deve tenere inoltre presente il tono ed il luogo del matrimonio</strong>, non si indossa il velo in caso di matrimonio in municipio e nemmeno in chiesa se si tratta di seconde nozze. Gli abiti molto sontuosi e con strascico, saranno più adatti a ricevimenti in luoghi come ville antiche o castelli. Nel caso di festeggiamenti in agriturismo, sarebbe meglio optare per abiti più semplici e freschi, realizzati con tessuti tipo piquè o pizzo sangallo.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br />I guanti</strong><span style="background-color: transparent;"> </span><span style="background-color: transparent;">sono di rigore solo se il matrimonio è in pompa magna, ricordandovi di sfilarli ed appoggiarli all’inginocchiatoio subito dopo l’ingresso in chiesa.</span>I colori</strong>: Quelli più diffusi sono sicuramente il bianco, l’ecrù e l’avorio, attenzione però, la scelta del colore non deve essere solo dettata dal gusto personale ma dalla tipologia cromatica del vostro incarnato. Per la scelta dei colori donanti, anche per gli abiti di tutti i giorni, esiste un metodo quasi scientifico ed infallibile (uno degli argomenti, insieme a quello delle fisicità, trattato e spiegato durante i miei corsi) che si basa sul sottotono cromatico della vostra pelle, che può essere blù o giallo, a prescindere che siate abbronzate oppure no. A tal proposito vorrei ricordare che un’abbronzatura tropicale non è mai segno di raffinatezza ( ora è anche fuori moda), specialmente in abbinata all’abito da sposa. Se proprio il vostro colorito risultasse spento e provato dai lunghi e frenetici preparativi prima del grande giorno, saranno miracolosi i trattamenti estetici ad hoc da fare qualche giorno prima ed un make-up professionale, i bravi truccatori sanno fare miracoli.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le calze</strong> andranno necessariamente indossate, anche se vi sposate ad agosto sotto il sol leone. Sceglietele leggerissime (6/8 denari) di colore bianco oppure nudo. Se proprio non vi piacciono le classiche calze velate, potrete optare per la micro rete.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le scarpe</strong> si devono soltanto intravedere sotto l’abito, se non siete abituate, lasciate perdere il tacco altissimo ed a spillo, vi rovinerete la giornata. Ultimamente le proposte del mercato in fatto di calzature da sposa sono molte ed in alcuni casi discutibili: sandali, infradito e chi più ne ha più ne metta….. Vorrei sottolineare quanto previsto dal galateo, cioè che la scarpa della sposa deve essere chiusa, per esempio la decolleté o al massimo un modello aperto sul tallone, la cosiddetta Chanel (sling back per gli amanti del linguaggio fashion), che rappresentano le due scelte più raffinate, almeno che non vi sposiate in luoghi particolari, per esempio una cerimonia in spiaggia, dove indossare scarpe e calze sarebbe decisamente inopportuno.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br />Il bouquet è indispensabile</strong><span style="background-color: transparent;">, da scegliere a seconda della forma dell’abito e proporzionato alla vostra figura. Un abito morbido e scivolato, si abbina bene ad un bouquet a cascata, anche se ultimamente viene un po’ snobbato. Un vestito ampio e ricco richiederà un mazzo di fiori compatto e tondeggiante. Molto bella anche la scelta del fascio da portare appoggiato sul braccio facendo moltissima attenzione alla lunghezza dei fiori.</span>I gioielli:</strong> Durante la cerimonia la sposa non dovrebbe indossare nulla altro che la fede nuziale. L’anello di fidanzamento o un’eventuale gioiello di famiglia regalato dalla suocera qualche giorno prima, potrà (ma non è un obbligo) essere indossato solo durante il ricevimento. Orecchini e girocollo sono concessi purché di dimensioni molto ridotte.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il velo non è obbligatorio</strong>, ma sicuramente sempre il benvenuto!!!</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Contrariamente a quanto si pensa, il popolarissimo colore bianco dell’abito da sposa non ha e non ha mai avuto alcun valore simbolico (purezza, castità etc..) ma si tratta esclusivamente di moda e usanze.</strong></div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Sin dall’antichità gli abiti da sposa delle fanciulle potevano essere di qualsiasi colore, ad eccezione del nero, da sempre, nella cultura occidentale, legato al lutto, e del rosso , perché in passato era il colore riservato alle prostitute.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">I matrimoni celebrati dal medioevo in poi</strong>, non erano quasi mai unioni d’amore quando si trattava di famiglie abbienti ma, dei veri e propri contratti socio-economici. Le vesti nuziali delle ragazze erano estremamente sfarzose, il massimo che si potevano permettere, proprio perché rappresentavano il potere economico della famiglia da cui provenivano. Gemme e perle venivano cucite su preziosissimi tessuti come raffinate sete, velluti, broccati intrecciati con fili d’oro vero e bordi di pellicce di animali rari. Questi abiti spesso superavano i 30 chili di peso.</div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="background-color: transparent;"><br />Anche l’abito da sposa nelle varie epoche ha subito le influenze dalle mode che si sono succedute. Negli anni 20 erano più corti, negli anni trenta e nel periodo della seconda guerra mondiale, si prediligevano abiti dalla foggia minimale, per la cui realizzazione non occorresse troppo tessuto. Dal 1947 in poi, con l’avvento del New Look, gli abiti tornarono ad essere ricchi ed ampi. Le spose dei paesi orientali per secoli si sono vestite di rosso, colore che, contrariamente alla nostra cultura, per loro è auspicio di prosperità e fecondità. Oggi però anche nelle Terre del Sol Levante, l’abito più usato è quello occidentale, bianco, lungo e con il velo.</span>La prima sposa ad indossare l’abito bianco fu Maria Stuarda quando a Parigi</strong> si unì in matrimonio con Francesco II di Francia nel 1548, non fu per sua scelta ma per quella di sua suocera, la Regina Caterina De’ Medici, madre molto apprensiva e famosa accentratrice. La diffusione vera e propria del bianco come cromia “ufficiale” ( niente e nessuno vieta di sposarsi indossando altri colori …) dell’abito da sposa , avvenne solo dopo il matrimonio della Regina Vittoria a Londra nel 1840 con Alberto di Sassonia. La foto di nozze della coppia reale, ebbe una grandissima diffusione in tutta Europa. Non solo il colore fece scuola, ma anche il modello arricchito da trine e merletti e fu questo storico abito a dare inizio ad una vera e propria epoca, facendo nascere l’abito nuziale così come lo concepiamo noi oggi.</div>
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</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheHEGoR6CoR0H04YSSO50KiFB1L6gQUahujUA4SVZLOtq6OQOwd2FFNeqObP8qvv_6xSDA8dWY0h8Cy-FyAvBDqeJ9nDkT6wXH3crcjqWoLlXRTziJmO1Ta-JxhEAm37CZLSvb6k_bPZQr/s1600/Amal-Alamuddin+Clooney.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheHEGoR6CoR0H04YSSO50KiFB1L6gQUahujUA4SVZLOtq6OQOwd2FFNeqObP8qvv_6xSDA8dWY0h8Cy-FyAvBDqeJ9nDkT6wXH3crcjqWoLlXRTziJmO1Ta-JxhEAm37CZLSvb6k_bPZQr/s640/Amal-Alamuddin+Clooney.jpg" width="640" /></a></div>
Amal Alamuddin abito di Oscar De La Renta<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCKXw6YBwGZXqabG2-faHyRvKEc6_VLsWylD6EwdJr5gOXglu0BchQtf9LaYhE55mPBcgvB8yJkfU_oI8J3qpmha27KYdKobI9_CPrfXMe1Jy-B5D5Hs-WWnt1cQTBNfs1WbstW6h0eC2r/s1600/Jackie-Kennedy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCKXw6YBwGZXqabG2-faHyRvKEc6_VLsWylD6EwdJr5gOXglu0BchQtf9LaYhE55mPBcgvB8yJkfU_oI8J3qpmha27KYdKobI9_CPrfXMe1Jy-B5D5Hs-WWnt1cQTBNfs1WbstW6h0eC2r/s640/Jackie-Kennedy.jpg" width="464" /></a></div>
Jackie Kennedy abito di Ann Lowe<br />
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSpTvkbLswydFahRjAl3pP2Cpcei9eFQBxeA6w5MDiVTwkCcxL5_aG-ye56mfelO61HeWqBLUduKLE49c2pR57Cg2xqOQKwDXjU_65gU8s-HElv4SpVV_yGQKuKK_UVzMVHe8fbLzVdgIP/s1600/Linda_Christian.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSpTvkbLswydFahRjAl3pP2Cpcei9eFQBxeA6w5MDiVTwkCcxL5_aG-ye56mfelO61HeWqBLUduKLE49c2pR57Cg2xqOQKwDXjU_65gU8s-HElv4SpVV_yGQKuKK_UVzMVHe8fbLzVdgIP/s640/Linda_Christian.jpg" width="456" /></a></div>
Linda Christian abito di Sorelle Fontana<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHuPQvrFw4JY14givG4i-f5F9yJvXNFHaBJ9jz0kE8cn_4pjxBPOkB8Ce2X-DocNqlOnTPlHWXU4IhVKN_j9SimnRBc2lg43qLqqYonZ1sSHn66JLBXTwePG6h8zWtw4L-4QFVDKlC-uD2/s1600/megan+fox.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHuPQvrFw4JY14givG4i-f5F9yJvXNFHaBJ9jz0kE8cn_4pjxBPOkB8Ce2X-DocNqlOnTPlHWXU4IhVKN_j9SimnRBc2lg43qLqqYonZ1sSHn66JLBXTwePG6h8zWtw4L-4QFVDKlC-uD2/s640/megan+fox.jpg" width="512" /></a></div>
Megan Fox Abito di Giorgio Armani<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyIxEeIcRUV0r7JmJPgqJ0Cry4VOXNYL9J8B-nhlc2M3VxhNymKJxn90UWW_G5BPlVdI2NdeQB0Cc8OWDzpPQ387ny46EY6auuRO_T4MKnKXTor3NenM-L56v93NK9fUoYbY7Me0j0WZKa/s1600/angelina-jolie-sposa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyIxEeIcRUV0r7JmJPgqJ0Cry4VOXNYL9J8B-nhlc2M3VxhNymKJxn90UWW_G5BPlVdI2NdeQB0Cc8OWDzpPQ387ny46EY6auuRO_T4MKnKXTor3NenM-L56v93NK9fUoYbY7Me0j0WZKa/s640/angelina-jolie-sposa.jpg" width="402" /></a></div>
Angelina Jolie abito Atelier Versace<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQIkKn2vl0cGhdhA-vAfmjztIhfavtB4d_HjzTUGt5LoSR0frWdCZjO_hkf7EyKn7Mbau8PwSt96USccK_X6PwmKx2nLVbxzl9ub7UNI3gcPDJyk9REPEPsZ4EtfP04OY-B3ttyW8Jeuhz/s1600/Regina+Vittoia+e+Alberto+di+Sassonia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQIkKn2vl0cGhdhA-vAfmjztIhfavtB4d_HjzTUGt5LoSR0frWdCZjO_hkf7EyKn7Mbau8PwSt96USccK_X6PwmKx2nLVbxzl9ub7UNI3gcPDJyk9REPEPsZ4EtfP04OY-B3ttyW8Jeuhz/s640/Regina+Vittoia+e+Alberto+di+Sassonia.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="background-color: transparent; text-align: center;">Regina Vittoria</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu18k86Spc_jxJaYbTEw90Uzv3keplwl_qNZ3Q13XWabQ0J-WgwVMLrlzffbTGOl-2fCpu72IG_s-0O56eBXqITvJeLbQ2tLpoOq4883oTInNJI3ym7mjMB-vBGOO8HxswGIjjsMJX4Bhu/s1600/royal-wedding--wallis-simpson-1937-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu18k86Spc_jxJaYbTEw90Uzv3keplwl_qNZ3Q13XWabQ0J-WgwVMLrlzffbTGOl-2fCpu72IG_s-0O56eBXqITvJeLbQ2tLpoOq4883oTInNJI3ym7mjMB-vBGOO8HxswGIjjsMJX4Bhu/s640/royal-wedding--wallis-simpson-1937-.jpg" width="422" /></a></div>
<div style="background: transparent; border: 0px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Wallis Simpson abito di <span style="background-color: transparent; color: black; font-family: "clarendonlight"; font-size: 17px; margin: 0px; padding: 0px;">Mainbocher</span></div>
</div>
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</div>
mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-81159214328515184642016-09-22T11:46:00.002+02:002016-09-22T11:46:53.447+02:00UOMINI: L'ABITO FA IL BUSINESS<div class="MsoNormal">
Una netta maggioranza della popolazione maschile continua a
disinteressarsi del proprio look, l’esigenza di base è la comodità. In estate si vedono molti uomini girare in
città con pantaloni corti, magliettine (a volte addirittura canottiere) ed infradito.
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Tuttavia noto con molto piacere che i più interessati ad avere un aspetto elegante e curato sono le nuove generazioni, interesse
ricambiato anche dalle grandi firme che riconoscono nei giovani dei potenziali
acquirenti e propongono sempre più abiti, scarpe ed accessori eleganti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Se però parliamo di business dress, il problema si fa serio.
Tutti noi sappiamo quanto le aziende investano in ricerche di marketing per studiare
il “vestito” per i propri prodotti
affinché, per mezzo di un elaborato
meccanismo cognitivo che si innesta nel
nostro cervello, davanti alla lattina di
una bibita o ad una scatola di detersivo
sugli scaffali di negozi e
supermercati, il consumatore sia quasi
automaticamente portato a sceglierlo. Non tutti riescono ad immaginare (esistono
studi approfonditi che lo dimostrano
ampiamente) quanto il nostro “packaging” influisca sul successo professionale. Il “packaging”
di un uomo (o di una donna naturalmente) è il suo aspetto esteriore, igiene
personale, capelli ed abiti indossati. Con questo non voglio dire che un look ineccepibile, anche se accompagnato da
scarsa professionalità , garantisca il successo, ci mancherebbe ma, la verità è
che abbiamo soli 7 secondi per fare una prima buona (o cattiva) impressione e,
un buon inizio è un’eccellente spinta per il raggiungimento del traguardo. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Una persona curata trasmette perfetta padronanza della
situazione, ottima organizzazione del
tempo, sicurezza nelle proprie capacità. Un aspetto trasandato manda segnali opposti,
difficoltà nella gestione delle cose da fare, negligenza e scarso amor proprio.
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il rigore dell’abbigliamento cambia a seconda dei settori d’impiego. In alcuni di essi, il dress code è abbastanza
rilassato, “ business
attire” (o appropriate) oppure “business
casual”, significa che non è indispensabile indossare
la giacca e la cravatta ma non certo che ogni tipo di abbigliamento vada bene. In queste categorie rientrano i lavoratori tipo tecnici informatici, insegnanti,
ricercatori, scienziati, medici, giornalisti, agenti di commercio. Negli ambienti lavorativi della moda o
dell’arte il discorso è assai diverso e complesso, non li prenderemo in
considerazione in questo articolo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il più rigoroso di tutti è il “business
corporate”, cioè la categoria della quale fanno parte dirigenti ed impiegati di banche,
assicurazioni, compagnie finanziarie,
studi di avvocati e notarili, alta politica. Il dress code da osservare è
quello del “business formal”. Le regole
sono molto severe ma semplici,
sbagliare è quasi impossibile, a patto naturalmente di conoscerle. Cercherò di
riassumerle molto brevemente (anche se
su questo argomento si potrebbero scrivere decine e decine di pagine di
approfondimento…) e spero che questi pochi consigli possano servire non
solo all’uomo che in ambito lavorativo deve seguire un’etichetta formale, ma che diventino indicazioni di norma per
un’eleganza impeccabile ogni volta che l’evento lo richieda.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Abiti:</b> blu o grigio, non c’è molta scelta, ma un buon assortimento per quanto riguarda la
tipologia dei tessuti. In Inghilterra e
negli Stati uniti, negli ultimi decenni
è stato sdoganato anche il marrone ma, oltre il confine questa opzione non
viene per nulla apprezzata, eccezione fatta per il beige, accettato da noi solo
nelle giornate particolarmente calde. Si
possono scegliere i mono o doppio petto, attenzione alla corporatura.
Quest’ultimo è poco consigliato se si è su di peso. Se l’altezza non supera il metro e settanta,
evitare la giacca a tre bottoni, optare per
quella a 2 che formando una lunga
V sul torace , tende ad allungare e snellire otticamente la figura. NO
categorico ai vestiti neri. Un vero
gentleman l’abito nero lo mette solo la sera oppure ai funerali, non esistono
altre occasioni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il taschino laterale in alto della giacca serve solo ed
esclusivamente per alloggiare l’apposito fazzoletto. Accessorio inteso ancora
come simbolo di eleganza. Piegato a carrè, cioè che sporge solo un piccolo
bordo bianco orizzontale se l’occasione
è molto formale, a sbuffo o con le punte per occasioni meno rigorose. Quindi
niente penne infilate che fanno capolino,
per queste esistono i taschini interni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Camicia</b>: bianca o
azzurra, concesse le fantasie tenui come rigati o quadretti (naturalmente la
dimensione della stampa deve essere piccola e di basso contrasto i colori) più la
fantasia si nota e più la camicia è informale. Il colletto più diffuso è quello
alla francese. Vorrei spendere 2
parole sul colletto botton down, o
all’americana, le cui <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
punte si fissano con 2 bottoncini alla camicia. Negli Stati Uniti, paese d’origine, questo tipo di colletto è considerato
accettabile anche con l’abito classico, anche se la sua natura è
tendenzialmente sportiva e magari perfetta con abiti più informali. Da noi alcuni commessi lo considerano adatto solo al tempo libero,
resta però una regola disattesa da moltissimi uomini d’affari , anche molto
famosi, come quella altrettanto assurda
che proibisce il colletto alla francese senza la cravatta. Ricordate che il
polsino della camicia deve spuntare per circa 1 cm e mezzo dalla manica della
giacca.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Cravatte:</b> divieto
assoluto alle cravatte troppo appariscenti o spiritose, la fantasia non deve
essere più grande dell’impronta di un dito. Le tinte businesslike sono il verdone,
il rosso vino, il blu o il grigio, d’estate sono accettate anche le tinte più
chiare e delicate. La cravatta dovrà sempre essere più scura della camicia e la
sua lunghezza dovrà sfiorare la cintura. La gambetta (la parte più stratta che resta
dietro) per nessuna ragione dovrà essere più lunga della gamba (parte anteriore che resta esposta) e MAI infilata nella camicia o nei pantaloni. Se
annodandola vi accorgete di aver calcolato
male la lunghezza, non c’è alternativa, rifate il nodo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Scarpe: </b>divieto di indossare quelle da ginnastica, sneakers ed altre calzature
prettamente sportive, quelle con le
suole grosse di gomma sono riservata alle gite fuori città. Le scarpe consigliate sono i mocassini; le
derby; le francesine , dette
anche Oxford (più o meno forate) o le così dette monkstrap, cioè quelle con una o due fibbie laterali. I colori sono il nero o il marrone. Qualsiasi modello scegliate, dovranno essere sempre pulite e spazzolate. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Cintura: </b>rigorosamente
intonata alle scarpe. Ottimo anche l’utilizzo delle bretelle che aiuteranno a
mimetizzare nel caso di una pancia
prominente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b> Calze</b>:
di filo si scozia o leggerissima lana, tassativamente lunghe, la gamba
non si deve nemmeno intravedere. Per non sbagliare colore, abbinatela alla calzatura
o al pantalone.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Cartelle e 24 ore</b>:
sobrie, di colori neutri come cuoio, marrone o nere, non logate.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
Alcune aziende prevedono il “casual friday”, questo non significa che si possa andare in ufficio di venerdì in bermuda e t-shirt ma che è concesso adottare il business casual
dress . Non è richiesta necessariamente la cravatta, si può
indossare un blazer sopra un pantalone più informale, tipo un chinos o un corduroy (velluto a coste sottili),
magari anche un paio di jeans che però non saranno mai troppo slavati o
strappati. Le t-shirt non sono adatte ad un abbigliamento per il business ,
unica concessione (ma proprio tirata…) per le polo. Potrete sostituire la giacca con un buon
cardigan o un maglioncino. Se decidete di andare in ufficio solo con la camicia
, anche nei mesi più caldi, mai e per nessuna
ragione dovrà essere a mezze maniche,
nemmeno se andate in trasferta nella filiale di Nairobi.<o:p></o:p></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiindSPIuMLLx30g7EefKnuB2SkgDbLoRkyuvJ1zTvpOYcE8Tk0I7O_sFN-uwnpuiDI4ASCZju8YQpUVJyP-HCvjdznC96aDeIBSElc5S2pHF0U7teueXfTFFkhyZSheGRc6R95UIz5fGt5/s1600/business+formal.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="510" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiindSPIuMLLx30g7EefKnuB2SkgDbLoRkyuvJ1zTvpOYcE8Tk0I7O_sFN-uwnpuiDI4ASCZju8YQpUVJyP-HCvjdznC96aDeIBSElc5S2pHF0U7teueXfTFFkhyZSheGRc6R95UIz5fGt5/s640/business+formal.jpg" width="640" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYMtcsqYOkG0JTVBG40mJ1JfyaCfLWKck1rDnLMc2ER6QEjp9sNPiJo-uE_VSQ0m2-15_2vvwtE9lBF9B5ohqBjQzBIpYlbHCIO-SGM2cj_pNnIthsRimWgl7XS4YSWPnYPfWzMP8Ck5_i/s1600/formal.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYMtcsqYOkG0JTVBG40mJ1JfyaCfLWKck1rDnLMc2ER6QEjp9sNPiJo-uE_VSQ0m2-15_2vvwtE9lBF9B5ohqBjQzBIpYlbHCIO-SGM2cj_pNnIthsRimWgl7XS4YSWPnYPfWzMP8Ck5_i/s640/formal.jpg" width="426" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAJfSJhxPq1YjN6wO5snnuzLbQME-CbKbXC8Gsr2D4nZ_v-GJUdCMPN7V9aKyspRgnJyONxBHNj4dSinsGj1PaTCFrTMWead7n6HWIzGtmIMw76dXnBymBlUiYstfig0cpljOX4C_LjK2r/s1600/pres-of-fiat-gianni-agnelli-r-standing-w-brother-umberto-agnelli-david-lees-1969.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAJfSJhxPq1YjN6wO5snnuzLbQME-CbKbXC8Gsr2D4nZ_v-GJUdCMPN7V9aKyspRgnJyONxBHNj4dSinsGj1PaTCFrTMWead7n6HWIzGtmIMw76dXnBymBlUiYstfig0cpljOX4C_LjK2r/s320/pres-of-fiat-gianni-agnelli-r-standing-w-brother-umberto-agnelli-david-lees-1969.jpeg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-59583532267120339242016-07-27T14:10:00.000+02:002017-08-03T09:36:59.004+02:00TUTTI AL MARE!<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Bq0wVhU8K3TCOLusGzYLzfsNbMZhytme56ia1vfO0LWyxnfcnCRmBqgNVyIxca50UBk65rwKyVN4CjEK_ywl4kZzk-HCau_Tuac2qgpjkOIspUKsOiHxaZjIAh65KO0IgA3MznnWuc1a/s1600/Stella-Jean-S15-061_oggetto_editoriale_720x600-510x340.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Bq0wVhU8K3TCOLusGzYLzfsNbMZhytme56ia1vfO0LWyxnfcnCRmBqgNVyIxca50UBk65rwKyVN4CjEK_ywl4kZzk-HCau_Tuac2qgpjkOIspUKsOiHxaZjIAh65KO0IgA3MznnWuc1a/s640/Stella-Jean-S15-061_oggetto_editoriale_720x600-510x340.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></strong></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Può sembrare strano ma, la scelta del look per la spiaggia è più complicata e “pericolosa” di quanto si possa pensare. In riva al mare, è il luogo pubblico dove, nel totale relax, osiamo scoprirci di più, pertanto cadere nella volgarità o nella sciatteria, è molto rischioso.</strong></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Per evitare il peggio e avere un look raffinato anche sotto l’ombrellone, ecco <strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">i miei consigli base</strong>: niente luccichii, i capi super ricamati e brillanti in pieno giorno appaiono di cattivo gusto in ogni situazione, anche in questa . Il vostro bellissimo costume coperto di paillettes? Mettetelo per qualsiasi evento in spiaggia, per un aperitivo, una cena direttamente sulla sabbia o per una serata disco, ma rigorosamente dopo il tramonto.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Non copritevi di gioielli vistosi e grossi bijoux, gli orecchini chandelier , le quantità industriali di bracciali grossi e rumorosi, non si portano più nemmeno al Waikiki Beach di Saint-Tropez e o allo Sporting Club di Montecarlo. Ricordate che l’abbronzatura eccessiva nuocerà gravemente alla vostra pelle, tutti i benefici ottenuti con cure e trattamenti per mezzo delle più costose creme anti-age, saranno vanificati, senza contare l’aspetto puramente estetico, perché una donna (ma anche un uomo) troppo abbronzata perde di raffinatezza ed in più, è decisamente fuori moda.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ripararsi il capo dal sole</strong>, specialmente nelle ore più centrali della giornata, è buona norma, scegliete cappelli di cotone, meglio se di colori chiari oppure delle semplici pagliette, la larghezza delle falde deve essere direttamente proporzionale alla vostra altezza. Bocciato l’abbigliamento tecnico o da piscina, i costumi olimpionici non hanno nulla da spartire con la vita da spiaggia. <strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gli occhiali da sole</strong> qui saranno i veri protagonisti, sbizzarritevi pure con le forme ed i colori che più vi piacciono. Per quanto riguarda le calzature, se le ciabattine di gomma, le classiche flip-flop non fanno per voi e fate parte della categoria delle irriducibili dei tacchi, fate attenzione a non esagerare con l’altezza. Sì alle zeppe in sughero ed agli zoccoli con tacco, a patto che non superino 5/6 cm , quelli più alti, abbinateli agli scintillii di lustrini e paillettes nelle occasioni serali.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Andare al bar in costume o peggio ancora in topless non è certo indice di classe e di stile</strong>, anche se avete un fisico mozzafiato donato da madre natura oppure pagato sacrifici a suon di diete, corse su tapis roulant e sedute estenuanti con il personal trainer durante tutto l’inverno, procuratevi un bel pareo e annodatelo in vita, o allacciatelo dietro al collo stile sarong. Se siete curvy, meglio scegliere un bel vestitino copricostume in lino o in cotone non troppo sottile e aderente, da indossare ogni volta che accedete alla zona della spiaggia dedicata alla ristorazione e alla reception.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Niente acconciature sofisticate e make-up da gran sera</strong>, legare i capelli lungi, anche in una semplice coda di cavallo, vi donerà un aspetto più curato. Se proprio non ne potete farne a meno, un tocco di mascara trasparente waterproof e un sottile strato di lucidalabbra neutro o leggermente rosato saranno sufficienti. No a manicure di mille colori e decorazioni stile murales newyorkesi.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ora vediamo come scegliere il costume da bagno, a seconda delle caratteristiche fisiche.</strong></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La prima regola</strong> è quella di selezionare i colori che vi donano, se siete chiare di carnagione e di capelli, preferite colori soft, quelli vibranti e intensi donano alle more con la pelle più scura.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Se volete mettere in risalto una caratteristica del vostro corpo che vi piace, usate i colori più chiari e le fantasie. Per mimetizzare i punti critici, vi saranno d’ottimo aiuto le tinte unite ed i colori più scuri. In alcuni negozi è possibile acquistare i bikini mixando a piacimento modelli, colori e fantasie di slip e reggiseni, con la possibilità di creare ad hoc il due pezzi che più vi si addice, approfittatene.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
I costumi interi specialmente quelli increspati o drappeggiati sul davanti, nascondono le pance , in questo caso sono consigliati quelli di colori opachi perché i tessuti lucidi, riflettendo la luce, tendono ad allargare otticamente l’immagine.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Se avete la vita stretta</strong>, delle belle spalle proporzionate ma non amate più di tanto il vostro fondoschiena , il trikini (top e slip legati tra loro da una striscia di stoffa più o meno sottile che attraversa verticalmente l’addome) è ciò che fa per voi. Attenzione però, se avete qualche “rotolino” di troppo, questo modello fungerà da lente di ingrandimento. Io personalmente non amo molto questo capo ibrido ma, è una considerazione del tutto soggettiva.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il bikini con la parte superiore allacciata sul davanti, attira lo sguardo al seno, dando l’impressione che sia più voluminoso, sceglietelo se il vostro non è troppo prosperoso. Anche il modello con coppe a triangolo tende ad enfatizzare la parte superiore del vostro corpo ma, sarebbe meglio indossarlo nel caso in cui abbiate l’attaccatura del seno alta, altrimenti si correrebbe il rischio di appiattirlo. Un altro metodo infallibile per aggiungere volume ad un seno piccolo, è quello di indossare reggiseni con rouches o frange, oltre naturalmente ai diffusissimi push-up, utili anche nel caso di un seno non proprio tonico.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Ai seni abbondanti è consigliato un reggiseno con spalline larghe parallele e coppe preformate, magari anche con ferretto, per un miglior sostegno.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
I monospalla richiedono spalle ben pronunciate, se le avete strette o spioventi, rinunciateci, il risultato sarebbe disastroso, meglio dirigere la vostra scelta sui modelli a fascia con laccino centrale o classiche spalline.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gli slip alti</strong> tagliano un pochino la figura, penalizzando l’altezza. Quelli stile anni 50, aiutano a mimetizzare un punto vita un pochino appesantito, se le vostre forme sono morbide e avete le gambe lunghe, potrete adottarli per un look da pin-up, mentre quelli alti e sgambati stile anni 80, allungano otticamente la coscia. Lo slip basso, mimetizza un sedere abbondante.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">I pantaloncini stile maschile</strong>, allargano i fianchi, se avete il seno prosperoso e fianchi stretti, potreste adottarli per bilanciare otticamente le proporzioni. Alle donne di fisicità a triangolo invertito (fianchi stretti, gambe minute e parte superiore del corpo più larga) sono consigliati gli slip con laccetti laterali, in soccorso a chi deve aggiungere volume ai fianchi.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Quando state per acquistare un costume da bagno, che sia intero o due pezzi, tenete presente che le taglie non sempre corrispondono a quelle degli abiti</strong>, quella giusta per voi, potrebbe essere di una o due in più rispetto a quella che indossate di solito. Se nel camerino notate lembi di pelle che fuoriescono dal costume che state provando, forse è il caso di richiedere una taglia in più. Meglio comperare un capo leggermente più abbondante che sicuramente valorizzerà la vostra figura, invece di strizzarvi in uno troppo piccolo. Attente però, perché i costumi da bagnati tendono ad allargarsi, quindi se troppo grande, rischierete di perderlo alla prima nuotata.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il costume da bagno, nasce a metà del 19° secolo</strong>, in origine era un abito lungo fino alle ginocchia abbinato ad un pantalone stretto alla caviglia, il tutto corredato da scarpette e visiera. Agli inizi del 900, quando la vita da spiaggia comincia a prendere piede nella società, il costume perde le maniche, il pantalone si accorcia via via sempre di più, fino a scomparire del tutto, lasciando il posto al solo top allacciato in mezzo alle gambe, più o meno il costume intero che portiamo oggi noi. Il bikini nasce nel 1946 (anche se esistono testimonianze storiche che mostrano come già in epoca greca e romana alcune donne portavano questo indumento) per opera del francese Louis Réard, e deve il suo nome, all’atollo delle isole Marshall dove gli americani in quell’epoca erano impegnati con i loro test nucleari.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="line-height: 1.5em;">Questo nuovo e rivoluzionario indumento, non fu subito accolto con successo dal grande pubblico. A causa delle sue dimensioni ridotte, le modelle erano reticenti ad indossarlo ed a comparire sulle passerelle e sulle pagine delle riviste di moda, tant’è che per la sua presentazione ufficiale, si dovette ricorrere all’ingaggio di Micheline Bernerdini, famosa spogliarellista del Casinò De Paris.</span></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il bikini balzò agli onori delle vendite, grazie al film “E Dio creò la donna” nel 1958, con una splendida e indimenticabile Brigitte Bardot, dando il via agli acquisti di massa.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUztKUqNyDcKfFBdoQcgoG0t0W56dS3c1njcI_iLBar4fjfiG90_WYRB1IJckrop8XM1Mo1MCawfwxX6Sk7__FOqNGnLw4SZ0nRtVcOJEcFezNzBXrBDNKcHH5ZiOXULJ43f_ePceWdDqz/s1600/1259446_original.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="404" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUztKUqNyDcKfFBdoQcgoG0t0W56dS3c1njcI_iLBar4fjfiG90_WYRB1IJckrop8XM1Mo1MCawfwxX6Sk7__FOqNGnLw4SZ0nRtVcOJEcFezNzBXrBDNKcHH5ZiOXULJ43f_ePceWdDqz/s640/1259446_original.jpg" width="640" /></a></div>
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<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #191919; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 14px; line-height: 1.5em; margin-bottom: 1.4em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-18977960415279383482016-01-29T14:26:00.000+01:002016-01-29T14:40:44.475+01:00LA MIGLIORE AMICA DI UNA DONNA? LA BORSA<div class="MsoNoSpacing">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9nZFq9fOGHzxY9BIiUJEhi6p0N4XtCaT3L12C-ITkv19Vo5aMw1zsh5UN2XrI6Wx7yVUO-aLwyvLsXzJYgiUuFZCLoJOQ9DTpEFvweuL_TbAYA1AObOvuBLIUIuDS4DG001A3yOf3QKYB/s1600/birkin-herm%25C3%25A8s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="566" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9nZFq9fOGHzxY9BIiUJEhi6p0N4XtCaT3L12C-ITkv19Vo5aMw1zsh5UN2XrI6Wx7yVUO-aLwyvLsXzJYgiUuFZCLoJOQ9DTpEFvweuL_TbAYA1AObOvuBLIUIuDS4DG001A3yOf3QKYB/s640/birkin-herm%25C3%25A8s.jpg" width="640" /></a></div>
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BIRKIN - HERMES </div>
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<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Oramai lo sanno tutti, gli oggetti più amati dalle signore e signorine non sono più i diamanti , come cantava
un’ avvenente Marilyn Monroe nei
lontani anni 50, oggi la miglior amica
di una donna, la cosa più desiderata e sognata
si chiama BORSA. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Una borsa, grande o piccola che sia, è per elezione l’oggetto capace di contenere tutto il microcosmo di
colei che la possiede, fino a diventare una mutevole estensione del proprio
corpo. Coco Chanel diceva: “L’accessorio fa l’abito” e, come sempre,
aveva ragione. La borsa giusta ha il
potere di mettere in risalto la bellezza di un vestito, come una bella cornice che abbraccia un quadro
d’autore, contrariamente, quella sbagliata farà sembrare dozzinale anche l’outfit più
bello e costoso (potere conferito ancora più fortemente alle scarpe, ma di
queste parleremo in un’altra puntata…) .<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Se ne possiedono tante, di diversi colori e materiali, tuttavia
non sempre le borse vengono portate
o abbinate correttamente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Andiamo per ordine: le borse grandi e capienti sono da portare
esclusivamente di giorno, mattina
e pomeriggio, durante giri di shopping , uscite per commissioni varie oppure da
usare mentre si viaggia, quando è necessario tenere tutto a portata di mano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
Gli appuntamenti serali, cocktail, cene, spettacoli a teatro, richiedono borse piccole, come pochette più o
meno sportive a seconda del look o clutch rigide se si tratta di vere e proprie serate
di gala. Per le cene placée è addirittura permesso dal galateo, tenere la
piccola e a volte molto preziosa minaudiere sul
tavolo accanto a se, unica deroga concessa perché, come tutti sappiamo, mentre
si mangia sul tavolo non deve essere appoggiato nulla di estraneo al
cibo ed all’apparecchiatura, neanche il cellulare.
Le borse da sera sono quelle che più di tutte sono rimaste indenni dalla
tirannia della moda attraverso gli anni, rimanendo sempre fedeli alla loro identità. Se siete fortunate e ne possedete qualcuna, come un gioiello di
famiglia ereditato dalla nonna, utilizzatela con il rispetto dovuto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing">
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Attenzione agli
eventi formali: Presentarsi con una qualsiasi borsa da giorno ad un matrimonio, peggio ancora se si tratta di una shopper, anche se griffatissima e costosa (non capisco
perché molti pensano che se un oggetto è
costoso, debba essere di diritto abilitato a tutte le occasioni), non è sicuramente indice
di buon gusto e di eleganza. Semaforo
rosso anche a borse stampate o con
richiami animalier, nemmeno nel minimo dettaglio. Durante questi
eventi, ad esempio per le cerimonie, le borse consigliate sono quelle di dimensioni
ridotte, anche con manici, purché
piccole ed eleganti, sono inoltre bandite quelle full logo, qualsiasi esso sia.<o:p></o:p></div>
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Resta inteso che la grandezza di una borsa deve essere di
dimensioni proporzionate al fisico chi la porta. Se siete di statura media o bassa, evitate le
maxi bag, specialmente se lucide e di
colori sgargianti, vi faranno sembrare otticamente
ancora più piccole fino a farvi sparire del tutto. Anche se siete molto alte
dovrete fare attenzione alle scelte, uscire impugnando per i manici una micro
borsetta, renderà sgraziata la vostra figura. Se appartenete alla categoria
delle donne curvy, rotonde e burrose, evitate le borse di forma circolare,
altrimenti fungeranno da amplificatore
della vostra forma fisica.<o:p></o:p></div>
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LA IT BAG<o:p></o:p></div>
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È lo status symbol che si appende al braccio, alla spalla,
oppure si porta in mano, come se fosse
il trofeo dello stile da esibire. La It
Bag è diventato l’oggetto modaiolo più ricercato. Non si tratta di una borsa qualunque ma bensì di un’
icona, dannatamente costosa. Ci sono donne disposte a spendere più soldi
per una borsa che per un’automobile o una vacanza e vogliono che il mondo lo
sappia. Esistono borse prodotte in edizione limitata che, se non si è dive del
jet set o membri del fashion
system, bisogna attenderle per lunghi
mesi.<o:p></o:p></div>
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Le prime furono le Louis Vuitton , in special modo la Speedy,
il bauletto da passeggio realizzato con la storica tela monogrammata che
porta le iniziali del fondatore ed il fiore stilizzato iscritto nel cerchio ispirato al japonisme, risalente addirittura al 1896. Fu la Bagonghi (termine desueto per
definire i nani che lavoravano nei circhi) nel 1950, piccola e panciuta, di meraviglioso
velluto pesante tessuto su antichi telai, creata da Giuliana Di Camerino
e firmata con la R di sua figlia Roberta.
Fu la 2.55 di Chanel, pensata già nel 1922 ma realizzata nel modello definitivo
nel febbraio 1955 (data da cui prende il nome) con catena e pelle matelassè, diventata la borsetta borghese per antonomasia. Fu
Hermes, con la Kelly nel 1955 e più tardi nel 1984 con la Birkin, che presero il nome rispettivamente dalla Principessa Grace di Monaco e dall’attrice Jean Birkin. Fu Gucci
con la Bamboo nel 1960, bellissima borsa
rigida da portare a mano, con il manico in legno di baboo ricurvo e con la Jakie datata 1955 il modello preferito dalla first Lady e
grande icona di stile Jaqueline Kennedy.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Nella seconda metà degli anni 80 arrivò Prada, con il mitico zainetto di nylon,
e fu la prima it bag industriale che pur essendo prodotta in grandi serie, mantenne un prezzo di tutto rispetto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
All’inizio i marchi erano più o meno questi, in seguito, con il sopravvento dei grandi nomi
e del concetto di visibilmente costoso, quando le firme venivano messe in bella mostra su qualsiasi capo o accessorio, se ne aggiunsero molti altri.<o:p></o:p></div>
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Alla fine degli anni 90 Silvia Venturini Fendi per il Brand
di famiglia, inventa la Baguette, la
borsa con il manico corto da portare sotto l’ascella, pressappoco come fanno i nostri cugini d’oltralpe con i loro filoni di pane, e divenne subito un
“must”. Da allora, di questa piccola borsa a battente, chiusa con il logo in
metallo della Maison, ne sono state
realizzate più di 1000 versioni, decorate da grandi artisti e personaggi del
cinema, tra le quali Sara Jessica Parker,
incontrastata eroina fashion
newyorkese nel serial Sex And The City. Dior e Tod’s dedicano il oro pezzo iconico
alla stessa donna, Sua Altezza
Lady Diana, che dopo il divorzio dal
marito allora erede al Trono di Inghilterra, subisce un’ incredibile
metamorfosi, diventando uno squisito riferimento in fatto di classe. Negli
stessi anni Yves Saint Laurent presenta la Mombasa,
borsa modello hobo, da portare a spalla, con il manico in osso e argento<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
L’esplosione vera e propria delle borse griffate a tutti i
costi (costi quel che costi…..) avvenne nella seconda metà negli anni 00, quando tutti gli stilisti
vollero dire la propria e le donne erano stanche
delle solite scelte. <o:p></o:p></div>
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Molti sono i nomi illustri
che in questo periodo presentano il loro pezzo forte di alta pelletteria,
ricordiamo tra tanti: Valentino, Chloè, Balenciaga, Versace,
Ferragamo. La pelle intrecciata di Bottega Veneta, diventa un vero
proprio marchio di riconoscimento, simbolo di gusto, raffinatezza ed attenzione
per i dettagli, di pellami pregiati e lavorazioni
sofisticate. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il geniale Marc Jacobs presenta per Louis Vuitton borse e portafogli one shot, decorando con fiori, ciliegie ed
altri disegni marcatamente pop, il
famigerato super classico ed ormai
storico Monogram.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Una delle ultime proposte in ordine di tempo, risale all’inverno 2010, ed è quella di Stella McCartney, la sua Falabella, dal nome di una razza di pony
argentini, è sportiva ed ecofriendly, i materiali
utilizzati sono organici di derivazione vegetale, lo è per una questione di scelte di vita
perché la blasonata famiglia McCartney è vegana da sempre.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Scegliete la vostra borsa con gusto ed occhio attento,
meglio spendere un pochino di denaro in
più ed avere in cambio un prodotto di qualità e durevole nel tempo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Non lasciatevi
tentare dalle contraffazioni, portandole sarà come svalutare voi stesse e, ricordate che anche le migliori imitazioni
sono riconoscibili, il "tarocco" è cole il delitto, non esiste quello perfetto. Diffidate dai canali non convenzionali di vendita, che
promettono borse griffate a prezzi molto
bassi, nel 99,9% dei casi sono dei falsi. Meglio un oggetto anonimo ma di carattere che uno spudoratamente falso. <o:p></o:p></div>
<br />
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Si dice che la borsa racconti molto di una donna, ma forse dice solo quello che lei vuol far sapere di se.<o:p></o:p></div>
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2.55 -- CHANEL</div>
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BAGONGHI -- ROBERTA DI CAMERINO </div>
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BAGUETTE -- FENDI</div>
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JEAN BIRKIN</div>
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FALABELLA -- STELLA McCARTNEY</div>
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KELLY -- HERMES</div>
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MOMBASA -- YVES SAINT LAURENT</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkXwTu_jWKUz6oMaHVQzHSp_7G_bAjR5scx47FbOOnVIS8oW2j-sQZRt_1E-MNprLE-ATXB-cD92bX819EyLqscWemmS8AL4CilvyxbGhj-Os18VQjaqm_1a_O_dJRSkYL-k38NPLERgq2/s1600/speedy-louis+vuitton.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkXwTu_jWKUz6oMaHVQzHSp_7G_bAjR5scx47FbOOnVIS8oW2j-sQZRt_1E-MNprLE-ATXB-cD92bX819EyLqscWemmS8AL4CilvyxbGhj-Os18VQjaqm_1a_O_dJRSkYL-k38NPLERgq2/s640/speedy-louis+vuitton.jpg" width="456" /></a></div>
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SPEEDY -- LOUIS VUITTON<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7fTWMeurp7pLMNjfTxlA0T6bGUs7kWswEgDeSLdBsJI6qyDdSRrA-vrop1bQf_ErTpZz8X0e_bBDTV6bRoUzC4bKrUgqgtTtxwNSCL2xkacLvSaHTEBKp0z3wrdiATSw0sigsRx15LyYd/s1600/prada-zainetto-autunno-inverno-2010-2011.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7fTWMeurp7pLMNjfTxlA0T6bGUs7kWswEgDeSLdBsJI6qyDdSRrA-vrop1bQf_ErTpZz8X0e_bBDTV6bRoUzC4bKrUgqgtTtxwNSCL2xkacLvSaHTEBKp0z3wrdiATSw0sigsRx15LyYd/s640/prada-zainetto-autunno-inverno-2010-2011.jpg" width="600" /></a></div>
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ZAINETTO -- PRADA</div>
mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-87251158525803307342015-11-04T18:18:00.002+01:002015-11-04T18:18:57.663+01:00IRIS APFEL<div class="MsoNormal">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhske5JZjZhVozScMsmPtcCm5HqY4IT5Iyl_axmrhn9m8S9fskYmHgXe0Y5ZNq61ck0xoefU35TTsmaIDKDdxRPtUAV_-4reCaWc1czZKdrwzm6maytHUTD5mPcHezTgHZzvuZCpbWbWV0I/s1600/76619076-303916_0x420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhske5JZjZhVozScMsmPtcCm5HqY4IT5Iyl_axmrhn9m8S9fskYmHgXe0Y5ZNq61ck0xoefU35TTsmaIDKDdxRPtUAV_-4reCaWc1czZKdrwzm6maytHUTD5mPcHezTgHZzvuZCpbWbWV0I/s640/76619076-303916_0x420.jpg" width="482" /></a></div>
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<div class="MsoNormal">
Pochi come lei, la ultranovantenne Iris, hanno saputo creare uno stile così
particolare, per molti eccessivo, stravagante. Ma sicuramente unico,
difficilmente riproducibile del tutto, ma ispiratore.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Una mente geniale non ha età. Corporatura minuta, rossetto rosso,
occhiali da vista enormi e rotondi, abiti dalla forgia etnica mescolati con
capi haute couture: è l’eccentrica fashion guru americana di origine russa,
classe 1921 ed eternamente adolescente, Iris Barrel Apfel. Ama i jeans ma non
lo stile attuale; pensa che le celebrities contemporanee non sappiano vestirsi,
e a chi le chiede com’è nata la sua passione per il design che l’ha portata a
essere un’icona, risponde: “Da bambina ho sempre osservato come la mia mamma
elegante venerasse il suo altare di accessori. Come una stylist un po’
sciamana, che con la sua magia riusciva a trasformare il classico vestito nero
in un fantastico abito da cocktail.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I suoi talismani erano le scarpe, le sciarpe, le borse, le
cinture e soprattutto la sua collezione di bijoux, ninnoli e chincaglierie,
braccialetti e perline. Lentamente ho cominciato ad apprezzare il loro potere
di trasformazione, la loro capacità di evocare uno stato d’animo e di esprimere
una personalità individuale, di rendere importante chi li indossa”. Intorno a
questo pensiero gira il suo stile anticipatore di tendenze. Nata nel Queens, a
New York - il padre era un negoziante di vetro e la madre aveva una boutique di
moda - Iris studia storia dell’arte e si tuffa in una miriade di viaggi che la
portano ad ampliare gli orizzonti in fatto di stile e accostamenti estetici.
Nel 1948 fonda insieme al marito Carl Apfel la Old World Weavers, longeva
griffe di tessuti. Tra i suoi clienti: Estée Lauder e Greta Garbo. Ha
contribuito come designer d’interni a creare, a modo suo, lo stile
presidenziale, arredando la Casa Bianca per nove presidenti: Truman,
Eisenhower, Nixon, Kennedy, Johnson, Carter, Reagan e Clinton. È una donna
coraggiosa che sceglie e vuole sempre stupire; non ama la routine ma
stravolgere; e non conosce la pigrizia. Celebre agli esperti del settore per i
suoi accostamenti eccentrici, sceglie i macro gioielli, mescola capi di haute
couture a pezzi acquistati nei mercatini e può dirsi pioniera di questa
pratica.<o:p></o:p></div>
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I colori accesi e brillanti, oltre alle stampe importanti e
alle pellicce, completano lo stile e caratterizzano il personaggio che è
riuscito inconsapevolmente a creare, al punto che i grandi della moda nel 2005
le dedicano una mostra presso il Metropolitan Museum of Art di New York. Rara
Avis (Rare Bird): The Irreverent Iris Apfel, - questo il nome dell’evento - ha
portato in esposizione i suoi incredibili abiti e accessori, e ha aperto le
porte per la prima volta a un personaggio che non fa parte del fashion system,
ma che con il suo stile è stato in grado di dettar legge in materia di gusto,
in un paese, l’America, che nonostante la molta libertà non guarda ancora di
buon occhio le cose eccessivamente bizzarre. Eppure Ralph Lauren, dopo una
visita privata alla sua mostra, le chiese di lavorare per lui. E Dries Van
Noten, in occasione di una festa organizzata da Bergdorf Goodman, la volle come
unica e indispensabile ospite. Per rendere omaggio alla sua personalità, si
sono riuniti al Iris lovefest designer, film-maker, blogger e personalità, veri
e propri ammiratori di Iris che le hanno dedicato schizzi, disegni e pensieri.
Le dediche per Iris sono di: Bruce Weber, Duro Olowu, Bill Cunningham, Ruben e
Isabel Toledo, Max Osterweis ed Erin Beatty del brand Suno, Ari Cohen, Kim
Hastreiter, Linda Fargo, Harold Koda, James Gager, Rory Gevis, Albert Mayles e
Bradley Koplan.<o:p></o:p></div>
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Ricordando e ispirandosi alla mostra del Metropolitan, a
partire dall’ottobre 2011 Iris intraprende una nuova avventura: yoox.com dà una
vetrina speciale alla collezione di gioielli realizzata per l’occasione, pezzi
unici, originali ed eclettici composti da pietre, legno, resine, conchiglie, e
fossili che raccontano di viaggi e avventure. E intanto il brand di make up Mac
Cosmetics le ha dedicato una capsule collection vivace e trendy, proprio come
la testimonial: senza età, senza un confine certo.<o:p></o:p></div>
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-18121437954921453612015-09-17T17:34:00.000+02:002015-12-03T14:20:51.300+01:00LA BELLEZZA DELLE CURVE<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span><span style="font-family: "times new roman"; font-stretch: normal;">La stragrande maggioranza delle donne italiane, supera la taglia 42, e comunque sia, la bellezza e la femminilità di una donna non si misurano certo in chili o in centimetri. Ricorda che ognuna di noi è un "pezzo unico", irripetibile. Il primo passo per vedersi belle è quello di sapersi accettare, così come siamo, pregi e difetti. Il mondo ci vede come noi stesse ci vediamo! Questi sono alcuni piccoli consigli da tenere presente al momento di scegliere cosa indossare:</span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[endif]--><b> Non coprirsi
con abiti informi tipo sacchi, l’effetto
che si ottiene è solo quello di aumentare otticamente le dimensioni.<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->No categorico a leggings e jeans skinny, almeno
che non siate molto giovani e che vengano
portati con bluse lunghe oltre la metà della coscia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Sì a pantaloni morbidi non troppo larghi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->No alle righe orizzontali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Preferire l’abito intero a qualsiasi altro capo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Evitare tutto ciò che è di forma circolare,
orecchini, borse, grossi pois.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span>Evitare capi di tessuti troppo sottili o troppo spessi,
anche la maglieria.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->No alle minigonne.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span>Cercare di segnare la vita, anche in maniera morbida. Consigliati gli abiti stile impero,
cioè con il punto vita leggermente rialzato<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span>Sì ad abiti a tunichetta appena appoggiati al corpo,
non oversize.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
Preferire le borse rigide e spigolose.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle">
<span style="color: red;">SE IL SENO E' ABBONDANTE<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>Non
portare al collo grossi foulard arrotolati e pashmine, l’effetto ottenuto sarà quello di
sembrare un tutt'uno con busto, seno collo e testa. <o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Scollare più possibile, magari con scolli a
V, un bel decolletè aggrazia non solo il viso ma anche il collo e le spalle.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Indossare qualcosa che formi 1 o 2 linee verticali sul davanti, tipo una sciarpetta sottile di seta, il pullover con scollo profondo a V o cardigan slacciato o allacciato solo
a metà su una camicia o t-shirt più chiara, collane a V o a Y.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->I capispalla non dovrebbero oltrepassare la metà
coscia.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]-->No a capi doppiopetto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
No alle polo.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle">
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGojw1GP5xg3_zMuJVS9YzJzhlJtXbIRMMRp3Fwyx0EqUjOUDyw06AMt1Y8IKSXiK1BvyqONLumsv2I2lcubmamJx9UnBk_ShzZnTsh55NiOFpRlYzxmYuNaAbDxmM_YwKD4LuWURG_CYC/s1600/3ca22cb2d8ac5098a89fcf64cd9d764c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGojw1GP5xg3_zMuJVS9YzJzhlJtXbIRMMRp3Fwyx0EqUjOUDyw06AMt1Y8IKSXiK1BvyqONLumsv2I2lcubmamJx9UnBk_ShzZnTsh55NiOFpRlYzxmYuNaAbDxmM_YwKD4LuWURG_CYC/s640/3ca22cb2d8ac5098a89fcf64cd9d764c.jpg" width="338" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk7RxsfbDwtw2A2jT-svEutg6xx4i5JAWEPS8iv7mlVws7Ff5ij-t5AEGBvuDuDheQ55JQ0nT60CqmLelTWUs1uHoIRVcWPaz9NdLWiMNw8GTDEfcOshugJkOpvmpQgEU7maF8Zr3Fs94n/s1600/28193BEE00000578-3059139-Liris_model_idol_has_always_been_Naomi_Campbell_right_who_she_ob-a-21_1430236287201.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk7RxsfbDwtw2A2jT-svEutg6xx4i5JAWEPS8iv7mlVws7Ff5ij-t5AEGBvuDuDheQ55JQ0nT60CqmLelTWUs1uHoIRVcWPaz9NdLWiMNw8GTDEfcOshugJkOpvmpQgEU7maF8Zr3Fs94n/s640/28193BEE00000578-3059139-Liris_model_idol_has_always_been_Naomi_Campbell_right_who_she_ob-a-21_1430236287201.jpg" width="426" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXID1hsH1AwvoUtAe1gaAAAor5PdHdISlU9tyzmC9N39fxFn5HGFnF17uH41ZBBEGDagTqIu3-0krcAbIT_5f2bWf7JUkJka5esyTovhpAPOW7cuFUY8WeHT53bfPBBxMsOLiGAIc4NN9p/s1600/8308892_fpx.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXID1hsH1AwvoUtAe1gaAAAor5PdHdISlU9tyzmC9N39fxFn5HGFnF17uH41ZBBEGDagTqIu3-0krcAbIT_5f2bWf7JUkJka5esyTovhpAPOW7cuFUY8WeHT53bfPBBxMsOLiGAIc4NN9p/s640/8308892_fpx.jpg" width="512" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-54820524961381019132015-07-01T12:06:00.001+02:002015-07-01T12:20:47.484+02:00LITTLE BLACK DRESS<div class="MsoNormal">
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<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Minimale, versatile, accessibile ed elegante, the little
black dress è considerato da quasi un secolo ormai, l’evergreen che ogni donna
dovrebbe avere all’interno del proprio guardaroba, nonché il precursore del più
celebre manifesto ideologico contemporaneo in fatto di stile: less is more.
Storicamente considerato indecente se indossato al di fuori dei periodi di
lutto, il sofisticato abitino nero, viene sdoganato dalla lungimirante Coco
Chanel negli anni Venti, e compare per la prima volta su Vogue America nel 1926
vicino a un mare di abiti con colori sgargianti e ricami superflui, così come
voleva la moda del primo dopoguerra. Celebrato dall’autorevole rivista come il
capo destinato a diventare "una sorta di uniforme per le donne di tutto il
mondo e di qualunque estrazione sociale", The Little Black Dress viene
considerato la "Ford" di Chanel in termini di semplicità e potenza e
in poco tempo diventa il simbolo della cosiddetta povertà di lusso e di una
semplicità chic.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Un successo destinato a durare nel tempo e crescere perfino
in periodi di assoluta crisi come la Grande Depressione, per via del suo
carattere economico ed elegante. Ma non solo. Il suo tipico colore nero lo
rende un imprescindibile costume nei primi film a colori (a causa delle
distorsioni cromatiche dovute all’allora giovanissimo Technicolor) nonché la più
diffusa uniforme per le donne civili durante la seconda guerra mondiale. Sono
gli anni 50, con la nascita del New Look inaugurato da Christian Dior, a
restituire all’abitino nero la sua femminilità, mentre il cinema hollywoodiano
lo fa indossare alle sue numerose femme fatales e la diffusione delle fibre
sintetiche ne moltiplica le fogge. Così, se negli anni 60 gli orli si
accorciano moltissimo, negli 80 il Little Black Dress diventa una sexy tenuta
da lavoro per le nuove business women affette dall’ossessione del fitness,
arricchito da accessori quali le spalline o le cinture altissime. Ma la sua
flessibilità si riconferma forse nella maniera più eclatante pochi anni dopo,
con l’avvento del grunge e le sue inedite reinterpretazioni, tra cui il noto
accostamento agli anfibi. Tuttavia, se il Little Black Dress è ancora uno degli
indumenti più popolari oggi, non è solo per la sua indiscutibile versatilità (proibito ai matrimoni...) ma
anche per la fedeltà dimostrata da personaggi indimenticabili come Wallis
Warfield Simpson, Duchessa di Windsor, solita affermare che "quando un
abitino nero è quello giusto, non c’è niente che possa sostituirlo",<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
oppure Edith Piaf, icona francese che nella sua carriera si
è esibita con indosso esclusivamente abiti di quel genere. Ma volendo passare
al grande schermo non possiamo certo dimenticare la It girl Betty Boop, né
tanto meno Holly Golightly, che in Breakfast at Tiffany’s indossa uno degli
abiti più iconici di tutti i tempi: il tubino nero disegnato per l’occasione da
Hubert de Givenchy. Tubino che tuttavia il famoso stilista (nonché caro amico
di Audrey Hepburn e già autore dei suoi abiti nel film Sabrina), aveva ideato
diversamente da quello utilizzato nella prima scena della commedia romantica di
Blake Edwards. Infatti l’abito, nella sua versione originale, era stato rivisto
da Edith Head perché considerato troppo corto, senza per questo smettere mai di
essere attribuito al genio di Givenchy. Il designer, che di Holly Golightly non
ha immaginato soltanto l’abito ma anche i fili di perle, la sigaretta, i lunghi
guanti e i grandi occhiali da sole, oltre a descrivere magistralmente il
personaggio, lo ha legato indissolubilmente alla sua interprete, facendo della
Hepburn un’icona indiscussa e di quell’abito il suo simbolo. In definitiva, se
Coco Chanel ha dato i natali al little black dress, rivoluzionando
l’abbigliamento del secondo dopoguerra come solo lei sapeva fare, la potenza
dell’immagine di Audrey sulla Fifth Av., riflessa nella vetrina di Tiffany, gli
ha regalato l’eternità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-14444213785153268702015-05-19T15:34:00.002+02:002015-05-19T15:40:00.303+02:00YVES SAINT LAURENT, L'ARTE E IL GENIO ALLO STATO PURO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: start;">Yves Saint Laurent, un couturier che ha cambiato il modo di vestire della donna moderna, e ne ha fatto un'arte</span></div>
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Uno stilista che ha fatto della passione per l’arte, la
cifra stilistica delle sue collezioni unendo poli opposti di quell’universo del
bello di cui ha sempre fatto parte. Yves Saint Laurent: l’ultimo couturier,
nato il primo Agosto del 1936 a Orano, nell’Algeria francese. A soli 18 anni si
trasferisce a Parigi per inseguire la sua passione, vince il concorso
Segretariato Internazionale della Lana, disegnando un abito da cocktail nero
con scollatura asimmetrica, il quale verrà poi realizzato da Hubert de Givenchy.
Dalla metà degli anni 50 entra a far parte della maison Dior prendendo il posto
dello stilista, a soli 21 anni è a capo di una delle Maison più importanti del mondo. Realizza dunque una collezione che cambia la moda francese (e quindi mondiale...): la
linea “Trapéze”.<o:p></o:p></div>
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Pochi anni più tardi, Yves apre la sua maison di Haute
Couture in collaborazione con Pierre Bergé e grazie all’aiuto economico di J.
Mack Robinson, un americano che aveva visto nel giovane stilista una forza
rara: siamo nel 1962, anno in cui inizia la leggenda. La sua prima collezione
sfila il 29 Gennaio del 1962 e verrà definita da Life come “il migliore insieme
di tailleur conosciuti dopo quelli di Chanel”, ma è nell’a/i che porta in
passerella la sua prima rivisitazione, il caban in chiave femminile. Saint
Laurent capisce che l’eleganza deve essere rivista e grazie alle sue creazioni
dà vita alla donna moderna, colei che vive in un mondo dalle frontiere ormai
espanse, che può viaggiare ovunque. Ecco che nel 1966 arriva il suo capo icona:
lo smoking da donna, liberamente ispirato a Marlene Dietrich, e con il quale
conferisce definitivamente il potere alle donne. Sue sono state anche le prime
sahariane, i blazer, e i trenchcoat. Saint Laurent non è stato il primo a
portare nel guardaroba femminile pezzi rubati all’uomo; ciò che aveva di
rivoluzionario però, era far cambiare identità a questi elementi una volta
"varcata la frontiera". Il couturier fu anche il primo a introdurre i
tessuti animalier nelle collezioni, così come il primo a far sfilare modelle di
colore.<o:p></o:p></div>
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Ma Yves Saint Laurent ha avuto anche un altro punto di
forza: da colorista smagliante, si è imposto negli anni di portare le proprie
creazioni ai limiti della pittura, traendo ispirazione dal mondo dell’arte,
continuando una tradizione in cui anche gli artisti si erano distinti come
Sonia Delaunay, Giacomo Balla o Alexandre Rodchenko. Lo stilista apre così un
dialogo diretto tra il suo amore per
l’arte e un'interpretazione personale trasferita sulle creazioni sartoriali.
Una passione che prosegue con la sua collezione privata, valutata nel 2009 da
Christies la più costosa al mondo. Gli artisti che tanto ama non vengono
semplicemente trasposti su seta, lana o jersey, ma gli danno lo spunto per
reinventare un linguaggio, il suo linguaggio. Sceglie liberamente i tessuti per
comporne una tavolozza: dal rosso, al rosa al nero, fino alle combinazioni più
inaspettate come quelle di blu e nero per sovvertire l’uso tradizionale delle
tonalità nell’Alta Moda dell’epoca. Nel 1965 si assiste al primo tributo
artistico di Saint Laurent che riprende l’essenzialità delle linee di Mondrian
con una collezione interamente dedicata all'artista. La robe Mondrian è il
primo esempio di come lo stilista sia riuscito a tradurre una tela sulla
stoffa. Precisione nelle linee, rispetto delle forme geometriche e del colore
che prendono vita sul corpo della donna. È del 1966 la Pop Art collection che,
con i suoi prestiti da Wasselman, rompe definitivamente le barriere tra arte e
moda, secondo lo spirito di Andy Warhol.<o:p></o:p></div>
<br />
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I capi che nascono da questo connubio sono caratterizzati da
contrastanti vibrazioni di colore. Il 1969 è l'anno degli abiti scultura
ispirati a Claude Lalanne, mentre dal cubismo nascono collezioni che ammiccano
al rivoluzionario lavoro di Picasso e Braque, i quali incollavano, pinzavano e
cucivano materiali eterogenei unendoli a colori ad olio. Nel 1988 l’omaggio a
Picasso: una costruzione di giacche portate su gonne nere dalle linee
essenziali. I fianchi, l’arabesque della vita, vengono evidenziati attraverso i
contorni della chitarra che aiuta a far esplodere la musicalità del corpo
femminile. Saint Laurent sperimenta ancora giochi di colore nel 1980 con Le
robes Matisse caratterizzata della violenza tipica dei movimenti fauvisti su
tessuto. Alla domanda se la moda sia arte o no, rispondeva così: “La moda non è
un arte ma ha bisogno di un artista per esistere, gli abiti sono sicuramente
meno importanti di musica, architettura e pittura, ma era ciò che sapevo fare e
che ho fatto, forse, partecipando alle trasformazioni della mia epoca”....oggi questo concetto è un pochino cambiato, la moda è stata innalzata in tutto e per tutto, all'olimpo delle più importanti espressioni artistiche.<o:p></o:p></div>
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<br /></div>
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1999<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjilvH4uHfxMGhwB4MP6C-D3HJmPIhJknj5bnriKTqbuQ_tF6Xy8xApfNMrucaQdweDGI0an81GeXaxeaXZ2AnakzmLCRyDsps_5wwnVYB-XV3ap-yYLgSEYMNYu8gnenkZr4EE1pBMmwlc/s1600/38-56132_0x420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjilvH4uHfxMGhwB4MP6C-D3HJmPIhJknj5bnriKTqbuQ_tF6Xy8xApfNMrucaQdweDGI0an81GeXaxeaXZ2AnakzmLCRyDsps_5wwnVYB-XV3ap-yYLgSEYMNYu8gnenkZr4EE1pBMmwlc/s640/38-56132_0x420.jpg" width="422" /></a>1991</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRgUqWWVceQrdR0gJmL5qqS6UzhKJV93O8A8ko0aP1JGVAxetH2qNFapoSQ1rMOua_MYc7bXXy3NzQO6TLgI8oZ7k72ZuMoK4h2Rc59ZCVCK3dfQGMxTHmtL7yalRu3LswK6besNkE0pYv/s1600/39-250114_0x420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRgUqWWVceQrdR0gJmL5qqS6UzhKJV93O8A8ko0aP1JGVAxetH2qNFapoSQ1rMOua_MYc7bXXy3NzQO6TLgI8oZ7k72ZuMoK4h2Rc59ZCVCK3dfQGMxTHmtL7yalRu3LswK6besNkE0pYv/s640/39-250114_0x420.jpg" width="422" /></a>1992</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE1UzPYitsEqtRttYtcv0qcLBWD7epmucW4juB_kaLJ6tR-pl4-MbP83tNfqhNwXc-oeL_mu0po47Z-i1SV6hogDZNeIBICzVMk6Wm-s7I6FB_qo2j7NMIoettE2TarSBYT1zvfdXQ0_7A/s1600/40-6371_0x420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE1UzPYitsEqtRttYtcv0qcLBWD7epmucW4juB_kaLJ6tR-pl4-MbP83tNfqhNwXc-oeL_mu0po47Z-i1SV6hogDZNeIBICzVMk6Wm-s7I6FB_qo2j7NMIoettE2TarSBYT1zvfdXQ0_7A/s640/40-6371_0x420.jpg" width="416" /></a>1990</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8YXAZycZutaYLjSVZEmE9DWxyhencIMzycUCj4bbVPWB_RZU1cLPmFIx6uQKXkVJF9cyZa899SOSK738QtT9TZnQ7jv04OlqrH6Nxl-MEIbHRjTS3es30eVuJUJRPAyxva-JD_R2L1uPv/s1600/07-235793_0x420.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8YXAZycZutaYLjSVZEmE9DWxyhencIMzycUCj4bbVPWB_RZU1cLPmFIx6uQKXkVJF9cyZa899SOSK738QtT9TZnQ7jv04OlqrH6Nxl-MEIbHRjTS3es30eVuJUJRPAyxva-JD_R2L1uPv/s640/07-235793_0x420.jpg" width="640" /></a><br />
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2002mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-52980678705484727462015-04-24T17:56:00.001+02:002015-04-24T17:56:08.027+02:00ANIMALIER<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgotEhvey5HO4phEbUq7CDS3pWy-v4oraUBzqi5QHEPeCx4W1VPzYuluV1kJtTheB6xL6kc6M66ZfxZQ7wiSRzLP2bUm-dQCtvD0236GRuj-EIUsnqOUX6ouZX3mNSCaXVM6gk5maROEt7Z/s1600/CAVALLI+1999.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgotEhvey5HO4phEbUq7CDS3pWy-v4oraUBzqi5QHEPeCx4W1VPzYuluV1kJtTheB6xL6kc6M66ZfxZQ7wiSRzLP2bUm-dQCtvD0236GRuj-EIUsnqOUX6ouZX3mNSCaXVM6gk5maROEt7Z/s1600/CAVALLI+1999.jpg" height="640" width="468" /></a></div>
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<br /></div>
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Tutto l'animalier, nell'antica Grecia, era conosciuto come
zoote. Oggi è leopardato, zebrato, tigrato, pitonato o sintetizzato dai termini
“maculato” e “animalier”. La decorazione tessile che ricorda il manto delle
fiere nell'epoca greco-romana si riconduceva al culto dionisiaco, associato
all'ebrietà e alla lussuria, la cui figurazione biblica, la lonza dal “pel
macolato”, impedisce a Dante Alighieri il cammino verso la salvezza.
Nell'iconografia quattrocentesca di Maria Maddalena è spesso presente la pelliccia
maculata, riferimento ai trascorsi lascivi della santa, ma l'animalier è
associato all'esoterico e al satanico, specie durante il Rinascimento, quando
si iniziò a studiare il paganesimo antico e la civiltà egizia, nella quale il
leopardo rappresentava un vincolo con l'adilà, o anche, come descritto nel
volume Iconologia di Cesare Ripa del 1593, la figurazione della Libidine, con
indosso una “pelle di pardo”,perché si mescolava con altri felini e le cui macchie sono
paragonate ai pensieri impuri dell'uomo libidinoso. Nel 1756 l'innamoratissimo
Nattier ritraeva la sua Madame de Maison-Rouge in veste di Diana dal manto
maculato, mentre risale al 1787 la Zebra suit per l'uomo à la page, raffigurata
in stampa presso la Galerie des Modes et Costumes Français. Tra il 1880 e il
1900 il movimento britannico Aesthetic Movement, usò i motivi animalier per
capi dalle linee fluide, che liberano il corpo, diretti a una donna
intellettuale ed emancipata, La perfetta crasi tra donne e animali in arte si
ha con Ertè, “mago miracoloso” che rivestì con pelli piume e macchie i corpi
femminili, inscrivendoli in uno spazio segnico rigido, domando il loro effetto
di senso e trasformandoli in feticcio glamour. La vera donna-fiera è Josephine
Baker, stella del Folies Bergère con la Revue nègre: siamo nel 1930, la Baker è
di colore, esotica, selvaggia e osa costumi succinti da
donna-pavone.Indimenticabile l'immagine del 1952 di Ava Gardner in perle e
guêpière leopardata adagiata su un manto en pendant, o di Audrey Hepburn in cappello
leopardato nel film Sciarada del 1963. L'animalier sfila in passerella per la
prima volta in occasione della collezione P/E 1947 di Christian </div>
<div class="MsoNormal">
Dior che decise
di avvolgere le suemodelle in nuvole di chiffon leopardato. Secondo Vogue il
'71 è stato “l'anno della zoologia nei ricami, nei gioielli, negli stampati,
ornamenti per donne-fiere, libere e sensuali. L'animalier ha caratterizzato
anche gli abiti di Valentino, incoronato da Nancy Hastings sul Toronto Star
"Re della giungla della moda", il 26 dicembre '87. Cinque anni dopo,
nel gennaio 1992, la fashion-jungle era sofferente per la crisi dei fatturati,
a cui Gianni Versace rispose, durante le sfilate prêt-à-porter maschile di
Milano, collezioni A/I 1992/93, con camicie in seta maculate, appunto per dare
nuova linfa alla flora e alla fauna della giungla. Lo stilista contemporaneo
che ha fatto dell'animal print una brand identity è Roberto Cavalli di cui
ricordiamo la stampa ghepardo già negli anni Settanta e poi, ancora, nella
stagione P/E 1996, il zebrato nella P/E 1999, e la stampa farfalla P/E 2006, e
in più paillette a squame di pesce, fantasie leopardo, coccodrillo, lince,
serpente. Cavalli ha sponsorizzato la mostra del 2006 Wild: Fashion Untamed
tenutasi al Metropolitan Musem of Art di New York, volta a mostrare la
storicità e l'interculturalità dell'animalier, l'deale di femminilità-felina,
ovvero della donna predatrice e preda, attraverso le creazioni di Alaïa, Dior,
Galliano, Gaultier, McQueen, Mugler, Versace. L'animalier ha una posizione di predominio</div>
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nel sistema moda contemporaneo, è sempre più usato in tutte
le sue declinazioni da diversi stilisti; è la figurazione di una donna grintosa
capace di cambiare pelle e di immedesimarsi in vari ruoli.<o:p></o:p></div>
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Josephine Baker 1930</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghUvGOZvAHLZgpALBCYsb-VIhoNJMCiOZXM7Gxn1sJingBY5lg84_uIi6zjJ4FHGHHlG9ftvqwIAVBPLygv0roq-UG6b-THCiC-didGuZdFfTpmbJVA6_MykF7vWvqa7RoA48AvWBQmKwR/s1600/03-787021_0x420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghUvGOZvAHLZgpALBCYsb-VIhoNJMCiOZXM7Gxn1sJingBY5lg84_uIi6zjJ4FHGHHlG9ftvqwIAVBPLygv0roq-UG6b-THCiC-didGuZdFfTpmbJVA6_MykF7vWvqa7RoA48AvWBQmKwR/s1600/03-787021_0x420.jpg" height="512" width="640" /></a></div>
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Valentino 2000<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK0iYCXdwCtdvDr5XCR4ekUqT4KxyKROjYAraOLeygv-ZRbzGTvez1u-pyr0fZQRYTs8fV6Evzql8V0nDCJv0Yr4AsaauyMhyhCkeg7UgZKHB3-6XjhbaLog1_FdmPbudsmL0Q4_12eKlS/s1600/15-721354_0x420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiK0iYCXdwCtdvDr5XCR4ekUqT4KxyKROjYAraOLeygv-ZRbzGTvez1u-pyr0fZQRYTs8fV6Evzql8V0nDCJv0Yr4AsaauyMhyhCkeg7UgZKHB3-6XjhbaLog1_FdmPbudsmL0Q4_12eKlS/s1600/15-721354_0x420.jpg" height="434" width="640" /></a></div>
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Alaia 1991<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6b__DjxjXoXQUuSq_nFjNpHEUW-AgV6_GbflYLR_ClMVgzCgLEsfkxSyjW-S7sYWOC6EAAymwBPfjXmHNh8GbIDhEpVEZfmMql75DhgISFbnJ01a5Rb9KJqi6_xLGBTBeDAiz-OjdY0A8/s1600/ALAIA+1991.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6b__DjxjXoXQUuSq_nFjNpHEUW-AgV6_GbflYLR_ClMVgzCgLEsfkxSyjW-S7sYWOC6EAAymwBPfjXmHNh8GbIDhEpVEZfmMql75DhgISFbnJ01a5Rb9KJqi6_xLGBTBeDAiz-OjdY0A8/s1600/ALAIA+1991.jpg" height="398" width="640" /></a></div>
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Audrey Hepburn 1963</div>
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Ava Gardner 1952</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit91zqSgvzFrqfeZVFkIEjIBocZ-WExepOWkUc69gA4wYxWDEM2c65EqaDZgMsSWinDIOuO-q-AEODxX1nhDavlm19r5GBFx1vLcMYHmVfHQY0Tpn8XbfzOMdE5P93h1ENxk1c6MCG9u3Y/s1600/AVA+GARDNER+1952.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit91zqSgvzFrqfeZVFkIEjIBocZ-WExepOWkUc69gA4wYxWDEM2c65EqaDZgMsSWinDIOuO-q-AEODxX1nhDavlm19r5GBFx1vLcMYHmVfHQY0Tpn8XbfzOMdE5P93h1ENxk1c6MCG9u3Y/s1600/AVA+GARDNER+1952.jpg" height="640" width="500" /></a></div>
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Dolce e Gabbana 1994</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTVUbKS7DbU1ru3kI6A_WKSUmsVOYQSPDmF-QzDBxwy2bE_UjdnXfNAY5RkBJocuHggQzW2fvwOVG2kPtzvCKdX88kxIuBINx7tVrQ_EaxT9DuDAkuhyb6LGBLGPeRPyVUkXln3Q209hWS/s1600/DEG+1994.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTVUbKS7DbU1ru3kI6A_WKSUmsVOYQSPDmF-QzDBxwy2bE_UjdnXfNAY5RkBJocuHggQzW2fvwOVG2kPtzvCKdX88kxIuBINx7tVrQ_EaxT9DuDAkuhyb6LGBLGPeRPyVUkXln3Q209hWS/s1600/DEG+1994.jpg" height="428" width="640" /></a></div>
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Dolce e Gabbana 1991</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguzDA_ub9W5AWgyQBGDhYoahhPVBkBEuNhK_elfg0FDgVZaBlipVnsWVVEmP8ebuHNgMZ-B_IEbomySKLh9VwKAYqxufkw1PWtpbp6iUVM36xoVgBNJps1GMDEHOZykwu_waSFQ6-gXSVW/s1600/DG+1991.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguzDA_ub9W5AWgyQBGDhYoahhPVBkBEuNhK_elfg0FDgVZaBlipVnsWVVEmP8ebuHNgMZ-B_IEbomySKLh9VwKAYqxufkw1PWtpbp6iUVM36xoVgBNJps1GMDEHOZykwu_waSFQ6-gXSVW/s1600/DG+1991.jpg" height="398" width="640" /></a></div>
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Dior 1947</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijVAP5-CC1osgWqUzvvd97guuAN1TwaEJfw7WU2ymUPKYdpqaNfjQ4YxT5kAyWoyRehpoR-iaKxAaqgwTkl0jiICxmFpEMbodHLuP2qVkOlC_RDPOgJpuP-yQUWe1_rKVWeT5LsG5hca40/s1600/DIOR+1947.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijVAP5-CC1osgWqUzvvd97guuAN1TwaEJfw7WU2ymUPKYdpqaNfjQ4YxT5kAyWoyRehpoR-iaKxAaqgwTkl0jiICxmFpEMbodHLuP2qVkOlC_RDPOgJpuP-yQUWe1_rKVWeT5LsG5hca40/s1600/DIOR+1947.jpg" height="640" width="508" /></a></div>
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Josephine Baker 1960</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW99lqWaxAdpCRd7aNW9ti4fQ1VuihdjMcOGABU84HPav7j9fR5PwjynU03SV2zcVsubsZ0EYqBHNf7AXiDoEgL5_CVaoknvn-K48BG0rRXZs5YMPcARDXMq9gjtxwtHvVs3ohee_RnpP0/s1600/JOSEPHINE+BAKER+1960.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhW99lqWaxAdpCRd7aNW9ti4fQ1VuihdjMcOGABU84HPav7j9fR5PwjynU03SV2zcVsubsZ0EYqBHNf7AXiDoEgL5_CVaoknvn-K48BG0rRXZs5YMPcARDXMq9gjtxwtHvVs3ohee_RnpP0/s1600/JOSEPHINE+BAKER+1960.jpg" height="638" width="640" /></a></div>
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Valentino 2000</div>
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Versace 1991</div>
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Versace 1996</div>
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mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8225785883870752688.post-8845162621678640652015-03-20T09:09:00.001+01:002015-07-01T13:18:19.081+02:00Corso di stile ed eleganza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh35ut5yKYiEaAnW7RdRQ5AIatapp7BseHMagMG7kCxJ_x1gdPvrybxyBQMiMuzKrjjBnpgRgVqEbVCifTBnmOgAWuDcuZ1itIz6hvKnunM_SgoV7jsUr1sB1nuoCtp5Qa_yjoAtlm3nuhi/s1600/come+mi+vesto+lecco+notizie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh35ut5yKYiEaAnW7RdRQ5AIatapp7BseHMagMG7kCxJ_x1gdPvrybxyBQMiMuzKrjjBnpgRgVqEbVCifTBnmOgAWuDcuZ1itIz6hvKnunM_SgoV7jsUr1sB1nuoCtp5Qa_yjoAtlm3nuhi/s1600/come+mi+vesto+lecco+notizie.jpg" width="452" /></a></div>
<br />mariacristinagiordanohttp://www.blogger.com/profile/05497740981275850555noreply@blogger.com0