mercoledì 22 maggio 2019

GIOIELLI (E BIJOUX), UNA SCELTA CONSAPEVOLE parte seconda




Ed ora qualche suggerimento per collane,  l’accessorio più difficile da abbinare (non solo per forma e colori ma anche per stili ed occasioni d’uso) ed orecchini a seconda della forma del viso:

 A cuore/Triangolo invertito:  Orecchini: pendenti o a goccia per dare verticalità al viso. Collane: i girocolli aiutano a contrastare la durezza dell'angolo del mento.
Rotondo/Quadrato/Triangolare -  Orecchini: di  forme allungate e pendenti  come degli ovali oppure  squadrate. Per la forma del viso quadrata sono particolarmente indicati gli orecchini a goccia. Se il mento è molto pronunciato evitate gli orecchini troppo piccoli.  Collane: cercate  collane che  aiutino ad aumentare otticamente la  lunghezza del viso, come per esempio quelle  lunghe dai 70 agli 80 centimetri.
Rettangolare/Allungato -  Orecchini: scegliere orecchini piccoli o rotondi per contrastare la lunghezza del volto. Collane: a girocollo, soprattutto se  il collo è molto lungo.
Ovale - Orecchini: pendenti  ma non troppo lunghi, preferibilmente di forma squadrata,  ma generalmente a questa forma di viso dona qualsiasi tipo di orecchini.  Collane: possono essere sia lunghe che corte (in base anche alla lunghezza del collo)consigliate anche quelle stilizzate.
Paffuto: Orecchini pendenti di forma semplicissima, evitare assolutamente i cerchi e tutto ciò che è tondo. Collane: non troppo grosse e arrotondate, no ai choker.
 Se avete  il collo  corto,  evitate  qualsiasi tipo di orecchino pendente e   scegliete collane di lunghezza media con ciondolo oppure  a più fili degradè, dal più corto al più lungo, aggrazierà notevolmente il vostro decolletè.    Avere un collo da cigno è  assolutamente indispensabile per poter indossare orecchini lunghi e molto importanti.
Anelli: Non abbinate mai il colore della pietra con lo smalto delle unghie, scegliete una tinta neutra o a contrasto . Se avete dita piccole e tozze scegliete anelli di dimensioni medie evitando quelli sottilissimi. Se avete dita affusolate, osate con più anelli e fedine allo stesso dito,  facendo attenzione ad assortirli con cura a seconda di stile e dimensioni.
Bracciali: quelli alti e rigidi donano a braccia magre e lunghe,  se i vostri polsi sono robusti, portate bracciali a maglia morbida non troppo sottili  e non stretti al polso, la regola vale anche  per i bracciali con charms. Ricordate che tutto ciò che indosserete attirerà l’attenzione sul punto esatto in cui lo portate quindi, se le braccia sono cicciottelle non aggiungete oggetti troppo vistosi.   Il bracciale a serpente, avvolto intorno all’omero/bicipite, oltre che ad un braccio molto esile, richiede un’età giovanissima.

Generalmente gli accessori che  donano di più  sono quelli che richiamano i  connotati fisici del   viso, esempio:  ad un viso  con occhi, naso e bocca piuttosto “appuntiti”,   doneranno  oggetti che ricordino queste geometrie. Viceversa, ad un viso con caratteristiche morbide e tondeggianti, doneranno  maggiormente le linee curve ed arrotondate.    Se avete un naso importate, evitate di mettere al collo ed alle orecchie forme allungate, tipo rettangoli lunghi o gocce che richiamino la sua forma,  altrimenti fungeranno da evidenziatore per la vostra piccola imperfezione.
Per lui: Ultimamente,  insieme  ai cosmetici, anche i bijoux sono entrati   a far  parte ufficialmente del guardaroba di un uomo. Ci sono aziende che vantano il privilegio di creare oggetti  “for man only” ,  in realtà si tratta di un ammasso di ferraglia e stringhe di caucciù  di dubbio gusto. La verità è che nulla dovrebbe essere portato da un uomo di classe se non orologio, fede nuziale (per motivazioni varie) e gemelli,   al massimo, solo  per gli uomini con tipicità più ricercate, l’anello, magari da mignolo.  Semaforo verde per  il fermacravatta,  anche se a me personalmente non piace. Tutto il resto è bandito. Nel  caso di personalità particolari, di artisti,  rock star o quant’altro, il discorso è completamente diverso. 
E’   buona regola da seguire,   quella di non eccedere mai  nelle quantità, la misura è sempre la carta vincente. Se decidete di portare un anello importante, badate bene di non aggiungerne altri, nemmeno sull’altra mano.  Le quantità industriali di gioielli e bijoux   indossate contemporaneamente  conferiscono  un look da “maga dei tarocchi” e non certo da persona di classe. Sì è vero, Madonna,  Chanel, Iris Apfel, Frida Kalo, non hanno mai seguito questa regola, eppure  sono entrate a far parte ugualmente dell’Olimpo delle icone di stile di tutti i tempi.  Coco Chanel indossava  una quantità notevole di  fili di perle al collo  contemporaneamente a spille ed a  due alti bracciali su entrambi i polsi ma, come per tutti i grandi personaggi  dalle abnormi e  schiaccianti personalità, se lo poteva permettere,   nessun paragone con noi “ comuni mortali”. Keith Richards di  collane, collanine, bracciali  e   anelli ne ha fatto quasi un segno distintivo e gli stanno benissimo  ma lui è Keith Richards!
Almeno che non si tratti di quelle molto importanti da sera, le parure sono un pochino fuori moda,  meglio abbinare armonicamente i vari pezzi tra loro.  Se state acquistando  una collana con ciondolo e vi cade l’occhio  anche sugli orecchini uguali, lasciate perdere….…  se proprio vi piacciono, prendeteli  ma indossateli separatamente.
A proposito della fede nuziale, vorrei ricordare che si tratta di un anello simbolo che dovrebbe restare all’ anulare per tutta la vita, vi consiglio di  scegliere  un modello classico, le proposte glam che  seguono i vari diktat modaioli  vi stancheranno prima di quanto  pensiate, e   finirete col portare al dito un oggetto  visibilmente vecchio e fuori moda.

ORRIBILIA: gli anelli al pollice e  alle dita dei piedi.  La cavigliera? Solo se avete meno di 25 anni.













lunedì 8 aprile 2019

GIOIELLI (E BIJOUX), UNA SCELTA CONSAPEVOLE parte prima


Il gioiello dovrebbe essere quell’oggetto unico, caratteristico,  che parla di noi.  L’ arma personale di ogni donna  per combattere  la sempre più incalzante omologazione della moda. Invece  non  è così, purtroppo  vedo ancora molte donne che, già  uniformate con l’abbigliamento (scarpe, borsa, jeans, camicie uguali, stessi modelli e stesse  marche), indossare anche gli stessi identici  bijoux, solitamente quelli più pubblicizzati dai media che molto spesso sono di una bruttezza raccapricciante e con dei prezzi del tutto ingiustificati.  Almeno in questo cerchiamo di essere originali, affidarsi ad aziende artigianali  è quasi sempre la mossa vincente, così come la ricerca dei pezzi unici vintage.   Ricordate che ogni tipologia di persona ha il suo ornamento  perfetto, che varia a seconda di fisicità, cromaticità e stile. Più di quanto si possa immaginare,  un bijou ha il potere di completare, abbellire fino a diventare il vero  protagonista,  un outfit  o di  una figura, ma anche quello di mortificarla totalmente se la scelta è sbagliata.
Se siete alte: evitate di portare  catenine lunghe  sottili e con pendenti piccolissimi, sarebbero praticamente invisibili e la vostra immagine risulterà sgraziata. Se amate i gioielli delicati, portate più catene insieme, magari con grandi anelli ma sottili, per un effetto a cascata coprendo una superficie più ampia del vostro busto. Ciò  non accade con girocolli ed orecchini che, anche se di misure mignon, non penalizzano la figura.  La  vostra struttura fisica vi permette di indossare gioielli e bijoux  vistosi, potete spaziare tra importanti bracciali a fascia, o una serie di cerchietti sottili insieme, collane a  grosse e vistose boule, anelli da cocktail XXL  e di colori vivaci, orecchini lunghi a goccia o importanti chandelier, a patto che il vostro collo non sia corto, altrimenti apparirebbero danneggianti.
Se siete basse: optate per gioielli dalle  dimensioni ridotte. La vostra esile struttura, se ornata da accessori troppo grossi, risulterebbe  schiacciata.  Se volete indossare orecchini importanti, badate che siano sottili, sia che si tratti di cerchi o di pendenti. Scegliete sottili e soprattutto corte  anche le collane, da portare al massimo in due o tre fili.  Preferite i girocolli. Divieto assoluto per le collane sautoir (quelle lunghe circa fino alla vita).
Se avete un seno grosso, indossate collane che arrivino sopra il livello delle vostre rotondità, mai oltrepassarlo.
Un consiglio che vorrei dare alle donne curvy  è quello di evitare i gioielli con ciondoli o pietre troppo grandi e di forme circolari  perché metterebbero in risalto alcune parti del corpo, le stesse che magari si vorrebbero nascondere.
 Da non sottovalutare l’abbinamento di stili e cromatico tra i vari gioielli indossati contemporaneamente.  Ad esempio, se indossiamo una collana d'argento, il bracciale o gli orecchini  preferibilmente non dovranno essere d’oro  giallo. Il diverso materiale rende il quadro complessivo poco omogeneo, creando un mix troppo vivo di colori. Teniamo presente inoltre, che oro giallo o oro bianco non dovrebbe essere solo una scelta dettata dal gusto ma, prevalentemente dalla tipologia cromatica della pelle di ciascuno di noi.
Come per gli abiti, anche i gioielli ed i bijoux dovranno essere scelti in base all’occasione.  I monili utilizzati  durante il giorno saranno diversi di quelli indossati la sera,  ad una cena, ad un cocktail o ad una serata di gala.   A lavoro, per esempio, dove solitamente si mira ad un aspetto formale e sobrio, indosseremo gioielli poco vistosi e classici, tipo il filo di perle, la fedina di brillanti; i bracciali potrebbero essere fastidiosi e del tutto da evitare  se rumorosi. I gioielli più appariscenti  e particolarmente scintillanti, tipo grossi orecchini, importanti anelli e collane , dovranno essere indossati dopo il tramonto.  Il Choker, il collare da mettere  in verticale intorno al collo, si indossa su abiti scollatissimi ed è un gioiello esclusivamente per le serate eleganti.   Niente gioielli o quasi ai funerali, no alle perle con l’abbigliamento sportivo o con i look da spiaggia. Meglio non indossare alcun ornamento piuttosto che sfoggiarne uno per nulla adatto al momento della giornata  o alla circostanza.
Se in una occasione importante  indossiamo un abito in fantasia oppure di un modello elaborato, cerchiamo di abbinare gioielli dalla foggia semplice facendo molta attenzione ai colori.  Nel caso di un abito minimal, tipo un semplicissimo tubino  o una classica camicia,  è possibile spaziare con le forme e le grandezze che più ci piacciono, puntando anche ad oggetti  molto particolari per un effetto sorprendente.
Una dolcevita è il capo sul quale possiamo abbinare i gioielli più particolari e scultorei.
Nel caso di abiti con scollature a V  profondissime, evitiamo di aggiungere qualsiasi collana, l’effetto è già dirompente di per sé e non occorre aggiungere altre frecce segnalatrici.
Finalmente sono tornate di moda le spille, non si sa perché ma, per anni erano quasi sparite dalla circolazione.  Io le amo molto, sono oggetti estremamente versatili, capaci di donare tocchi di luce e rimodernare anche gli abiti più  vecchi rimasti per tanto tempo chiusi nell’armadio. Non importata se di diamanti veri o di più democratici strass, l’importante è saperla appuntare con maestria. Se la vostra statura non supera il metro e 60, mettetela   nella parte più alta possibile della figura, tipo su un cappello,  immediatamente sotto la spalla oppure nel centro del colletto nel caso indossiate una camicia, attirando gli sguardi su questo oggetto, la vostra figura risulterà otticamente più alta.  L’effetto chic e moderno sarà subito ottenuto puntando la vostra spilla sulla spallina di un abito da sera. Aggiungetela  su una felpa portata con un pantalone a uomo ed un paio di sneakers  se volete ottenere  un look street style.  Mettetela sul collo di un cappotto oversize oppure usatela  per fermare una mantella, per uno stile glamour.   Una bella spilla puntata su una semplicissima e anonima  pochette di stoffa, le farà guadagnare subito personalità, trasformandola in un accessorio ricercato.
L’articolo continuerà nel prossimo appuntamento con i consigli per la scelta dei gioielli in base alle forme del viso e molto altro.







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domenica 29 aprile 2018

MODA LOW COST: SAPER ACQUISTARE E MIXARE PER UN RISULTATO HIGH FASHION




Orami penso che lo abbiano capito tutti: lo  stile non dipende dalla possibilità economica,  la classe e  il saper vestire fortunatamente non sono  in vendita,  l’originalità  fa parte del proprio DNA come l’altezza ed  il colore degli occhi.
Quante volte abbiamo perso la testa per quell’abito costosissimo di Valentino, Balenciaga & Co., per poi ripiegare sulla versione   Zara di turno? Non si contano. Ma spendere poco per vestirsi ed esibire i capi facendoli sembrare usciti dalle boutique non è poi così difficile,  moltissimi vip lo insegnano ( per esempio  Olivia Palermo),   indossare un abitino acquistato a pochi euro in un mercatino  o in un grande magazzino e renderlo  glam,  è una soddisfazione immensa.
Resta inteso che, nella stragrande maggioranza dei casi, i capi più costosi sono quelli migliori, quelli che resistono di più al tempo e possiedono una vestibilità migliore, lungi da me l’idea di portarli allo stesso livello di quelli low price, tuttavia,  quando non si ha a disposizione una carta di credito con budget illimitato, la mossa vincente è saper  scegliere e mixare i capi economici a quelli più belli e pregiati.
 Sono soprattutto  gli accessori a fare la differenza. Una cintura particolare e griffata, una bella borsa senza tempo  (anche se  costa 10 volte più dei pantaloni), saranno in grado di trasmettere valore anche al resto dell’outfit.  Attenzione soprattutto alle  scarpe, quelle cheap non perdonano! Se c’è una cosa a cui è conferito il potere  di far scadere in basso anche l’abito più costoso, sono proprio le calzature di pessima qualità, oppure invecchiate male, non curate, sporche o spelacchiate. Un bel sandaletto  o una scarpa d’alta moda  scelti con gusto, solleveranno  il “morale” anche al pantalone più anonimo.
Il mio consiglio è quindi di investire su accessori più ricercati, è cosa certa  che la spesa  verrà  ammortizzata. Un accessorio di qualità, oltre ad essere obbiettivamente più bello,   invecchia sempre egregiamente ( alcuni addirittura  mai)  ed   è meno sensibile alle mode che cambiano,   tanto di  camicie a righe o pantaloni a sigaretta nell’armadio ne avrete tantissimi, quindi economizzare per investire, ottenendo il massimo del risultato.
Eccovi qualche consiglio guida su come acquistare nei negozi  o bancarelle low price:
Il fitting è importante
Molto spesso  i capi di abbigliamento low cost hanno una vestibilità scarsa, non si appoggiano al corpo come dovrebbero e donano  un aspetto sgradevole al look. È importante quindi, provare prima il capo:  la  taglia deve essere quella giusta per evitare troppe   pieghe o strizzamenti  antiestetici. L’abito deve vestire bene, i pantaloni non devono lasciare rigonfiamenti,  camicie e  t-shirt devono essere della giusta lunghezza e larghezza.
 No alle tinte sgargianti
Ricorda che  più vistoso è il colore  e meno è bello, e  inoltre è più  notabile la fattura, il punto debole di ogni capo low cost. Meglio quindi puntare su abiti dalle tinte neutre: nero, bianco, beige, cipria, denim. Una nuance raffinata rende subito più elegante anche l’accessorio o il vestito più cheap.
Attenzione  ai colori scuri dei capi low cost, perché tendono a sbiadire in fretta,  cercate di lavarli sempre a temperature basse;  stenderli e stirarli al contrario, così da preservare meglio il colore. Le tinte chiare invece, tendono a resistere meglio, naturalmente non sono immortali, i capi economici , già dopo i primi  lavaggi, tendono a perdere  le caratteristiche originali di quando li avevate acquistati.

Sostituire i bottoni.
I  bottoni sono importantissimi, specialmente  in un capospalla,  in quelli  low cost  sono più o meno semplici,  e in questo caso meglio così, ma spesso e volentieri  se ne trovano di  davvero brutti,  di bassissima qualità, e saltano subito all’occhio: basta sostituirli, con un po’ di buon gusto in merceria se ne trovano di sfiziosi, oppure si potrà  staccarli  da altri capi ormai fuori uso,   per far sì che quel blazer sembri uscito da un negozio  di Armani anziché dagli scaffali di Mango.
 Prediligere le forme appuntite
Tutto ciò che ha una forma ben definita e geometrica ha il potere magico di sembrare subito più costoso. Stampe optical, décolleté a punta, borse squadrate, jeans dal taglio dritto sono i capi e gli accessori low cost su cui puntare per sembrare high fashion.
Occhio ai tessuti
Il tessuto è il biglietto da visita: non scegliete mai il poliestere, a meno che non sia di ottima fattura, liscio e senza increspature. Meglio orientarsi sulla viscosa, la famosa seta artificiale che resta fresca addosso e ha un aspetto più curato e meno dozzinale. Altri tessuti  da scegliere potrebbero essere quelli misti, con la presenza  di lino, cotone, elastam, in percentuale  variabile. Il pizzo è bello ma, quello cheap,  se non è curato si nota subito ed è davvero molto brutto: prima di acquistarlo, dunque, controllate che sia ben ricamato. Anche le trasparenze in finto chiffon danno l’idea di cheap: valutate bene i capi con  questi inserti. Infine, perfetta l’ecopelle di qualità, ma controllatela accuratamente prima di acquistare una borsa o una giacca: il rischio che la superficie si sbricioli e dobbiate buttare via tutto dopo poche settimane è molto alto.
Fodere e trasparenze
Prima di acquistare un abito, una gonna, un pantalone,  una camicia o una t-shirt controllate che non sia troppo trasparente , a meno che non la vogliate proprio così. I capi low cost, infatti, non sempre hanno delle fodere a rinforzo del tessuto; il cotone non dà generalmente problemi di questo tipo, la viscosa sì: se scelta scura non ci saranno sorprese, maggior attenzione  ai colori pastello chiarissimi e al bianco
Applicazioni e ricami: le paillettes opalescenti, fiorellini in stoffa  spiegazzati,  mai scegliere qualcosa che abbia troppe applicazioni e che siano così visibilmente cheap.  Meglio un capo basic o, se siete brave nel ricamo e nel cucito,  un capo che potrete personalizzare voi stesse. Se adocchiate un   capo che  vi piace davvero tanto e trovate che  l’unico difetto sia l’applicazione dozzinale, controllate se è possibile scucirla senza lasciare buchi sul tessuto. Se l’applicazione è incollata, lasciate stare,  l’alone dell’adesivo è quasi  impossibile da eliminare. Anche i volant e le rouches possono dare un’idea di pacchiano: sceglietele sottili e non troppo numerose.
Stretch & Co.
Il tessuto stretch low cost è   tanto brutto  quanto il poliestere di bassa qualità. Leggings, tubini, maglie e altri capi in generico tessuto aderente, solitamente poliestere ed elastam, non solo non lasciano traspirare la pelle, ma danno immediatamente l’idea di kitsch. Meglio lasciar perdere.
No tassativo  alle imitazioni: mai acquistare un capo contraffatto e mai un’imitazione low cost. Una Louis Vuitton vale solo se è un’originale. Che senso ha  spendere pochi euro per un’imitazione illegale o per una borsa che le somigli nella stampa?....nessuno!  Meglio un prodotto  originale e carino nella sua semplicità piuttosto che  pacchiane imitazioni cheap.







mercoledì 18 aprile 2018

VOGUE ITALIA, LA REDAZIONE VISTA DA VICINO



Uno spettacolo per gli occhi e per l'anima, gli uffici della redazione di VOGUE Italia sono un vero concentrato di stile, e ieri io ho avuto l'onore ed il piacere di essere ospitata. Arredati da grandi Architetti di importanza internazionale: Mario Bellini, Michael Bargo, Antonio Citterio, Patricia Viel, Sabine Marcellis ed altri. Sono stanze elegantissime e tutte dotate di angolo relax, ambienti a cavallo tra uno studio ed un launge. Voglio condividere con voi ciò che ho visto ieri. L’ufficio del Direttore Emanuele Farneti, la sala riunioni, l’uffico del direttore creativo, la stanza dei grafici, l’archivio, l’ufficio del Beauty Editor e la stanza VOGUE TALENTS. In fine anche un meraviglioso salone adibito a guardaroba di redazione, dove si tengono abiti ed accessori per i servizi fotografici.....li mostro anche a voi, seguitemi!!