Dalla rielaborazione degli abiti degli antichi Romani, è
stato lo stile impero, popolare dal 1800 e ancora oggi sinonimo di eleganza
aristocratica
Lo stile impero si afferma nei primi anni dell’ottocento
(1804 circa), quando sotto il dominio di Napoleone I, LeRoy, sarto
dell’imperatrice Giuseppina Bonaparte, lancia una nuova moda a corte ispirata
all’abbigliamento degli antichi romani. Il nuovo stile, denominato
"Impero", prevedeva inizialmente la totale assenza di colori dagli
abiti femminili, scelta che conferiva alle donne l’aspetto marmoreo tipico
delle statue che impreziosivano le città romane. Il capo per eccellenza era la
tunica, dritta e lunga fino alle caviglie, realizzata con tessuti impalpabili e
leggeri, segnata da una cintura o da una fusciacca cinta sotto il seno.
Le tuniche presentavano solitamente scollature quadrate che
lasciavano scoperte le spalle, anche se nel corso degli anni furono realizzate
anche con profonde scollature a V, e prevedevano l’assenza di maniche lunghe:
erano realizzare esclusivamente con piccole maniche a sbuffo. A partire dal
primo decennio dell’ottocento i semplicissimi abiti stile impero cominciarono
ad arricchirsi di pizzi e ricami pregiati, a colorarsi, per il giorno, di
tonalità come il rosa e il celeste pastello, per la sera di porpora e oro, e a
cambiare linee: la semplice tunica spesso era corredata da lunghi strascichi
che partivano dalla cintura posta sul punto vita o abbinata allo ”spencer”, una
giacca corta in vita, a maniche lunghe, di velluto per l’inverno, e di seta o
lino per l’estate. Tra gli accessori, spiccano sicuramente i gioielli,
appariscenti, spesso realizzati in cristalli pregiati e usati anche per
realizzare acconciature ispirate a quelle delle donne dell’impero romano. Per
quanto riguarda la moda uomo, invece, l’abbigliamento formale prevedeva il
frac, la classica giacca molto stretta in vita, con maniche lunghe rette e
collo alto, spesso all’inglese, impreziosita da piccoli bottoni, di solito
dorati e spesso da preziose passamanerie e ricami. Sotto la giacca, camicie di
lino finissimo, ornate dallo jabot, un foulard solitamente in seta, spesso in
pizzo, quest’ultimo ripreso dalla moda del settecento.
Durante le ore diurne, il frac era sostituito dalla
Redingote, una giacca meno formale, solitamente in tonalità chiare. I
pantaloni, lunghi sino al ginocchio, presentavano taglio tubolare, vita alta e
colori come il blu o il nero di solito, il bianco era previsto per le cariche
ufficiali e militari, così come le calze, bianche o nere abbinate in gran parte
dei ritratti d’epoca alla tonalità dei pantaloni. Accessori molto in voga erano
i guanti, indossati soprattutto nelle cerimonie ufficiali. Successivamente
all’ottocento, lo Stile impero impero è ritornato in voga negli anni Sessanta,
grazie alle collezioni Givenchy e Balenciaga, nuovamente negli anni Ottanta
nelle creazioni di Romeo Gigli, e più recentemente nel 2005, nella meravigliosa
collezione Haute Couture di Dior realizzata da John Galliano, e nel 2006 nella
collezione uomo di Dolce & Gabbana, nella quale gli stilisti hanno
riproposto giacche stile impero ispirate a quelle indossare indossate da
Napoleone Bonaparte.
a quale tipologia fisica donano questi abiti?
RispondiElimina...diciamo che sta bene un po a tutte, l'importante è non avere un seno troppo abbondante. Particolarmente consigliato alle curvy, cioè le donne con curve generose.
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