Orami penso che lo abbiano capito tutti: lo stile non dipende dalla possibilità
economica, la classe e il saper vestire fortunatamente non sono in vendita,
l’originalità fa parte del
proprio DNA come l’altezza ed il colore
degli occhi.
Quante volte abbiamo perso la testa per quell’abito
costosissimo di Valentino, Balenciaga & Co., per poi ripiegare sulla versione Zara
di turno? Non si contano. Ma spendere poco per vestirsi ed esibire i capi
facendoli sembrare usciti dalle boutique non è poi così difficile, moltissimi vip lo insegnano ( per esempio Olivia Palermo), indossare un abitino acquistato a pochi euro
in un mercatino o in un grande magazzino
e renderlo glam, è una soddisfazione immensa.
Resta inteso che, nella stragrande maggioranza dei casi, i
capi più costosi sono quelli migliori, quelli che resistono di più al tempo e
possiedono una vestibilità migliore, lungi da me l’idea di portarli allo stesso
livello di quelli low price, tuttavia, quando non si ha a disposizione una carta di
credito con budget illimitato, la mossa vincente è saper scegliere e mixare i capi economici a quelli
più belli e pregiati.
Sono soprattutto gli accessori a fare la differenza. Una
cintura particolare e griffata, una bella borsa senza tempo (anche se
costa 10 volte più dei pantaloni), saranno in grado di trasmettere
valore anche al resto dell’outfit. Attenzione
soprattutto alle scarpe, quelle cheap
non perdonano! Se c’è una cosa a cui è conferito il potere di far scadere in basso anche l’abito più
costoso, sono proprio le calzature di pessima qualità, oppure invecchiate male,
non curate, sporche o spelacchiate. Un bel sandaletto o una scarpa d’alta moda scelti con gusto, solleveranno il “morale” anche al pantalone più anonimo.
Il mio consiglio è quindi di investire su accessori più
ricercati, è cosa certa che la
spesa verrà ammortizzata. Un accessorio di qualità, oltre
ad essere obbiettivamente più bello,
invecchia sempre egregiamente ( alcuni addirittura mai) ed è
meno sensibile alle mode che cambiano, tanto di
camicie a righe o pantaloni a sigaretta nell’armadio ne avrete
tantissimi, quindi economizzare per investire, ottenendo il massimo del
risultato.
Eccovi qualche consiglio guida su come acquistare nei negozi
o bancarelle low price:
Il fitting è importante
Molto spesso i capi
di abbigliamento low cost hanno una vestibilità scarsa, non si appoggiano al
corpo come dovrebbero e donano un
aspetto sgradevole al look. È importante quindi, provare prima il capo: la
taglia deve essere quella giusta per evitare troppe pieghe o strizzamenti antiestetici. L’abito deve vestire bene, i
pantaloni non devono lasciare rigonfiamenti, camicie e t-shirt devono essere della giusta lunghezza e
larghezza.
No alle tinte
sgargianti
Ricorda che più
vistoso è il colore e meno è bello,
e inoltre è più notabile la fattura, il punto debole di ogni
capo low cost. Meglio quindi puntare su abiti dalle tinte neutre: nero, bianco,
beige, cipria, denim. Una nuance raffinata rende subito più elegante anche
l’accessorio o il vestito più cheap.
Attenzione ai colori
scuri dei capi low cost, perché tendono a sbiadire in fretta, cercate di lavarli sempre a temperature basse;
stenderli e stirarli al contrario, così
da preservare meglio il colore. Le tinte chiare invece, tendono a resistere
meglio, naturalmente non sono immortali, i capi economici , già dopo i
primi lavaggi, tendono a perdere le caratteristiche originali di quando li
avevate acquistati.
Sostituire i bottoni.
I bottoni sono importantissimi,
specialmente in un capospalla, in quelli
low cost sono più o meno
semplici, e in questo caso meglio così,
ma spesso e volentieri se ne trovano di davvero brutti, di bassissima qualità, e saltano subito
all’occhio: basta sostituirli, con un po’ di buon gusto in merceria se ne
trovano di sfiziosi, oppure si potrà
staccarli da altri capi ormai
fuori uso, per far sì che quel blazer sembri uscito da un
negozio di Armani anziché dagli scaffali
di Mango.
Prediligere le forme
appuntite
Tutto ciò che ha una forma ben definita e geometrica ha il
potere magico di sembrare subito più costoso. Stampe optical, décolleté a
punta, borse squadrate, jeans dal taglio dritto sono i capi e gli accessori low
cost su cui puntare per sembrare high fashion.
Occhio ai tessuti
Il tessuto è il biglietto da visita: non scegliete mai il
poliestere, a meno che non sia di ottima fattura, liscio e senza increspature.
Meglio orientarsi sulla viscosa, la famosa seta artificiale che resta fresca
addosso e ha un aspetto più curato e meno dozzinale. Altri tessuti da scegliere potrebbero essere quelli misti,
con la presenza di lino, cotone, elastam,
in percentuale variabile. Il pizzo è
bello ma, quello cheap, se non è curato si
nota subito ed è davvero molto brutto: prima di acquistarlo, dunque,
controllate che sia ben ricamato. Anche le trasparenze in finto chiffon danno
l’idea di cheap: valutate bene i capi con questi inserti. Infine, perfetta l’ecopelle di
qualità, ma controllatela accuratamente prima di acquistare una borsa o una
giacca: il rischio che la superficie si sbricioli e dobbiate buttare via tutto
dopo poche settimane è molto alto.
Fodere e trasparenze
Prima di acquistare un abito, una gonna, un pantalone, una camicia o una t-shirt controllate che non
sia troppo trasparente , a meno che non la vogliate proprio così. I capi low
cost, infatti, non sempre hanno delle fodere a rinforzo del tessuto; il cotone
non dà generalmente problemi di questo tipo, la viscosa sì: se scelta scura non
ci saranno sorprese, maggior attenzione ai colori pastello chiarissimi e al bianco
Applicazioni e ricami: le paillettes opalescenti, fiorellini
in stoffa spiegazzati, mai scegliere qualcosa che abbia troppe
applicazioni e che siano così visibilmente cheap. Meglio un capo basic o, se siete brave nel
ricamo e nel cucito, un capo che potrete
personalizzare voi stesse. Se adocchiate un
capo che vi piace davvero tanto e trovate che l’unico difetto sia l’applicazione dozzinale,
controllate se è possibile scucirla senza lasciare buchi sul tessuto. Se
l’applicazione è incollata, lasciate stare,
l’alone dell’adesivo è quasi
impossibile da eliminare. Anche i volant e le rouches possono dare
un’idea di pacchiano: sceglietele sottili e non troppo numerose.
Stretch & Co.
Il tessuto stretch low cost è tanto
brutto quanto il poliestere di bassa
qualità. Leggings, tubini, maglie e altri capi in generico tessuto aderente, solitamente
poliestere ed elastam, non solo non lasciano traspirare la pelle, ma danno
immediatamente l’idea di kitsch. Meglio lasciar perdere.
No tassativo alle imitazioni:
mai acquistare un capo contraffatto e mai un’imitazione low cost. Una Louis
Vuitton vale solo se è un’originale. Che senso ha spendere pochi euro per un’imitazione illegale
o per una borsa che le somigli nella stampa?....nessuno! Meglio un prodotto originale e carino nella sua semplicità
piuttosto che pacchiane imitazioni
cheap.
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