Elsa
Schiaparelli, un'innovativa protagonista della moda nel periodo interbellico,
una designer surrealista che "inventò" la sfilata di moda.
Elsa Schiaparelli era una designer italiana che lavorava a Parigi. Oltre ad essere considerata, assieme Coco Chanel, una tra le figure più importanti della moda del periodo interbellico, le viene altresì attribuita l’invenzione della sfilata moderna. Elsa Schiaparelli nacque il 10 settembre del 1890 a Roma da madre aristocratica, mentre suo padre era un rinomato studioso e curatore di manoscritti medievali. Pubblicò un libro di poesie sensuali che scioccò la sua famiglia e la costrinse all’esilo presso un convento svizzero. Elsa protestò contro questa decisione con uno sciopero della fame, fino a quando i suoi genitori accettarono il suo trasferimento a Londra, nel 1913, dove incontrò il Conte William de Wendt de Kerlor, un teosofo e conferenziere che sposò nel 1914. La coppia si trasferì a New York nel 1919, ma il Conte abbandonò Elsa subito dopo il trasloco,
Elsa Schiaparelli era una designer italiana che lavorava a Parigi. Oltre ad essere considerata, assieme Coco Chanel, una tra le figure più importanti della moda del periodo interbellico, le viene altresì attribuita l’invenzione della sfilata moderna. Elsa Schiaparelli nacque il 10 settembre del 1890 a Roma da madre aristocratica, mentre suo padre era un rinomato studioso e curatore di manoscritti medievali. Pubblicò un libro di poesie sensuali che scioccò la sua famiglia e la costrinse all’esilo presso un convento svizzero. Elsa protestò contro questa decisione con uno sciopero della fame, fino a quando i suoi genitori accettarono il suo trasferimento a Londra, nel 1913, dove incontrò il Conte William de Wendt de Kerlor, un teosofo e conferenziere che sposò nel 1914. La coppia si trasferì a New York nel 1919, ma il Conte abbandonò Elsa subito dopo il trasloco,
·
lasciandola sola quando nacque la loro figlia.
A New York, Elsa diventò amica di
Gaby Picabia, moglie di Francis Picabia, e
tramite lei entrò in contatto con alcuni dei maggiori esponenti del Dadaismo come Marcel Duchamps e Man Ray.
Seguì Gaby a Parigi quando ci si trasferì nel 1922, e fu lì che, in seguito a
una visita nell’atelier di Paul Poiret, decise
diintraprendere la sua carriera nella moda. Elsa lanciò la sua linea di abbigliamento, dopo aver scoperto, da
una rifugiata armena, una tecnica di maglia doppia.
Le sue creazioni apparvero subito alla moda e presto allargò la sua gamma anche
a costumi da bagno, tute da sci e vestiti di lino.
Infine, aggiunse gli abiti da sera nel 1931.
Elsa Schiaparelli si ispirava al Surrealismo, al Dadaismo o alle arti africane. Le sue creazioni erano capi ricchi ma soprattutto innovativi, come
maglie dalle grafiche eccentriche; istituì l’uso di cerniere colorate e bottoni fantasiosi; inventò le
gonne pantalone, indossate da donne tenniste; disegnò jodhpurs, cinture barbariche e turbanti, camicie ricamate, cappelli con pompon e zeppe. Mischiava capi sportivi
con abbigliamento formale quasi 50 anni prima che altri designer osassero
farlo. Il successo delle sue creazioni spinsero Elsa, nel 1934, ad aprire loSchiap Shop a Parigi in Place Vendôme, dove iniziò
a creare nuove collezioni ogni anno. In effetti, benché continuò ad ideare capi
unici, era convinta, come Coco Chanel, che il prêt-à-porter e le produzione a
grande scala fossero il futuro della moda.
·
Ogni collezione aveva un tema, un’ispirazione specifica, con capi coerenti
tra di loro. Cosìnacque il suo contributo maggiore
all’industria della moda moderna: la sfilata, una presentazione
della nuova collezione con arte e musica, e modelle alte e magre – Elsa credeva
in effetti che le figure androgine fossero più adatte a presentare l’abbigliamento.
Nel 1936, lanciò il suo profumo Shocking!,
contenuto in una bottiglia scolpita da Leonor Fini, a forma del busto di Mae West, con packaging di colore rosa shocking, uno dei colori iconici di Schiaparelli. Amante dell’arte in
tutte le sue forme, Elsa collaborò con Jean Cocteau su
una giacca e un cappotto d’inverno, ma la sua collaborazione più famosa è
senz’altro quella conSalvador Dalì. Insieme crearono il vestito Aragosta nel 1937, il cappello-scarpa che fu
inserito nella sua collezione inverno 1937-38, i vestiti Lacrime e
Scheletro della collezione Circus del 1938. Quest’ultimo fu anche
poi replicato da Mai-Thu Perret per la sua scultura Flow my tearsalla 54esima Biennale di Venezia
(2011). Nel 1940, Elsa Schiaparelli, tornò a New York dove rimase fino alla
fine della Seconda Guerra mondiale. Al suo ritorno, la moda era cambiata e il New Look di Christian Dior era diventato il
più popolare. Di conseguenza, la sua maison entrò in un periodo di difficoltà
economiche che la portarono alla chiusura nel 1954. A 64 anni, Elsa
Schiaparelli si ritirò e scrisse la sua autobiografia. Morì nel 1973, lasciando però al mondo della moda
un’eredità senza paragone.
Rosa Schiaparelli oppure Rosa Shocking, dal nome del Suo profumo
abiti dipinti da Salvador Dalì
ricamata un opera di Jean Cocteau
Nessun commento:
Posta un commento