E’ pari ad una liturgia da celebrare due volte all’anno, il
primo giorno dei saldi è una festa per moltissime donne, più dell’8 marzo,
e come ogni evento , anche le giornate
di shopping hanno il loro dress code, non tanto per una questione di formalità
ma esclusivamente di pura praticità.
Bisogna indossare qualsiasi cosa da cui sia pratico entrare ed uscire. Un paio di pantaloni, calzini e scarpe comode
da togliere in un attimo, una tshirt ed un cardigan, oppure un semplicissimo
maglioncino da sfilare nel giro di 2 secondi. Ricordate che non è fine ed educato provare i
vestiti tra le corsie e gli scaffali dei
negozi, bisogna servirsi degli appositi camerini di prova, nel caso di capi spalla tipo giacconi e cappotti,
non sarà indispensabile occuparne una
ma, è meglio provare il capo nella zona più prossima alle cabine, anche
perché in genere, è il luogo dove c’è una maggior concentrazione di specchi. Non offrirete certo uno spettacolo elegante
spogliandovi in magliettina tra le corsie dello store, ammucchiando i vostri
vestiti appena tolti su un bancone dove
c’è della merce esposta, anche se solo per provare un golf.
Purtroppo in tempo di saldi la disponibilità della merce non è
come all’inizio stagione quando
si trovano assortimenti di colori e taglie senza alcun problema, e in caso contrario, il
negoziante ha anche il tempo per ordinare quello che cercate; qui bisogna prendere quello che c'è. Bisognerà essere psicologicamente pronte a
ricevere dalle commesse risposte che
non vi piaceranno affatto: “Mi dispiace signora, non abbiamo più la sua taglia”
oppure: “Abbiamo venduto l’ultimo proprio 2 ore fa” o ancora: “Ecco qui l’ultimo ma purtroppo non è del colore che cerca”….fa parte del gioco!
Attenzione alle possibili trappole. In tempo di crisi, dove tutti siamo più parsimoniosi, per
evitare che troppa merce resti invenduta, è possibile
che qualche negoziante spacci per
saldi dei veri e propri fondi di
magazzino. I prodotti in SALDO devono essere sì di fine stagione, ma
dell'anno in corso e non delle stagioni
passate. I prodotti avanzati dagli anni precedenti o fondi
di magazzino devono essere venduti separatamente da quelli in saldo.
Controllate il cartellino del prezzo, deve essere indicato
il prezzo originale, la percentuale di sconto e l’importo in saldo. Non esistono leggi che regolano le percentuali
dello sconto da applicare. Se qualcosa non vi convince, non esitate a chiedere chiarimenti sul prezzo al negoziante.
Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla
discrezionalità del negoziante.
In caso di non conformità oppure di difetti riscontrati sul capo, anche se vengono
fuori dopo l’acquisto, il negoziante è
tenuto a cambiarlo, a restituirvi
l’intero importo pagato, oppure stornarlo da un altro acquisto, la regola è valida anche se il prodotto è
stato comperato in saldo(art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo
n.24/2002), almeno che il difetto non era stato evidenziato durante
l’acquisto. È quindi importante conservare lo scontrino. Se invece verificate che il capo acquistato
non è della taglia giusta, se ne avevate già uno uguale o se vi accorgete che non è quello che fa per
voi, attenzione, il negoziante, non è
tenuto a cambiarlo.
Non acquistate capi che non abbiano le due etichette, quella
di composizione e quella con le istruzioni per il lavaggio, per evitare di
danneggiarlo con la pulitura a secco o ad acqua fatta in casa.
Ricordate che i prezzi esposti vincolano il venditore, se
alla cassa vi applicano uno sconto diverso da quello indicato, fatelo notare e,
in caso di rifiuto fate intervenire la polizia, si tratta di truffa.
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